Al nostro mare non facciamo mancare nulla: tra ecomostri costieri, inquinamento e violazioni di norme dell’Unione Europea in tema di tutela ambientale possiamo tracciare un quadro impietoso dello stato di salute del Mediterraneo. Bombe e rifiuti tossici, cemento abusivo e scarichi illegali, sversamenti di petrolio e bracconieri, sapendo che il mare nasconde tutto questo compromettiamo l’equilibrio del delicato ecosistema marino!
Anche lo stato dei corsi d’acqua dolce non è dei migliori e il Mediterraneo è un mare chiuso, quindi si versano le acque di circa 70 fiumi che si portano appresso 3600 tonnellate di fosfati, oltre 1 milione di tonnellate di azoto, 100 di mercurio, 60.000 di detergenti di varia natura, metalli pesanti ed i composti organici clorurati sono persistenti e difficilmente biodegradabili, 260 tonnellate di cromo cui vanno aggiunte un milione di tonnellate di petrolio provenienti dal complesso delle attività ad esso legate.
Testo di Enrico Bottino