Un’escursione di due giorni tra i due centri visita del parco, una traversata tra ambienti vergini e saliscendi che alternano roccia a vegetazione.

20 marzo 2019 - 19:57

Partendo dalla Casa del Fiume di Borgo Tossignano, si attraversa il centro abitato e ci si dirige verso il Palazzo Baronale, che oggi ospita il museo geologico della Vena del Gesso.

Da questo balcone panoramico sulla Riva di San Biagio – una falesia di gesso sulla cui cresta si percorrono i primi 5 chilometri di tragitto si prosegue verso il Monte del Casino, da cui si accede alla valle del Senio.

A monte del paesino di Tossignano si scende verso la forra del Rio Sgarba nella Gola di Tramosasso. Seguendo il sentiero che sale verso il Passo della Prè si procede tra cespugli di ginestre, dopodiché si continua guadagnando la cresta verso il Monte del Casino.

Procedendo in discesa su rupi, si tocca Borgo Rivola, per poi risalire verso il borgo di Crivellari, un piccolo agglomerato di case in gesso, costruito sul medesimo minerale.

Si guadagna quindi la cima del Monte della Volpe, balcone panoramico su strapiombi che si affacciano verso l’Appennino Tosco- romagnolo e le valli del Sintria e del Senio.

Si prosegue verso la Sella di Ca’ Faggia sempre immersi in un paesaggio maestoso, per poi raggiungere la vetta più elevata del parco, il Monte Mauro di 515 metri.

Nel guadagnare la vetta, si cammina direttamente su un sentiero di gesso attraversando un intricato sistema di doline e rupi ricoperte dalla tipica gariga.

Si scende poi nel bosco, risalendo verso i Gessi di Castelnuovo, fino al Centro Visite Rifugio Ca’ Carné, consigliato per una cena ristoratrice e per il pernottamento.

Il giorno successivo si riprende il cammino risalendo le pendici del Monte di Rontana, inoltrandosi in un sentiero boscoso, per scendere poi verso il torrente Sintria e risalire aggirando verso nord la rupe di Monte Incisa.

Proseguendo sul versante settentrionale della Vena, si dominano selvaggi calanchi, oltrepassando la forra del Rio Basino, una stretta gola ombrosa. Si tocca nuovamente la Sella di Ca’ Faggia, il Borgo di Crivellari e Borgo Rivola.

Risalendo sul gesso, si imbocca una carraia verso ovest dirigendosi verso i calanchi del Rio Gambellaro.

Alla Sella di Ca’ Budrio si riscende verso la Gola di Tramosasso, rimanendo a valle della stessa.
Si costeggia il Rio Sgarba e si arriva a Borgo Tossignano, dove si torna, infine, alla Casa del Fiume.

Informazioni utili:

Parco Regionale della Vena del Gesso Romagnola
Riolo Terme (RA)
Tel. 0546.77404
promozione@parchiromagna.it
www.parchiromagna.it

Centro Visite Rifugio Ca’ Carnè
Brisighella (RA)
Tel. 0546.81468/80628

 

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