Lombardia, Via della Ganda: trekking sulla Grigna al rifugio Brioschi

Un trekking classico e spettacolare sulla Grigna Settentrionale, in Lombardia, lungo la Via della Ganda fino al Rifugio Brioschi, il più amato d’Italia. Un itinerario tra boschi e panorami unici ed emozionanti.

7 luglio 2025 - 10:00

La Via della Ganda: la via normale per salire al Grignone

La Via della Ganda è l’itinerario più frequentato per raggiungere la vetta del Grignone (o Grigna Settentrionale), partendo dal versante nord di Cainallo, in provincia di Lecco.

Durante l’estate, questo percorso è un itinerario turistico fino al Rifugio Bogani (1816 m), poi diventa di livello escursionistico verso la cima, con qualche facile tratto attrezzato.

In inverno, invece, il sentiero si trasforma in un percorso innevato dove possono servire piccozza, ramponi o ciaspole, in base alle condizioni: la neve, vista l’esposizione a nord, può persistere fino a luglio.

La prima parte del percorso: dal parcheggio al Rifugio Bogani

Dal parcheggio in fondo alla Val di Cino, si sale verso lo spartiacque per poi deviare a destra sul sentiero nr. 25, inizialmente immerso nell’ombra di un fitto bosco.

Dopo un tratto pianeggiante che costeggia il Grumellone, prestando attenzione alla costa che scende nella Valle dei Mulini, si alternano salite e brevi tratti più dolci nel bosco di faggi.

Si ignora a destra il sentiero nr. 24 e si prosegue perdendo circa 70 metri di dislivello fino al fondo della Val delle Lavinie, dove i caratteristici torrioni del Frate e della Monaca catturano lo sguardo.

Riprendendo a salire, si supera un bivio tenendo la sinistra.

Terminato il bosco, si attraversano ampie distese prative e radi larici fino a raggiungere l’Alpe Moncodeno (1700 m). Superata una baita, si prosegue dritti verso il Rifugio Bogani (1816 m), dove parte ufficialmente la Via della Ganda.

L’ultimo tratto: tra pietraie e cenge fino al Rifugio Brioschi

Si seguono sempre le indicazioni del sentiero nr. 25, trascurando le deviazioni a sinistra. Dopo sfasciumi e prati, a quota 2045 m si incontra una piccola madonnina bronzea.

Continuando tra brevi salite e discese, si gira a sinistra in fondo a una valletta rocciosa. A quota 2150 m un passamano aiuta a superare un tratto roccioso poco esposto. Un secondo cavo consente di risalire una paretina.

Arrivati a un bivio a 2230 m, si prosegue trascurando i sentieri nr. 19 e 28.

Dopo una facile cengia, una ripida pietraia conduce zigzagando verso la parete finale attrezzata con catene: l’ultimo sforzo prima di raggiungere il Rifugio Brioschi (2403 m), già votato come il più amato dagli escursionisti italiani.

 

Qualche consiglio pratico per affrontare la Via della Ganda

Attrezzatura: in estate sono sufficienti scarponi da trekking, abbigliamento a strati e bastoncini per chi desidera maggiore stabilità. In inverno o in condizioni di neve, è invece fondamentale dotarsi di ramponi, piccozza e, se necessario, ciaspole, oltre a verificare le condizioni meteorologiche e del percorso.

Difficoltà: il percorso è generalmente considerato di livello medio, con tratti attrezzati facili ma che richiedono comunque attenzione e un minimo di esperienza su terreni esposti.

Periodo migliore: da giugno a settembre, evitando le giornate troppo calde o instabili. In inverno è una meta per escursionisti esperti e amanti delle ciaspolate.

Sicurezza: informarsi sulle condizioni meteorologiche, evitare il percorso in caso di pioggia o neve fresca, segnalare il proprio itinerario e portare sempre una mappa o dispositivo GPS.

 

La storia e l’importanza del Rifugio Brioschi

Inaugurato nel 1881, il Rifugio Brioschi è uno dei rifugi alpini più storici e frequentati delle Prealpi Lombarde. Situato sulla vetta del Grignone a 2410 m, rappresenta il punto di arrivo per molti escursionisti e alpinisti.

Grazie alla sua posizione dominante, offre panorami spettacolari sul Lago di Como, la Pianura Padana e le Alpi circostanti.

La sua fama è legata anche all’accoglienza calorosa e ai servizi offerti, che lo rendono un luogo ideale per una pausa rigenerante dopo la fatica della salita. Nel 2013 è stato eletto “rifugio più amato dagli italiani”, un attestato di stima che sottolinea la sua importanza nella cultura escursionistica locale.

Curiosità e ambiente naturale

La Via della Ganda attraversa ambienti di grande interesse naturalistico: boschi di faggi e larici, prati alpini punteggiati da fiori di stagione e un habitat ideale per la fauna alpina come stambecchi, marmotte e aquile reali.

Nel periodo estivo è possibile ascoltare il canto del cuculo o il frinire dei grilli di montagna.

Inoltre, lungo il percorso si possono incontrare testimonianze storiche legate all’alpinismo e alle tradizioni locali, che arricchiscono l’esperienza escursionistica di un valore culturale oltre che naturalistico.

 

Informazioni utili

 

_ La scheda tecnica del sentiero, con foto e info utili

_ La pagina ufficiale del Rifugio Brioschi

_ La pagina ufficiale del Rifugio Bogani

 

 

_ Scopri altri itinerari e percorsi in Lombardia:

 

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