Scendendo a valle lungo la strada asfaltata si incontra, sulla sinistra, una strada sterrata. Il percorso costeggia le pendici del versante occidentale di Monte Calvi, spettacolare finestra sulla storia geologica di queste zone: siamo in presenza della Formazione del Monte Cervarola composta da arenarie, intercalate a strati di marne e argille. Ci accompagna un ambiente a bosco misto, con stazioni a suolo quasi affiorante e conseguente diversificazione della sua fisionomia e struttura. Superata una fonte, tra le tante che scaturiscono da queste montagne, ed oltrepassato un tratto di ruscello a cascata, tra i castagni secolari scorgiamo i tetti delle prime case dello splendido abitato di Chiapporato, antico borgo di confine tra i territori dello Stato Pontificio e del Granducato di Toscana. Dopo una breve visita al borgo ed alla sua chiesa, recentemente restaurata, il sentiero continua (segnavia CAI 021A) attraverso il bosco, costituito dapprima da un castagneto da frutto, poi da un ombroso ceduo sempre più rado con l’avvicinarsi del valico. In questo tratto l’itinerario inizia a essere impegnativo sia per la costante salita, sia per la presenza di molti massi sul sentiero, testimoni delle vicine, ripide pareti rocciose di Monte Calvi. Si prosegue in direzione della Pianaccia (il cosiddetto Eremo del Viandante) e del Monte delle Scalette, toponimo che sottolinea la presenza di affioramenti rocciosi stratificati di origine sedimentaria. Valicata una sella ci si trova sulla testata di valle del torrente Brasimone, da cui si apre un panorama che difficilmente potremo trovare altrove nel Parco. In netto contrasto con il resto del territorio, si attraversa ora un versante spoglio esposto a sud, dove dominano la ginestra odorosa e alcune specie tipiche del clima mediterraneo. Per la discesa verso il monte di Stagno, scegliamo il sentiero 001 che, in località Pian dei Poderi, si congiunge con il n. 155 che ci porta velocemente al piazzale Belvedere di Stagno.
