I segreti del Monte Avvocata

18 marzo 2020 - 9:39

La mente corre alla simpatia e all’accoglienza tutta campana che i turisti trovano da queste parti. Esiste però, oltre le tipiche immagini da cartolina, un piccolo mondo nascosto fatto di sentieri, anfratti e piccoli borghi da esplorare e da scoprire in tutte le loro infinite sfaccettature. Anzi, proprio camminando, riappropriandosi del proprio tempo e assaporando con calma uno splendido paesaggio lungo i tanti percorsi possibili, si scopre il volto più vero e genuino, lontano dal turismo di massa, di questa terra affascinante.

Storie antiche raccontate nella pietra di antiche chiese e monasteri, edifici che ricordano il passaggio di civiltà che hanno lasciato testimonianza della propria presenza, aggiungendo un tocco ulteriore di colore a una terra che ne ha già tanti.

E poi, dove altro è possibile trovare sentieri che non mancano mai di mostrare il mare?

Un itinerario alla scoperta dell’ultimo eremitaggio sui monti della Costiera da Dragonea di Vietri, fino al Santuario lungo il percorso amato dal nobile inglese Henry Swinburne nel 1777.

Descrizione: dalla Badia Benedettina di Cava dei Tirreni (m 380), si attraversano i crinali boscosi caratterizzati dal castagneto fino a guadagnare quota e raggiungere Capo d’Acqua (m 566), presso la Cappella Vecchia di Dragonea, luogo attrezzato con panche e tavolati per il pic-nic a ridosso della spalla settentrionale di Monte Falerio / Falezzio (m 684).

Più avanti, la pista si mantiene in quota camminando sull’orlo di un autentico anfiteatro naturale che sbocca verso il caseggiato di Cetara, giù in basso a Sud-Est; guadagnando quota si raggiunge la Sorgente Acquafredda (m 875). Spettacolari sono i panorami che scorrono lungo la Costa Amalfitana, sul golfo e le montagne che la coronano. Dai boschi di leccio, carpini e aceri, la pista transita per castagneti e pascoli di alta montagna alternati alla macchia mediterranea.

Aggirato un lieve costone roccioso, il sentiero incrocia (m 897) la pista che, verso occidente, in pochi minuti raggiunge (m 960) località Serra Terminale (Vene di San Pietro) da cui punta direttamente in vetta al Monte dell’Avvocata (m 1014); splendide vedute panoramiche sulla costa.

Dalla sella, invece, in una decina di minuti in breve discesa, si arriva alla spianata da cui si erge l’imponente Santuario della Madonna dell’Avvocata (m 873), meta di pellegrinaggi nei mesi estivi.

Febbraio 2011

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