Partendo dal centro di Bonassola, si percorre l’interna via Daneri, transitando di fronte alla casa del cartografo genovese Matteo Vinzoni, e giunti all’estremità del centro abitato si comincia a salire sul Sentiero Verde Azzurro in direzione Levanto.
Si attraversano alcuni ulivi incrociando qualche elegante villa e antiche case coloniche, fino al valico di Scernio. Da questo punto comincia un tratto più brullo di roccia viva e piccoli arbusti fino all’abitato di Levanto.
Punta Mesco, foto di Greta Ferrari
Questo segmento del Sentiero Liguria può essere alternativamente percorso imboccando la pista ciclabile litoranea, che ricalca l’antico tracciato della ferrovia. Si tratta di un percorso che presenta numerose gallerie e tratti a picco sul mare, raggiungibile tramite brevi sentierini.
Una volta a Levanto, si consiglia di percorrere il centro storico medievale proseguendo in direzione Monterosso. All’altezza del castello si imbocca quindi il sentiero SVA, che nella prima parte attraversa un’area urbanizzata salendo lentamente.
Levanto, foto di Picdrops
Lasciata la carrozzabile presso San Carlo, si entra nel Parco Nazionale delle Cinque Terre ed in particolare nell’area protetta di Punta Mesco. Qui si apre alla vista uno splendido promontorio verso il mare, mentre intorno la natura prende il totale sopravvento sui manufatti dell’uomo.
Si continua verso Monterosso incrociando il sentiero n.591, e si prosegue sempre sull’SVA per Monterosso. In prossimità di una curva a gomito si consiglia una breve deviazione per ammirare l’Eremo di Sant’Antonio, da cui si gode di un panorama splendido che spazia su tutto il territorio del Parco.
Le vie di Monterosso, foto di Pablo Pecora
Presso l’eremo il sentiero procede quindi in ripida discesa, su un percorso accidentato e a tratti friabile, circondato da vegetazione rada, mentre l’arrivo a Monterosso avviene in località Fegina, toccando eleganti ville tra cui quella che appartenne al poeta Eugenio Montale.
In apertura: Bonassola, foto di Allan Harris.