Valtellina, estate alla ricerca del fresco: 5 laghi spettacolari in quota

Incastonati tra foreste e montagne, in estate regalano uno spettacolo unico, da scoprire camminando: scopriamo alcuni dei più belli laghi della Valtellina, tra natura e panorami emozionanti

19 giugno 2025 - 11:58

5 laghi spettacolari in Valtellina da scoprire d’estate

La Valtellina è una delle mete più affascinanti della Lombardia per chi cerca fresco e natura lontano dal turismo di massa.

In estate, tra pascoli punteggiati di fiori, lariceti profumati e creste affilate, emergono alcuni laghi alpini tra i più spettacolari della regione.

Si tratta di specchi d’acqua che raccontano storie antiche e moderne: ci sono laghi nati dal lento avanzare dei ghiacciai, bacini artificiali che hanno cambiato per sempre il paesaggio e conche solitarie dove la natura sembra inalterata rispetto allo scorrere del tempo.

Alcuni si raggiungono grazie a comode passeggiate, altri richiedono un po’ più di impegno percorrendo vari sentieri CAI ma, in ogni caso, ognuno di essi ha qualcosa da raccontare.

Vediamone cinque tra i più interessanti di tutta la Valtellina.

1 – Lago di Bernasca, il fresco delle Alpi

Nascosto tra le pieghe più selvagge della Val Tartano, a circa 2100 metri in alta Valtellina, c’è il Lago di Bernasca, uno specchio d’acqua di origine glaciale incastonato in un ampio avvallamento tra i rilievi erbosi e rocciosi che caratterizzano il versante settentrionale delle Orobie.

Nonostante le dimensioni ridotte, il Bernasca colpisce per via della limpidezza delle sue acque e per la quiete assoluta del paesaggio che lo circonda.

Un’ampia conca verde, dominata a sud dalle creste del Pizzo di Pradella e del Monte Ponteranica, con praterie alpine punteggiate di fioriture estive, soprattutto in luglio.

Il modo più semplice per avvicinarsi al lago è raggiungere Campo Tartano, un piccolo borgo alpino accessibile in auto da Morbegno in circa 30 minuti, percorrendo prima la SS38 e poi la SP11 della Val Tartano.

Da Campo Tartano è possibile salire in auto lungo una strada comunale fino alla località Ronco, dove si può lasciare il mezzo e proseguire per un breve tratto a piedi su una strada agro-silvo-pastorale.

Anche se non si tratta di un sentiero escursionistico vero e proprio la passeggiata finale consente, in meno di un’ora, di raggiungere l’altopiano erboso dove si trova il Lago di Bernasca.

2 – Lago Palù, tra le foreste della Valmalenco

Nel cuore della Valmalenco, sopra la località di Chiesa, si trova uno dei laghi naturali più scenografici della Valtellina: il Lago Palù.

Sospeso a 1922 metri di altitudine tra fitte abetaie e lariceti, questo specchio d’acqua di origine glaciale fu modellato durante l’ultima glaciazione e probabilmente chiuso da una paleofrana.

Non ha emissari visibili: le sue acque filtrano lentamente nel sottosuolo, un dettaglio che gli conferisce un fascino quasi misterioso.

Un tempo, il lago era uno dei punti di pesca più ricchi della zona: trote, tinche e persino un’enorme anguilla popolavano le sue acque.

Oggi, il Lago Palù è raggiungibile grazie a una passeggiata facile e molto panoramica che parte da San Giuseppe (CAI 330), oppure con la funivia che sale da Chiesa in Valmalenco.

Il Rifugio Palù, collocato lungo una delle sponde del lago, è il punto d’appoggio ideale per un pranzo o una notte in quota.

Durante l’estate, poi, il livello dell’acqua tende a scendere e a lasciare  spazio a una piccola spiaggia erbosa: l’ideale per un picnic alpino.

_ Qui trovate i dettagli dell’escursione al Lago Palù partendo da San Giuseppe

_ La pagina del Rifugio Palù

3 – Laghi di Cancano, tra storia e natura

Situati a oltre 1900 metri di quota nel Parco Nazionale dello Stelvio, i Laghi di Cancano – San Giacomo e Cancano – sono due grandi bacini artificiali incastonati fra montagne grandiose, nati negli anni Quaranta per alimentare le centrali idroelettriche dell’Alta Valtellina.

Nonostante la loro origine industriale, però, il paesaggio che li circonda è rimasto immutato e vanta ancora un grande fascino.

Le acque turchesi, il profilo severo delle cime e l’altopiano aperto rendono questi laghi ideali per delle escursioni: una di queste è il Giro dei Laghi di Cancano.

Si tratta di un percorso semplice e adatto a tutti che non prevede difficoltà tecniche significative o dislivelli insormontabili.

Partendo dalle Torri di Fraele, il tracciato costeggia il Lago di Cancano sul lato sinistro e prevede la circonvallazione completa del Lago di San Giacomo.

Attorno alle acque si possono osservare anche i resti di San Giacomo di Fraele, un antico ospizio medievale spazzato via dalla costruzione delle dighe.

Una leggenda locale narra che, in certe notti di nebbia, si vedano ancora i fantasmi dei soldati napoleonici che qui si affrontarono nel lontano 1635.

Nel caso in cui si arrivasse ai laghi in auto, allora è bene sapere che è necessario munirsi di un ticket del costo di 5€ acquistabile ai totem posti all’accesso della valle, prima dei tornanti, oppure online.

_ Qui trovate il percorso completo del Giro dei Laghi di Cancano

_ In questa pagina, invece, potete acquistare il ticket per l’accesso ai laghi

4 – Laghi di Porcile, acque glaciali tra le montagne

Incastonati nella conca glaciale della Val Tartano, i Laghi di Porcile sono tre piccoli specchi d’acqua che si susseguono come perle lungo un sentiero che parte da Arale (frazione di Tartano) e risale tutta la valle.

Il sentiero 112 è ben segnalato e prevede una pendenza moderata: in circa 2 ore si raggiunge il primo lago (“Piccolo”) a 2005 metri, mentre gli altri due (“Grande” e “di Sopra”) si trovano poco più in alto.

Questi laghi si sono formati in epoca glaciale, scolpiti dall’arretramento dei ghiacciai che hanno lasciato morene e conche dove oggi brillano le acque.

Il nome “Porcile”, probabilmente, non deriva da “porci”, ma da una forma antica del termine “puro” o “limpido”.

Durante l’estate la zona è l’ideale per intraprendere delle escursioni tranquille, per ammirare le coloratissime fioriture alpine e, magari, per avvistare qualche stambecco.

Poco sopra i laghi sono ancora visibili le tracce della celebre Linea Cadorna, antica postazione difensiva della Prima Guerra Mondiale.

_ Qui trovate tutte le informazioni utili sul sentiero 112

5 – Lago del Gallo, tra Italia e Svizzera

Sul confine tra Italia e Svizzera, poco oltre Livigno, si trova il Lago del Gallo, chiamato anche “Lago di Livigno”, un bacino artificiale creato tra il 1965 e il 1968 con la costruzione della diga del “Punt dal Gall”.

È un lago ampio, profondo, dominato da un paesaggio maestoso e silenzioso.

L’aspetto più interessante che lo caratterizza è probabilmente la sua struttura: un ponte ad arco che unisce due nazioni e permette di accedere al tunnel elvetico del Munt la Schera, l’unica via di collegamento tra Livigno e la Svizzera.

Durante l’estate il Lago del Gallo è la meta ideale per varie attività outdoor: SUP, canoa, pesca oppure semplici passeggiate sul lungolago.

Si può arrivare in auto fino a Pont de Rasin, poco prima della diga, oppure percorrere la pista ciclopedonale che parte direttamente dal centro di Livigno (zona “Latteria”/via Restel).

Da lì si prosegue per circa 17 Km tra ampie zone verdi e parchi attrezzati fino alla spiaggia del lago, in prossimità della diga.

Una piccola curiosità: al centro del lago, durante i periodi di magra, emerge una piattaforma galleggiante in legno, usata per lo yoga e gli sport acquatici.

_ Qui trovate maggiori informazioni sul Lago di Livigno, noleggi e ticket

_ Qui, invece, tutto quello che c’è da sapere sulla pista ciclopedonale

 

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