La ricchezza di questi boschi ha da sempre attirato molte popolazioni (apuani, etruschi, liguri, romani) ed anche nel medioevo godeva di grande fama per i numerosi insediamenti religiosi. Ancora oggi è possibile trovare molte testimonianze del passato sparse in queste montagne dalla generosa natura.
Provenendo dal centro di San Giuliano, alla fine di via Piccolini teniamo la sinistra e andiamo nella zona sottostante l’anfiteatro. Attraversiamo il bel parco in cui si trovano anche moderne composizioni scultoree, e in uscita andiamo verso destra in direzione della strada statale che però non raggiungiamo. Passiamo accanto ad una costruzione diroccata e proseguiamo attraversando un antico ponte in pietra di cui è visibile il parapetto con i segnavia che indicano la direzione.
Ancora pochi passi in leggera salita ed arriviamo all’altezza di un ristorante e di un nucleo di abitazioni che attraversiamo per intraprendere un sentiero sterrato.
Troviamo subito una curva a destra che prendiamo, così come teniamo la solita direzione di marcia alla successiva deviazione in prossimità di un cancello. Adesso proseguiamo dritti percorrendo un tratto caratterizzato dalla presenza di rocce. Il prossimo bivio si trova poco prima di un pino che fa bella mostra di sé stagliandosi solitario sulle pendici del colle. Giunti in questo punto andiamo in direzione nord e continuiamo a salire, ancora venti minuti e raggiungiamo il famoso Passo di Dante, citato dal poeta nel 33° canto dell’Inferno a proposito della infinite contese che animavano gli opposti comuni di Pisa e Lucca.
Il luogo gode di una vista amplissima, spazia infatti dalla sottostante campagna di San Giuliano fino alla città di Pisa e al litorale tirrenico, lasciando ammirare nelle giornate più terse le isole dell’Arcipelago Toscano. Stando rivolti con lo sguardo verso il mare, alla nostra sinistra vediamo le pendici di un monte che salgono ripide fino alla vetta.
Seguendo le indicazioni presenti sul territorio ci avventuriamo nella risalita del colle, si tratta del Monte San Giuliano, non molto lunga ma assai ripida. Affiancati nel nostro percorso da vari cartelli di avviso, siamo in area protetta, raggiungiamo la sommità del monte e scendiamo dalla parte opposta. Tra salita e discesa impieghiamo al massimo mezz’ora. Arrivati sul versante opposto ci immettiamo su un sentiero che prendiamo in discesa, su un ampio terreno roccioso.
Ci indirizziamo così nel cuore della verde vallata di San Giuliano che raggiungiamo dopo aver affrontato due curve a gomito ed esser passati accanto all’ingresso di una abitazione. Proseguiamo fino ad oltrepassare un cancello di legno che ci conduce nell’aerea dove all’andata avevamo trovato il ristorante ed alcune case. Da qui possiamo tornare al punto di partenza seguendo a ritroso il precorso dell’andata.