Corpo e mente ne traggono giovamento, come dimostra la scienza e come sa per esperienza chi ama camminare.
Uno dei benefici maggiori è quello di far lavorare buona parte dei gruppi muscolari.
Questo significa che camminando la muscolatura diventa più efficiente e d’altra parte una migliore muscolatura può ridurre il rischio di lesioni e incidenti durante un’escursione.
Ma vediamo nel dettaglio i muscoli sollecitati durante la pratica escursionistica.
Uno dei muscoli più sollecitati in un’escursione è il quadricipite che si trova nella parte anteriore della coscia.
Si tratta in realtà di un gruppo di muscoli che è costantemente impegnato durante le escursioni e aiuta a mantenere l’equilibrio durante il cammino.
Inoltre, i quadricipiti aiutano il fisiologico movimento del ginocchio mentre si cammina lungo i sentieri.
I muscoli posteriori della coscia funzionano in combinazione con i quadricipiti per aiutare a piegare o flettere il ginocchio.
Aiutano inoltre i quadricipiti quando il corpo sta facendo un movimento in avanti.
Fare escursionismo implica una sollecitazione particolarmente intensa dei muscoli posteriori della coscia, addirittura superiore a quella che si ha in altre attività fisiche come la corsa.
Per questo un buon allenamento e buon riscaldamento sono sempre un’ottima idea per un trekker.
I polpacci sono costantemente attivi nelle escursioni e sperimentano frequenti cambiamenti di intensità e di sforzo. Ovviamente il tipo di terreno su cui si cammina è fondamentale per discriminare il tipo di sforzo e di sollecitazione.
Camminare su un terreno pianeggiante implica una sollecitazione ben minore rispetto all’escursione faticosa con dislivelli importanti e uno zaino pesante.
Lo stretching è sempre utile alla muscolatura ed è particolarmente utile per i polpacci nel caso di escursioni impegnative.
Intervallare l’attività con allungamenti rende più agevole l’escursione e riduce il rischio di problemi muscolari.
Si tratta di un gruppo di muscoli che aiuta a sostenere il busto mentre si è impegnati in tutti i tipi di attività fisiche, a partire dalla semplice camminata.
Durante un’escursione i glutei sono necessari per sostenere sia il peso corporeo che il carico dello zaino e dal momento che sostenere il peso del corpo significa anche trovare un equilibrio con il peso a cui è sottoposta la colonna dorsale.
Si comprende quanto questa sollecitazione sia maggiore nel caso la forza di gravità non ci sia amica, cioè quando il dislivello in salita sia particolarmente grande e tanto più nel caso di sovrappeso.
Esercizi di squat possono aiutare questo distretto muscolare, ma la scelta di un itinerario con dislivello adeguato al proprio livello di allenamento e alla propria condizione fisica sono essenziali per prevenire problemi muscolari e della colonna.
Adduttori e flessori dell’anca sono fondamentali durante le escursioni.
Devono essere flessibili e agili per aiutare a sostenere la parte bassa della schiena e i glutei, minimizzare i problemi di tensione e migliorare l’assorbimento degli urti.
Funzionano in qualche modo come una sorta di ammortizzatori naturali e sono tanto più importanti quanto più sarà sconnesso il terreno dell’escursione.
Gli addominali forniscono supporto e forza all’intero tronco.
Durante le escursioni sono utili per mantenere la postura eretta e allo stesso tempo aiutano a sostenere il carico sulla schiena.
Come nel caso dei glutei e dei muscoli dell’anca, addominali ben allenati consentono di proteggere la colonna dalle sollecitazioni a cui è sottoposta durante una escursione.