Piemonte: tutti i percorsi e gli itinerari di trekking!

4 maggio 2020 - 5:00

PEDALANDO LUNGO IL TICINO

La provincia di Novara sembra quasi essere un “territorio di mezzo”, realtà pianeggiante sovrastata dalle Alpi, tra la piramide del Monviso sull’orizzonte occidentale e i vicini, quasi incombenti profili del Monte Rosa e del Sempione a nord.

Le pianure di questo angolo di Piemonte sono comprese tra i fiumi Sesia e Ticino, mentre a sud si estende la Lomellina, terra di tradizioni agricole vocata alla coltivazione del riso. A settentrione il territorio sale docilmente di quota fino alle colline del Vergante, al Mottarone e alle zone del Lago d’Orta e del Lago Maggiore, al confine con il Verbano Cusio Ossola.

Qui agricoltura è soprattutto risicoltura, in un ambiente fortemente antropizzato, ma fascinoso, proprio grazie alle atmosfere “esotiche” delle risaie che, in primavera, rendono il paesaggio spettacolare e riflettono nelle loro acque immobili i crinali delle montagne.

 

Oltre ai coltivi esistono zone naturali interessanti, soprattutto quelle limitrofe ai fiumi Sesia e Ticino dove si trovano ancora i resti dell’antica foresta planiziale che ricopriva la pianura padana.

Questo è un habitat ideale per l’avifauna, in particolare aironi e anatidi, e per molte specie botaniche. Tra le numerose zone protette del territorio novarese, interessanti per l’escursionista sono il parco del Monte Fenera e quello dei Lagoni di Mercurago.

Il primo comprende un ambiente prettamente collinare e si estende anche alla provincia di Vercelli, al limitare della bassa Valsesia. Interessanti i ritrovamenti archeologici ed etnografici.

Il Parco dei Lagoni è invece un insieme di stagni e paludi boscose, a ridosso del territorio del Lago Maggiore. Si contano oltre un centinaio di specie di uccelli, tra nidificanti e svernanti, e una notevole varietà botanica. Compresi nel territorio novarese anche i Canneti di Dormelletto, vicino ad Arona, la Palude di Castelbeltrame, la Torre di Buccione, il Monte Mesma e il Sacro Monte di Orta, riserva nel territorio dell’omonimo lago.

L’area protetta più estesa è, però, il Parco Naturale Valle del Ticino. Il suo territorio è caratterizzato da fontanili, risorgive, ampie zone boscose e lanche, ossia antichi rami del Ticino che il fiume non percorre più, ora trasformate in zone umide dove prospera una variegata biodiversità.

Interessante, tra gli altri, il progetto di reintroduzione della lontra, intrapreso qualche anno fa, con risultati alterni. Oltre a peculiarità naturalistiche il parco annovera tra i suoi interessi anche la conservazione e il recupero di strutture agricole o di interesse storico ed architettonico tra cui il Museo di Oleggio, il Mulino Vecchio di Bellinzago e il castello di Galliate.

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