

Come preparare lo zaino per un trekking di un weekend
Un trekking di più giorni con uno zaino sotto i dieci chili è davvero possibile? Un escursionista esperto ci ha provato, dimostrando che, con spirito di adattamento e una scelta oculata dell’equipaggiamento, si può fare... Specie in estate
Lo zaino perfetto per 2 o 3 giorni di trekking
Quando si parte per un trekking di più giorni, lo zaino diventa la nostra casa. Tutto ciò che ci serve deve stare lì dentro, e ogni grammo fa la differenza. L’obiettivo? Rimanere sotto i 10 kg, anche in alta quota e in totale autonomia, senza appoggiarsi ai rifugi.
Può sembrare una sfida impossibile, ma la chiave è rinunciare al superfluo. La scelta parte dallo zaino stesso: meglio un modello da 38-40 litri, dal peso contenuto (circa 1500 grammi), che ci costringa a selezionare con attenzione ogni oggetto.
Dormire leggeri… e all’aria aperta
La tenda? Lasciata a casa. Per questo trekking estivo si è scelto di dormire all’addiaccio, protetti da un sacco da bivacco, un sacco a pelo in piuma e un materassino gonfiabile ultraleggero.
In caso di pioggia, una mantella impermeabile Ferrino Todomodo funge da riparo d’emergenza e sostituisce la giacca antipioggia. Usata con i bastoncini da trekking, diventa una sorta di piccolo tarp.

Il “kit notte” completo pesa circa 2700 grammi, portando il totale provvisorio dello zaino a 4,25 kg.
Abbigliamento essenziale (ma funzionale)
Con un’escursione da 7-8 ore al giorno, è necessario portare con sé un cambio asciutto e caldo:
- una T-shirt tecnica
- un paio di calze e slip
- un asciugamano medio + due salviette
- due maglie a maniche lunghe in pile leggero
- una giacca antivento
- un cappellino per il sole o una bandana
Il tutto pesa circa 1 kg, per un totale che sale a 5,25 kg.
Attrezzatura per l’alta quota: solo l’indispensabile
Dovendo attraversare dei ghiacciai, si aggiungono le ghette (300 grammi) e una corda da 20 metri, diametro 9 mm per la progressione su neve (800 grammi). Dopo aver verificato le condizioni con i rifugisti, si decide di lasciare a casa piccozza e ramponi: i plateau sono coperti da neve compatta e non ci sono crepacci visibili. Bastano i bastoncini.
Ogni escursionista porta una tazza in alluminio o titanio, una torcia a manovella, un coltellino e un cucchiaio: 300 grammi in totale.
In comune, si aggiungono un fornello Jetboil, due bombolette di gas (800 grammi) e la già citata corda da ghiacciaio.
Totale zaino: circa 6,7 kg.
Cibo e acqua: leggerezza con gusto
Anche in alta quota si mangia bene, senza esagerare con il peso. La dotazione personale include:
- 2 pani di segale
- 1 scatola di tonno (200 g)
- 1 scatola di carne (100 g)
- 100 g di cioccolato con nocciole
- 200 g di affettati
- 200 g di formaggio stagionato
- 2 buste di zuppa liofilizzata
- 50 g di frutta secca
- 4 barrette energetiche
Totale cibo: 1,5 kg, più due lattine di birra e due bottiglie d’acqua da mezzo litro (riempite lungo il percorso, ricco di fonti e ruscelli).

Ultimo tocco: dormire da re anche senza tenda
Per isolarsi dal suolo umido, si porta un foglio di plastica alluminata a bolle, simile a quelli usati per proteggere i parabrezza delle auto. Pesa 400 grammi, ma migliora enormemente la qualità del sonno.
Totale finale dello zaino: 9,8 kg. Missione compiuta.
Un consiglio per chi è alle prime armi
Quello descritto è il resoconto di un escursionista molto esperto, abituato alla montagna e a muoversi in autosufficienza. Se sei alle prime esperienze o non pratichi trekking plurigiornalieri da tempo, non sacrificare mai la sicurezza per alleggerire lo zaino.
In montagna vale sempre la regola dell’umiltà: non fare mai il passo più lungo della gamba e, se possibile, viaggia in compagnia di qualcuno con più esperienza. La leggerezza è un’arte che si impara con il tempo.
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