L’Etna dal Monte Spagnolo

18 marzo 2020 - 0:20

Lasciando la strada panoramica Linguaglossa-Randazzo, sulla sinistra, per chi viene da Linguaglossa, si stacca una via asfaltata che si inerpica sul pendio; per breve tratto il fondo stradale diventa sterrato per poi riprende regolarmente l’asfalto e arrivare al rifugio forestale di contrada Pirao, posto in posizione panoramica su un limitato altopiano.

Camminando lungo un’ampia pista sterrata, si raggiunge (dopo un’ora) la fenditura del 1981. Si possono apprezzare dei possenti conetti di scorie saldate e alcuni pioppi tremuli curiosamente inglobati all’interno del flusso lavico. Poco più avanti si penetra all’interno della secolare faggeta di Monte Spagnolo (m 1440), la più estesa dell’Etna.

Dopo una breve salita si incontra una casermetta attualmente non agibile, adatta per riprendere fiato e consumare la colazione. Si torna quindi indietro sulla stessa pista per circa 50 metri, fino a incontrare, sulla destra, una sterrata che entra nel bosco.

Dopo circa 200 metri, si prosegue su un facile sentiero tracciato sulla recente colata. Passando in mezzo alla fenditura che (1992) continua a emettere vapori caldi, e dopo avere incontrato un accumulo di tronchi rinsecchiti dal forte calore, si penetra in un bosco misto.

Dopo circa un chilometro, su un tratto di pista ormai in disuso, si incontra il tracciato principale della pista altomontana e si ridiscende verso il rifugio Saletti (m 1374). Si prosegue oltre, verso la Cisternazza (m 1342), che si trova a 200 metri dall’itinerario principale. Da qui si ritorna facilmente (circa 20 minuti) al rifugio forestale di contrada Pirao.

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