

L’osteopata e trekker Fabrini: i segreti per camminare senza dolori
Come prepararsi al meglio per un trekking ed evitare dolori e infortuni? L’osteopata Alessandro Fabrini ci dà consigli pratici su allenamento, postura, prevenzione e recupero, per camminare sicuri e senza problemi
L’osteopata Alessandro Fabrini: i consigli per camminare senza problemi ad articolazioni e muscoli
Affrontare un trekking impegnativo è un’esperienza entusiasmante, ma per viverla al meglio è fondamentale preparare il corpo nel modo giusto.
Dolori muscolari, tensioni articolari e piccoli infortuni possono rovinare anche la più bella delle camminate: ecco perché la prevenzione è la parola chiave.
Per aiutarci a capire come fare, abbiamo incontrato Alessandro Fabrini, osteopata a San Severino Marche, con una solida formazione in “Attività motorie preventive e adattate” presso l’Università di Roma Foro Italico e specializzato in Osteopatia alla Scuola C.E.R.D.O. di Roma.
Alessandro è anche escursionista e alpinista, quindi, conoscendo in prima persona le difficoltà e le problematiche legate alla vita in montagna, ci guiderà tra consigli, posture corrette ed esercizi per migliorare equilibrio e stabilità, aiutandoci ad arrivare preparati e sicuri su ogni sentiero.
_Per iniziare, quali esercizi e pratiche consigli per chi si appresta a camminare in montagna?
Il primo passo è costruire una buona base aerobica.
Il trekking, soprattutto se prolungato o con forti dislivelli, richiede resistenza: per questo, camminare regolarmente, fare uscite a passo sostenuto o inserire sessioni di corsa leggera è il modo migliore per preparare cuore, polmoni e gambe allo sforzo.
A questo si può poi aggiungere, come supporto utile ma non essenziale, un lavoro di potenziamento muscolare: bastano brevi sessioni a corpo libero, anche da 20-30 minuti, focalizzate su gambe e core (squat, affondi, plank…).
_Quali sono le strategie più efficaci per prevenire dolori muscolari e articolari prima, durante e dopo un’escursione?
Iniziare il trekking con passo lento e costante è fondamentale: i primi 15-20 minuti attivano muscoli e articolazioni senza stress.
E ricordarsi sempre che l’idratazione gioca un ruolo chiave: bisogna bere regolarmente, anche nei giorni precedenti, e durante l’escursione non aspettare di avere sete.
Lo stesso vale per l’alimentazione: una buona colazione e snack leggeri aiutano a mantenere l’energia.
Infine, dopo la camminata, il recupero attivo fa la differenza: camminare a ritmo blando, fare stretching e automassaggi per favorire la circolazione.
L’osteopatia può aiutare a sciogliere rigidità residue e migliorare la mobilità.
_Quali sono gli errori più comuni nella preparazione fisica che possono portare a infortuni durante il trekking?
Uno degli errori più frequenti è la mancanza di progressività: molti iniziano subito con percorsi troppo lunghi o impegnativi, senza aver preparato il corpo.
Questo espone a stiramenti, tendiniti e dolori articolari.
Anche sottovalutare l’importanza del recupero dopo lo sforzo può portare a rigidità e sovraccarichi.
Infine, trascurare il riscaldamento graduale, lo stretching e l’uso di scarpe o attrezzature adeguate compromette la postura e aumenta il rischio di infortuni.
_Quali consigli puoi darci per una postura corretta durante la camminata, soprattutto con uno zaino pesante?
Una buona postura evita sovraccarichi su schiena, anche e ginocchia.
Lo zaino deve essere compatto, ben organizzato e vicino al corpo.
Meglio portare solo l’essenziale, evitando pesi inutili. Regolando sempre le cinture ventrale e pettorale per stabilizzarlo.

Anche i bastoncini da trekking aiutano a mantenere l’equilibrio e a distribuire meglio il carico, soprattutto in discesa o su terreni sconnessi.
_Parlando di equilibrio e stabilità su terreni irregolari, molto comuni in montagna: come allenarli?
Per migliorare equilibrio e propriocezione bastano esercizi semplici: camminare su superfici instabili, usare tavole o cuscinetti propriocettivi, stare in equilibrio su una gamba sola (meglio se a occhi chiusi).
Anche i sentieri naturali, con pietre e radici, sono un ottimo allenamento, purché affrontati con gradualità. Lavorare sul core, inoltre, è sempre utile per stabilizzare il corpo nei passaggi più tecnici.
_Un ultimo suggerimento per chi vuole iniziare a camminare in montagna senza incorrere in problemi fisici?
Un consiglio chiave: partire gradualmente, rispettare i tempi del proprio corpo e non ignorare mai il dolore.
Il trekking deve essere un piacere: ascoltate il vostro corpo e, se necessario, affidatevi a un osteopata per una valutazione o un trattamento preventivo prima di affrontare escursioni più impegnative.
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