Piemonte: in Val Formazza al fresco tra laghi, cascate e rifugi

Itinerario di trekking d'estate in Val Formazza, dal borgo di Riale ai rifugi Maria Luisa e Corno Gries, tra laghi alpini, passi di confine e panorami spettacolari tra Piemonte e Canton Ticino.

10 luglio 2025 - 11:30

Alla scoperta della Val Formazza in estate

Con l’arrivo dell’estate, la Val Formazza, nell’alto Piemonte, regala paesaggi d’alta quota unici, grazie al contrasto tra il verde intenso dei prati, il colore cangiante dei laghi alpini e le architetture Walser del borgo di Riale, poco sopra le celebri Cascate del Toce.

Il flusso della cascata è regolato dalle dighe sovrastanti: per ammirarla nella sua massima portata d’acqua, il momento migliore è dopo le ore 16, perfetto per una sosta panoramica al termine del trekking.

Tra natura, storia e cultura Walser

Oltre ai panorami mozzafiato e ai laghi glaciali, questo trekking offre l’occasione di immergersi nella cultura Walser, visibile nelle antiche case in legno e pietra del borgo di Riale.

Passeggiare tra queste architetture tradizionali regala un senso di continuità con la storia di chi ha abitato queste valli, adattandosi a condizioni dure ma ricche di bellezza. È un invito a rallentare il passo, osservare i dettagli e respirare la storia che si intreccia con la natura.

Le Cascate del Toce, meraviglia della Val Formazza

Tra i simboli più conosciuti e spettacolari della Val Formazza ci sono senza dubbio le Cascate del Toce, considerate tra le più belle e imponenti dell’arco alpino.

Con un salto di 143 metri e una larghezza alla base di circa 60 metri, offrono uno spettacolo che cambia a seconda delle stagioni e degli orari: d’estate, grazie alla regolazione delle dighe sovrastanti, la portata d’acqua viene aumentata in determinati orari (in genere nel pomeriggio, dopo le ore 16), permettendo di ammirare la cascata in tutta la sua potenza.

A pochi passi si trova anche un belvedere panoramico in legno, che si spinge sospeso sul vuoto e regala una vista frontale ed emozionante sull’acqua che si getta a valle.

Oltre a essere tappa imperdibile per chi visita la zona, le Cascate del Toce sono anche il punto perfetto per una sosta durante o dopo l’escursione, lasciandosi incantare dal fragore dell’acqua e dalla frescura che porta con sé.

Itinerario: dal borgo di Riale verso il Canton Ticino

Il percorso parte dal parcheggio di Riale, accanto alla diga di Morasco.

Si sale costeggiando il lago, dominato dal Corno di Ban (3027 m), fino a un bivio. Da qui, la strada sterrata guadagna quota con alcuni tornanti e conduce alla piana di Battelmatt.

Dopo aver ignorato la deviazione per il rifugio Busto, si prosegue verso il passo Gries: il sentiero diventa più ripido e panoramico, offrendo splendide viste sulla Punta d’Arbola e sulla piana sottostante.

Al confine tra Italia e Svizzera: passo Gries e rifugio Corno Gries

Raggiunto il passo Gries, si entra in territorio svizzero, circondati da morene, pietraie e ghiacciai come quello del Gries, che alimenta l’omonimo lago.

Il percorso prosegue in falsopiano verso il passo del Corno (2485 m), tra due piccoli laghi glaciali.

Dopo circa 1 ora e 30 minuti dal passo Gries si arriva al rifugio Corno Gries (2338 m): da qui il panorama spazia fino alla Scaglia del Corno (2640 m).

Ritorno in Piemonte: dal passo San Giacomo al rifugio Maria Luisa

Dal rifugio si prosegue in leggera discesa, costeggiando le vette della Punta di Elgio, fino al passo San Giacomo, che segna il rientro in territorio italiano.

Si scende verso il bacino del Toggia, circondato da cime come il Basodino (3272 m), e si raggiunge il rifugio Maria Luisa (2160 m).

Da qui, una comoda sterrata riporta a Riale, chiudendo l’anello in circa 6-7 ore complessive di cammino.

 

Informazioni utili 

Il percorso è percorribile in estate in circa 6-7 ore, richiede un minimo di allenamento e scarponcini da trekking. I rifugi Maria Luisa (Italia) e Corno Gries (Svizzera) offrono possibilità di ristoro o pernottamento.

Il punto di partenza si raggiunge in auto seguendo l’A26 verso Gravellona Toce e poi la statale del Sempione fino a Riale, in Val Formazza.

Per aggiornamenti su sentieri e condizioni meteo, consulta sempre i siti ufficiali dei rifugi prima di partire.

Punti di appoggio lungo il percorso

Rifugio Maria Luisa: classico punto di sosta ossolano

Capanna Corno Gries: rifugio svizzero panoramico

Rifugio Busto: visibile lungo il percorso, ma fuori dall’itinerario principale

_ Il sito ufficiale della Capanna Corno Gries

_ La pagina web del rifugio Maria Luisa

_ Il sito ufficiale della Pro Loco

_ Qualche info utile dal sito del Comune

 

 

 

 

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