Dall’abitato di Coazze si raggiunge la località Forno e si prosegue per la strada che conduce a Pian Neiretto fino ad incontrare, in un tornante, l’imbocco della pista agrosilvopastorale degli alpeggi Sellery (m 1164), segnalata da un divieto di accesso.
Parcheggiata l’auto ci si immette sulla pista, toccando, dopo un tratto in discesa, le baite delle Prese Dragone.
Proseguendo si oltrepassano, ai lati della strada, due piloni votivi.
Si sale in una faggeta passando nei pressi della piccola cascata di Loyi Scura, indicata da un cartello in legno, raggiungendo poi i confini del Parco naturale Orsiera Rocciavrè, dove gli alberi cedono il passo ai pascoli.
Continuando per la strada si arriva all’alpeggio Sellery inferiore (m 1553), situato alle pendici del cosiddetto Fortino, rilievo sulla cui sommità sono ancora visibili i resti di un forte a forma di stella, risalente al 1600.
La pista prosegue quindi aggirando il versante nord del Fortino e attraversando il rio di Costabruna, un ultimo tratto permette di raggiungere l’alpeggio Sellery superiore (m 1726), meta dell’itinerario.
I più allenati possono proseguire fino al Colle della Roussa (m 2026), valico che mette in comunicazione la Val Sangone con la Val Chisone.
Per il ritorno è possibile scendere direttamente dai pascoli dell’alpeggio superiore, lungo il tracciato del sentiero nr. 414, per immettersi nuovamente sulla pista poco più a valle dell’alpe inferiore.
Nella parte bassa si osservano facilmente nella neve le tracce dei caprioli, delle volpi, talvolta dei cinghiali, mentre più in quota sono comuni quelle dei camosci e delle lepri.
Il Parco Orsiera Rocciavrè fa parte delle aree protette delle Alpi Cozie.
Il sito ufficiale è ricco di informazioni sull’ambiente, la storia e gli itinerari del parco.
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