Monte Gallo Galvarina, l’Etna eterno

18 marzo 2020 - 0:20

Percorrendo la SP 92 Adrano – Monte San Leo si incontra una deviazione segnalata per monte Intraleo. Su comoda carrozzabile, passando a fianco dell’omonima grotta, non visibile dalla strada, si aggira prima la base di monte Intraleo, fermandosi in un ampio slargo (Piano Fiera) posto alla pendice orientale di monte Gallo.

Si oltrepassa una sbarra forestale che impedisce l’accesso agli autoveicoli, si prosegue per breve tratto e si svolta a destra.

Il cammino è inizialmente pianeggiante impennandosi improvvisamente non appena si entra in una pineta. Il tragitto lambisce le pendici di monte Albano, piega a sinistra a un bivio che si incontra a margine di una colata (dal quale è possibile raggiungere la zona di Piano Mirio), sino al momento in cui converge in un’altra pista forestale. Si tratta della carrareccia che si utilizzerà per tornare alla base di partenza.

Per il momento continuiamo l’ascensione proseguendo sulla destra. Dopo un breve tratto, si arriva al rifugio forestale della Galvarina (m 1871), ristrutturato nel corso del 1991 e dotato di un’ampia cisterna: questo è certamente il luogo più adatto per una breve sosta.

Proprio alle spalle del rifugio si nota un piccolo cono vulcanico, più avanti incombe la rapida parete occidentale del complesso dell’Etna, scavata da profondi canaloni. Tutto intorno osserviamo numerosi esemplari di pino laricio che assolvono alla loro funzione di efficaci colonizzatori delle lave etnee.

Lasciato il rifugio della Galvarina, si ritorna lungo il percorso di salita per circa 600 metri e, superata la pista di provenienza, si prosegue verso monte Leporello. La passeggiata continua a zig-zag in mezzo a vecchi crateri, sino a una biforcazione da dove, svoltati a sinistra, si continua in piano per un breve tratto sino all’arrivo nel piazzale antistante monte Gallo.

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