Le migliori piccozze per neve e ghiacciaio: le caratteristiche principali e i modelli disponibili

La piccozza è uno strumento essenziale per gli alpinisti quando si trovano ad avanzare su neve o ghiaccio. Può essere però fondamentale per la sicurezza anche durante un trekking impegnativo, magari su tratti di sentiero ripidi con ghiaccio o neve dura

10 gennaio 2024 - 15:25

Ne è passato di tempo da quando i pionieri dell’alpinismo affrontavano i ghiacciai e le grandi cime delle Alpi armati di semplici scarponi chiodati e di piccozze dal lungo manico di legno (se non addirittura di alpenstock, semplici bastoni con la punta ferrata).

Oggi le attrezzature si sono evolute e modificate di pari passo con l’aumento delle difficoltà alpinistiche, ma le piccozze classiche, quelle che si utilizzano d’estate per le escursioni più semplici in alta quota o in inverno quando si affrontano percorsi innevati, non sono poi tanto cambiate, almeno sotto l’aspetto della funzione e della modalità di utilizzo.

Le piccozze di ultima generazione sono prodotte con materiali innovativi, l’alluminio e le leghe leggere hanno sostituito il legno e le lame sono realizzate in acciai speciali.

Sul “terreno facile” di nevai e ghiacciai la piccozza si utilizza ancora prevalentemente come punto di appoggio per agevolare e stabilizzare la camminata e, più raramente, in battuta e in trazione, per superare qualche breve tratto ripido.

Non lasciatevi quindi ammaliare dal fascino tecnologico e aggressivo delle piccozze da ice climbing, con il loro manico corto e ricurvo e le loro lame “a banana”.

Usare un attrezzo del genere su ghiacciaio sarebbe comodo come guidare una Ferrari da Formula 1 su una sterrata di campagna.

Se il vostro obiettivo sono le escursioni in quota o nella stagione invernale, la vostra piccozza ideale ha le linee semplici ed essenziali della tradizione:

 

Manico dritto

O solo leggermente ricurvo (nei modelli pensati per l’utilizzo anche su terreni ripidi) per lavorare proprio come un bastone in appoggio e penetrare il più possibile nella neve.

Il manico deve avere inoltre la lunghezza giusta per permettervi di camminare comodamente anche su terreni non molto inclinati: insomma, quando appoggiate la piccozza non dovete essere piegati come il Gobbo di Notre Dame…

 

Puntale in acciaio

Per le stesse ragioni dette sopra. Il puntale è una delle parti della piccozza classica che lavora di più (appoggia a ogni passo) e quindi è soggetto a maggiore usura.

Sconsigliamo perciò le piccozze ultraleggere, dove il puntale spesso è la semplice terminazione del manico in alluminio tagliata “a fetta di salame”.

Quella è roba che va bene per chi deve viaggiare ultraleggero (ad esempio chi fa scialpinismo agonistico).

Il puntale inoltre deve essere abbastanza appuntito da consentire la penetrazione nella neve dura e un appoggio stabile sul ghiaccio.

 

Becca classica e paletta

Sono le caratteristiche della “testa” della piccozza da escursionismo su neve e ghiacciaio. Anche in queste situazioni vi potrà capitare di dover piantare la becca della piccozza, ma si tratta di situazioni rare.

Non serve quindi una becca fortemente inclinata e ricurva come quelle che si utilizzano per agevolare la penetrazione nel ghiaccio ripido.

La becca classica, poco inclinata, è molto più versatile e anche più efficace per certe tecniche di progressione che si utilizzano su questi terreni.

La paletta nella parte della testa opposta alla becca è utilissima nel caso occorra scavare nella neve dura nel ghiaccio, creando degli appoggi per superare un passaggio ripido.

La piccozza, per capire se fa al caso nostro, va tenuta per il manico, così da provarne il “grip”, ma soprattutto per la testa, in moda da capire se le forme si adattano bene alla mano.

Durante l’utilizzo per la maggior parte del tempo la si impugna per utilizzarla come appoggio durante la camminata,  caricando  sopra la mano parte del peso del corpo.

L’impugnatura deve quindi risultare il più comoda ed ergonomica possibile!

 

Climbing Technology Alpin Tour

Piccozza per alpinismo classico e ghiacciai. Testa in acciaio temprato verniciata in cataforesi nera.

Dotata di manico rastremato in lega leggera anodizzata e dragonne classica DRAG-TOUR inclusa.

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Petz Eispickel Glacier

Piccozza da escursionismo su ghiacciaio leggera e performante, con design e finitura accurati.

Una piccozza che garantisce un’ottima presa su neve dura e ghiaccio, grazie alla lama di acciaio che assicura ancoraggi sicuri e una grande durata.

È anche dotata di un manico in alluminio anodizzato con un grip lavorato che garantisce un’eccellente impugnatura.

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Camp Alpine

La Corsa Alpine ha un manico superleggero in alluminio con una testa in acciaio che assicura prestazioni anche su terreni tecnici.

Il modello da 45 cm è ideale per l’alpinismo. La curvatura del manico ottimizza la battuta senza ridurre la funzionalità in appoggio e la penetrazione nella neve.

L’inserto in Nylon impedisce alla neve di entrare ed accumularsi nella piccozza. La parte inferiore del manico assicura un’ottima presa.

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Salewa North-x Hammer

Piccozza da ghiaccio leggera, versatile e performante per tutte ideale per trekking su ghiacciaio, neve e per alpinismo tecnico.

Ascensioni alpinistiche, arrampicata su ghiaccio o terreno misto, soste in parete, attraversamento ghiacciai. Presa facile da regolare. Disponibile con paletta e martello.

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Salewa Alpine-x

Piccozza ibrida e leggera, per l’alpinismo classico. L’impugnatura ergonomica è molto comoda quando utilizzata come appoggio, in salita o in discesa.

La lama in acciaio, resistente e dall’ottimo grip, garantisce penetrazione nel ghiaccio e sulla neve dura. La pala è affilata, per costruire gradini o sporgenze e il manico dritto, per un ancoraggio fluido e per preparare soste sicure.

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