Operazioni di ricerca in corso in Piemonte per due escursionisti dispersi

Due missioni in atto sulle montagne piemontesi: da Tavigliano (BI) si cerca un uomo scomparso da sabato 12 luglio; tra Scalaro e Val Chiusella, ricerche concentrate su un escursionista svizzero segnalato l’ultima volta il 23 giugno

17 luglio 2025 - 11:59

Due operazioni di ricerca sono in corso in queste ore sulle montagne del Piemonte, tra il Biellese e la Valchiusella.

I soccorritori stanno cercando un escursionista italiano residente a Legnano, di cui non si hanno più notizie da sabato 12 luglio, e un escursionista svizzero, scomparso lo scorso 23 giugno nella zona tra Scalaro (Quincinetto) e la Cima Bonze.

Nel primo caso, le ricerche si concentrano tra Bocchetto Sessera e la Punta del Cravile, nel Comune di Tavigliano, provincia di Biella. Nel secondo, i soccorsi si muovono lungo i sentieri che collegano il rifugio Alpe Capanne alla Valchiusella, nel versante canavesano.

Il caso dell’escursionista italiano: auto ritrovata, nessuna traccia dell’uomo

La sera di mercoledì 16 luglio è scattato l’allarme: alcuni conoscenti di un uomo residente a Legnano hanno segnalato il suo mancato rientro, non avendone più notizie da diversi giorni.

L’ultimo contatto risale a sabato 12 luglio, giorno in cui avrebbe pianificato un’escursione verso la Punta del Cravile, partendo dal Bocchetto Sessera.

La sua auto è stata ritrovata proprio in prossimità del punto di partenza del sentiero, ma da allora nessuna traccia.

Da mercoledì sera sono scese in campo le squadre del soccorso alpino e speleologico piemontese, del soccorso alpino della Guardia di Finanza e dei Vigili del Fuoco. I tecnici sono stati elitrasportati in quota, per battere la zona montuosa prima che calasse il buio.

Nella mattinata di giovedì, le ricerche sono proseguite grazie anche al supporto dei droni e alla triangolazione delle ultime celle telefoniche agganciate dal cellulare del disperso, che hanno confermato la presenza nella zona di Bocchetto Sessera.

L’escursionista svizzero scomparso verso la Cima Bonze

Parallelamente, un’altra ricerca è in corso poco più a ovest, tra Scalaro e la Valchiusella, al confine tra la provincia di Torino e quella di Biella. Il disperso è un escursionista svizzero, di cui si sono perse le tracce lo scorso 23 giugno.

Quel giorno aveva lasciato il rifugio Alpe Capanne, diretto verso la Valchiusella. Le squadre di soccorso sono state elitrasportate in quota giovedì 17 luglio per battere i principali sentieri che collegano le due valli.

Le indagini sul campo hanno portato a un elemento importante: una fotografia scattata dal gestore del rifugio lo ritraeva insieme ad altri escursionisti la mattina della partenza.

Una delle persone presenti nella foto è stata identificata e ha confermato di averlo visto dirigersi verso la Cima Bonze, dove sono state spostate le ricerche. Nel pomeriggio, i droni dei Vigili del Fuoco hanno sorvolato la zona in cerca di indizi, mentre le operazioni sul terreno sono riprese oggi all’alba.

Le squadre in campo e la sfida della montagna

In entrambi i casi, il terreno montano è complesso e impegnativo. Le operazioni coinvolgono una rete articolata di forze: Soccorso Alpino, Guardia di Finanza, Vigili del Fuoco e il Servizio di Elisoccorso regionale.

Le ricerche si svolgono con l’ausilio di elicotteri, droni e squadre a terra, in un lavoro continuo e coordinato.

L’obiettivo è riuscire a trovare i dispersi il prima possibile, mentre ogni indizio – una testimonianza, una traccia, una cella telefonica – può rivelarsi decisivo per orientare gli sforzi nella giusta direzione.

 

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