Una serie di sentieri escursionistici a lunga percorrenza si dipana per le montagne del Tirolo disegnando una fitta rete. I più spettacolari tra di essi sono stati denominati Great Walks.
Sono sei itinerari particolarmente interessanti sotto tutti i punti di vista: impegnativi ma in grado di offrire un autentico “bagno nella natura”.
Sono trekking ricchi di interesse storico, paesaggistico e naturalistico, intervallati da tipici e accoglienti rifugi, preziosi posti tappa per gli escursionisti in cammino.
l’Alta via dell’Inntal con il più grande patrimonio di pini cembri d’Europa – Ph. Tirol Werbung Sebastian Schels
Programmando un itinerario, preparando lo zaino e incamminandosi nella natura. In giro per le montagne per tre, cinque o anche dieci giorni, sempre sulle proprie gambe. Godendosi la solitudine.
Osservando ogni mattina il sorgere del sole che avvolge le vette e ogni sera i colori del tramonto che incendiano le pareti rocciose.
Questi itinerari plurigiornalieri sono il miglior modo per vivere davvero la montagna: sentieri che attraverso fantastici paesaggi e antichi masi mettendo alla prova i nostri limiti.
È il re dei trekking a lunga percorrenza del Tirolo: 33 tappe per 420 chilometri e un dislivello complessivo di circa 31.000 metri.
Il sentiero ha due varianti: la più lunga è di 24 tappe attraverso il Tirolo settentrionale, partendo da St. Johann in Tirol e proseguendo verso ovest fino a St. Christoph am Arlberg.
Lungo il sentiero dell’Aquila – Ph. Tirol Werbung Sebastian Schels
La variante più breve attraversa i gruppi del Glockner e del Venediger nell’Osttirol in nove tappe giornaliere. Un trekking molto vario, con tappe di alta montagna che si alternano con percorsi più semplici.
A sorprendere in modo particolare con i suoi forti contrasti è il Karwendel con il sentiero Goetheweg.
Si cammina in alta montagna al di sopra di Innsbruck, con una vista costante sulla città.
“Questo contrasto tra l’asprezza del paesaggio montano e la realtà urbana è unico”, commenta Mike Rutter, guida alpina della ÖAV & Alpine Auskunft.
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Un sentiero per escursionisti esperti: 85 chilometri di lunghezza per un dislivello di circa 6.600 metri e può essere completato in otto giorni. Parte da Finkenberg, dal rifugio Gamshütte e si snoda attraverso il Parco Naturale d’Alta Montagna delle Alpi della Zillertal.
Il rifugio Berliner Hütte, lungo il sentiero Berliner Höhenweg che è sotto la tutela dei beni culturali. Ph. (c)Tirol Werbung, Jens Schwarz
Da qui si gode una splendida vista sul panorama di alta montagna e dei ghiacciai. Ma per molti, il punto di massimo interesse è il rifugio Berliner Hütte, il più grande del Club Alpino delle Alpi della Zillertal.
La sontuosa sala dell’ottocento del rifugio Berliner Hütte è favolosa. Ph. (c)Tirol Werbung, Jens Schwarz
Ristrutturato nel 1912, noto per la magnifica sala da pranzo con pareti alte cinque metri e rivestite in legno, opere di falegnameria ricche di dettagli e lampadari a candelabro.
Il sentiero si snoda attraverso le Alpi di Tux tra Innsbruck-Igls e Schwaz, a circa 2.000 metri, con splendide viste panoramiche sulla valle dell’Inn.L’itinerario può essere completato in sei tappe giornaliere di difficoltà medio-alta e alta.
Sul sentiero Zirbenweg dove si attraversano vecchi boschi di pini cembri. Ph. Tirol Werbung, Sebastian Schels
Per il pernottamento si possono visitare i rifugi famosi per l’ottima cucina tradizionale. Da non perdere, durante la prima tappa, il sentiero Zirbenweg, che attraversa una foresta di pini cembri secolari nell’area protetta tra Patscherkofel, Zirmberg, Viggartal e Glungezer al di sopra dei laghetti Blaue Seen.
L’alta via della Lechtal regala un paesaggio selvaggio, sublime e maestoso grazie alle sue bellezze naturali.
Un sentiero per trekker esperti, infatti il suo tracciato si muove sempre in alta montagna tra i 2.000 e i 2.500 metri. Il percorso si suddivide in 18 tappe, percorribili in 10-19 giorni: la via più breve ha un dislivello di quasi 7.000 metri e 85 chilometri di lunghezza.
I 13 rifugi del Club Alpino situati lungo il percorso, tutti piccoli e tranquilli, possono garantire agli escursionisti dei preziosi punti di appoggio per recuperare le energie e passare la notte.
L’alta via del Lechtal regala scorci suggestivi e immersione nella natura. Ph. Tirol Werbung, Sebastian Schels
l lago Steinsee è certamente uno dei punti di maggiore interesse: una perla verde-azzurra tra le montagne davanti all’imponente Dremlscharte.
Attraverso sette tappe e quasi 80 chilometri, l’Alta Via dello Stubai offre un’esperienza particolarmente intensa a contatto con le meraviglie naturali del ghiacciaio. Ci si avvicina moltissimo ai ghiacci perenni, in particolare nella tappa tra il rifugio Dresdner Hütte e il Bremer Hütte.
Lungo l’alta via dello Stubai (c)Tirol Werbung, Sebastian Schels
Un sentiero impegnativo, in particolare per il dislivello complessivo da superare: quasi 5.000 metri. Lungo il percorso si incontrano otto rifugi per pernottare e concedersi una pausa.
L’Alta Via dello Stubai è un trekking solitario, sebbene la regione sia molto frequentata, qui si può quasi sempre camminare soli e indisturbati.
Lungo l’alta via Carnica nell’Osttirol si cammina nella storia: il sentiero è stato tracciato lungo il fronte italo-austriaco della prima guerra mondiale e, soprattutto, nel primo terzo del tracciato, ripercorre le vie militari.
Sono ancora visibili le vecchie postazioni e le trincee. Un percorso impegnativo che inizia a Sillian in Alta Pusteria e termina dopo undici tappe giornaliere a Unterthörl in Carinzia.
Un percorso in cresta, lungo complessivamente 168 chilometri, che offre panorami fantastici sulle montagne circostanti: la vista è libera di spaziare fino alle Dolomiti.
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