Sia nell’area del Verbano che in quella dell’Orta sono stati istituti parchi e riserve. Nelle colline alle spalle di Arona – uno dei principali scali per la navigazione sul lago – il Parco dei Lagoni di Mercurago adagiato sulle colline moreniche protegge boschi fittissimi che favoriscono la crescita di funghi e castagne e fioriture delicate di bianchi anemoni e robinie, il cui profumo di miele annuncia l’esplosione della primavera.
La vera peculiarità, però, sono le torbiere e gli stagni, oasi di passaggio per gli uccelli che migrano da nord. Nel Parco sono stati istituiti sentieri tematici che consentono, a piedi o in bicicletta, di apprezzare l’utilizzo che l’uomo ha fatto del bosco per trarne sostentamento. Una curiosità: è stata rinvenuta una specie di fungo autoctona che esiste solo qui: il Crepidotus Roseornatus. La Riserva naturale orientata dei canneti di Bosco Solivo è invece un’oasi umida tra le meglio conservate in Italia: il più importante degli stagni che lo compongono, a nord di Cascina Bassone, custodisce una preziosissima e rara flora palustre oltre che, nei depositi morenici risalenti al wurmiano, la memoria geologica del Verbano.
L’itinerario qui proposto inizia dal Centro Visite (parcheggio auto / fonte d’acqua) e prende a salire per circa 300 metri fino alla partenza del sentiero “Strà Canavera”, a Oleggio Castello. Si procede lungo la strada Canavera all’ombra di querce, betulle, castagni e pini silvestri, costeggiando la dorsale morenica che include il rilievo denominato “Motto Lagone” (m 330 circa), dove si trova una necropoli del VI-V secolo.
Il Parco dei Lagoni al tramonto, foto di Simone Bertinotti.
Si prende ora la “Stra’ di Sell” per giungere, in meno di 3 chilometri, nel centro “verde” del parco, al Lagone, l’unico posto al mondo in cui è stata rinvenuta una particolare specie di funghi: il Crepidotus roseoornatus. Qui si trovano zone archeologiche di estremo interesse; il tutto viene illustrato da un pannello esplicativo che spiega le caratteristiche principali dell’area.
Si rimonta in bicicletta per dirigersi lungo la “Strà d’la Buscarola”, qui costeggiamo il prato della “Tubera” dove pascolano bellissimi cavalli purosangue appartenenti al vicino allevamento. Di qui si prende una salita che ci porta al crocevia con la “Stra’ nova dal Pinn”, un tratto abbastanza duro che i più affrontano giù dal sellino.
Girando a sinistra al primo incrocio e poi a destra si discende verso le famose scuderie del Montaccio. Arrivati a questo punto avremo percorso circa 5 chilometri, si entra per un breve tratto nel parco per intraprendere una salita. Si transita lungo la “Strà dal Muntasc” e dopo l’incrocio della via privata “Camotto” si prosegue verso due piccole alture. Oltrepassato l’incrocio con la “Stra’ di Lagon” si scende di nuovo verso Lagone per ricongiungersi con la strada di ritorno.
Per l’itinerario si ringrazia il Parco Naturale dei Lagoni di Mercurago – Tel. 0322.240239 ww.parchilagomaggiore.it
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