Trekking il Lombardia: itinerario verso il rifugio Ponti in val Masino

20 maggio 2018 - 20:15

Escursione semplice e panoramica, al cospetto del monte Disgrazia e del ghiacciaio di Predarossa.

li Disgrazia è una delle vette più belle della zona.

Il suo nome così particolare non si riferisce a tragedie, alle temibili peculiarità delle sue pareti ghiacciate o delle sue affilate creste, ma ad un antico toponimo dialettale “Desglascià” (“si sghiaccia”, “si scioglie”).

La leggenda racconta dell’antico nome di questa montagna, il Pizzo Bello. In passato, infatti, questa zona era occupata da un insieme di alpeggi, verdi e rigogliosi.

I pastori, però, erano troppo avidi, tanto da scatenare l’ira di Dio che li punì bruciando l’intera montagna e ammantandola di ghiacci eterni, conferendo così alle cime del gruppo nomi che sembrano derivare direttamente dal fuoco: Girosso, Corni Bruciati, Sassera e Corna Rossa.

Per fortuna, ai giorni nostri, oltre al ghiaccio e alle alte montagne, queste zone sono anche ricche di boschi e verdi prati, adornati da coloratissimi fiori e attraversati da fiumi e ruscelli.

Dalla strada principale della val Masino si giunge a Filorera, ove si devia sulla destra su strada asfaltata (cartelli Predarossa – Rifugio Ponti) sino alla “Frana di Predarossa”, ove la carreccia diviene a lungo sterrata.

Ancora un ultimo tratto d’asfalto e si giunge alla panoramica Piana di Predarossa (m 1990), dominata dalla Cima del Disgrazia (m 3678), dalla catena di Corna Rossa (m 3180) e dai Corni Bruciati (m 3114), quinte naturali di roccia e ghiaccio che contrastano con l’erba punteggiata da fiori e solcata dal torrente.

Il tratto sterrato non è semplicissimo da percorrere con auto normali; le condizioni del fondo variano anche in base alle stagioni e alle precipitazioni.

È sicuramente consigliabile informarsi telefonando al rifugio.

Dalla Piana di Predarossa inizia il sentiero che, costeggiando il fiume, punta verso la testata della valle.

Verso la fine del piano si inizia a salire piuttosto ripidamente, sulla sinistra, tra scarsa vegetazione, sino a giungere ad una zona più pianeggiante.

Si prosegue ancora in lieve salita sino ad arrivare al pianoro dove è situato il rifugio Ponti (m 2559).

Variante nr 1: è possibile proseguire seguendo un tratto della via normale per la cima del Disgrazia, avvicinandosi, così, al ghiacciaio di Predarossa, in uno scenario d’alta quota particolarmente affascinante.

Variante nr 2: nel caso si volesse percorrere la strada per Predarossa a piedi è necessario lasciare l’auto a circa 1000 metri e percorrere quindi a piedi 990 metri di dislivello, camminando all’incirca 3 ore.

Punti d’appoggio
Rifugio Ponti (m 2559) / CAI Milano

 

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