La valle del Taverone

18 marzo 2020 - 9:41

Dopo aver ammirato le vette che si specchiano nel Lago Paduli, partenza dell’itinerario, si percorre l’ippovia in direzione Comano, lungo le antiche mulattiere di collegamento tra il paese e il versante emiliano dell’Appennino, in un percorso sempre ben segnalato. Si scende dal Passo di Monte Giogo nei verdi prati di Monte Fiascone, lungo il sentiero in parte acciottolato e in parte sterrato fino a incrociare l’itinerario n. 9, che offrirà la possibilità di visitare gli antichi borghi di Torsana e Camporaghena. Proseguendo la nostra rilassante discesa verso Comano, lungo le pendici del Monte Rozzo, si incontra il borgo storico di Castello, con la sua suggestiva torre circondata dalle mura.
Poco prima di arrivare a Comano, sempre seguendo l’ippovia, incontreremo il percorso Alice, realizzato dalla Comunità Montana e dedicato alle persone diversamente abili. Posto tappa del Trekking Lunigiana, Comano si propone con una struttura pronta a dare ospitalità tutto l’anno e fruibile anche dalle persone diversamente abili. Si prosegue da qui verso Crespiano, raggiungendo la frazione di Canola dalla quale ci dirigiamo, attraverso il sentiero n. 7, verso il borgo di Prota che ci stupirà mostrandoci i suoi antichi portali in pietra. La prossima tappa ci conduce a Crespiano, con la sua splendida pieve romanica, dalla quale si individua, con estrema facilità, il segnavia a freccia CAI n. 110 con la dicitura Licciana. Si segue un primo breve tratto di strada asfaltata, svoltando a sinistra dopo circa 1 km in direzione Baccana. Superiamo il ponte sul Torrente Taverone che in questo punto appare ai nostri occhi come un canyon, per prendere finalmente, dopo pochi metri sulla sinistra, una strada-sentiero. Prima di raggiungere il borgo medioevale di Licciana, passeggiamo sulla sinistra del torrente, in un fresco e ombroso tratto fiancheggiato da una rigogliosa vegetazione, nella quale non è difficile scorgere caprioli, scoiattoli e altri abitanti del bosco. Attraversiamo il piccolo abitato di Licciana passando sotto l’arco che collega il Castello Malaspina con la chiesa dedicata a San Giacomo Maggiore (patrono dei viandanti) salendo per terrazzamenti e uliveti, fino a raggiungere il santuario dedicato alla Madonna di Loreto. Qui, la visuale sarà incredibile e il nostro sguardo potrà percorrere libero da ostacoli tutta la valle fino a fermarsi nella vertiginosa parete nord del Pizzo d’Uccello, ambiziosa meta alpinistica, fiancheggiata dal Monte Sagro e dal Pisanino. Proseguiamo sul sentiero in dolce collina, mentre la vegetazione muta passo dopo passo come il panorama che si apre sempre di più intorno a noi. Tutta la Lunigiana è descrivibile in questo contesto caratterizzato da pievi, fiumi, montagne, castelli, piccoli borghi che si mostrano ai nostri occhi a 360 gradi, in tutto il loro fascino. Si passa al fianco di un antico e suggestivo insediamento, la Torre di Monte Vignale, facendo attenzione in quanto proprietà privata, e si raggiunge, godendo della splendida vegetazione, il Castello Malaspina di Monti. Si continua a scendere, non dopo aver dedicato un po’ di tempo al castello e al piccolo borgo, per prati e boschi di rovere, per incrociare, dopo aver guadato il Torrente Civiglia, la Via Francigena. Da qui si raggiunge in pochi minuti il Castello di Terrarossa che ospita una foresteria aperta tutto l’anno (54 posti letto).

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