Piemonte al fresco: salita al Rifugio Gastaldi nelle Valli di Lanzo

La salita panoramica al Rifugio Gastaldi, nelle Valli di Lanzo, è un trekking spettacolare ed emozionante, lontano dalle folle estive e al fresco delle montagne piemontesi

22 luglio 2025 - 11:15

Trekking alla ricerca del fresco vicino Torino: la meraviglia delle Valli di Lanzo e il Rifugio Gastaldi

Le Valli di Lanzo, a due passi da Torino, sono una delle destinazioni più suggestive per chi cerca un rifugio dal caldo estivo e vuole immergersi in un ambiente naturale autentico e ancora poco battuto.

Queste valli si snodano tra boschi ombrosi, alpeggi fioriti e imponenti pareti rocciose, creando un mosaico di paesaggi che conquista sia gli escursionisti esperti sia chi desidera una semplice passeggiata rigenerante.

La frescura che si respira lungo i sentieri è uno dei principali motivi che spingono tanti appassionati a partire alla scoperta di queste montagne: le alte quote, i venti leggeri e l’ombra dei boschi offrono sollievo anche nelle giornate più afose.

Passeggiare tra larici, abeti e rododendri in fiore, accompagnati dal suono dell’acqua dei torrenti che scorre rapida a valle, permette di ritrovare un contatto autentico con la natura e ricaricare mente e corpo.

Oltre alla bellezza naturalistica, le Valli di Lanzo custodiscono un ricco patrimonio culturale e storico.

Queste zone erano frequentate già nei secoli passati da pastori e alpinisti pionieri che, alla fine dell’Ottocento, iniziarono a tracciare i primi percorsi verso le alte cime.

Oggi, lungo i sentieri, si possono ancora osservare vecchi alpeggi e testimonianze architettoniche della vita rurale di un tempo.

 

Il Rifugio Gastaldi: un simbolo dell’alpinismo piemontese

Nel cuore di questo angolo alpino si trova il Rifugio Gastaldi, uno dei più amati e frequentati del Piemonte.

Situato a 2.659 metri di quota, il rifugio è incorniciato da spettacolari pareti rocciose e ghiacciai che dominano la testata della Val d’Ala.

Da qui si aprono viste ampie e suggestive verso il Massiccio dell’Uia di Ciamarella, dell’Uia di Bessanese e altre vette iconiche.

Il Gastaldi non è solo un punto di appoggio per gli escursionisti, ma rappresenta un pezzo importante della storia dell’alpinismo italiano.

Inaugurato nel 1880, fu uno dei primi rifugi costruiti nelle Alpi Graie e da allora ha ospitato generazioni di scalatori, esploratori e amanti della montagna.

La sua posizione strategica lo rende il punto di partenza ideale per diverse ascensioni d’alta quota e per itinerari glaciali più impegnativi.

Chi sceglie di salire fino al rifugio può godere di un’esperienza completa: oltre alla soddisfazione fisica del trekking, la sosta al Gastaldi offre un’accoglienza calorosa, piatti tipici della tradizione alpina e un’atmosfera conviviale che invita a condividere racconti ed emozioni con altri camminatori.

Nei mesi estivi, quando il rifugio è aperto in modo continuativo, è possibile assistere a tramonti indimenticabili: le rocce si tingono di rosa e arancio, mentre le valli si spengono lentamente sotto il cielo stellato.

Chi pernotta al Gastaldi può vivere la montagna in modo autentico, ascoltando i rumori del vento e osservando il lento sorgere dell’alba dalle grandi finestre del rifugio.

 

L’itinerario: trekking panoramico al Rifugio Gastaldi

Dal parcheggio di Pian della Mussa,  antistante l’inizio del percorso per il Rifugio Gastaldi, si imbocca la stradina che attraversa la Stura e termina nei pressi dell’Alpe Rocca Venoni (m 1845).

Si prosegue verso destra, fino ad arrivare quasi ai piedi del Canalone delle Capre, dove scorre un rio impetuoso. Da li si piega verso sinistra per iniziare a salire con molte svolte.

Dopo un breve tratto pianeggiante si riprende quota verso il piccolo Pian dei Morti e, rapidamente, al Gias della Naressa, dove si trova un bivio (indicazioni).

A sinistra si supera poco dopo una incisione dove a inizio estate si trova ancora la neve.

Si prende a salire più decisamente con una serie di svolte.

Oltrepassate le pareti della Rocca Turo si piega verso destra, entrando in uno stretto canale, si oltrepassa una piccola fonte e si continua a salire, superando alcuni salti rocciosi.

La pendenza si attenua rapidamente fino a che la traccia diviene pianeggiante, in breve si entra in vista del Rifugio Gastaldi che rapidamente si raggiunge (m 2659).

Il ritorno avviene per la via di salita.

 

Informazioni utili

Il sito ufficiale del Rifugio Gastaldi

Il Rifugio è aperto ininterrottamente durante l’estate e offre ogni giorno servizio bar e ristorante.

All’interno ci sono alcune camere singole e due dormitori che possono ospitare fino a 65 visitatori.

Ogni piano dispone di servizi igienici e acqua corrente.

Accanto al rifugio si trova il Vecchio Rifugio, che ospita la sede distaccata del Museo della Montagna di Torino.

Attraverso rare immagini e reperti d’epoca, il museo documenta la storia dell’alpinismo delle valli di Lanzo e del Gastaldi.

 

 

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