Valle d’Aosta, 5 castelli da favola da scoprire in primavera

La Valle d'Aosta custodisce castelli da favola che raccontano storie antiche, con vista su alcune delle più belle montagne delle Alpi, gioielli da riscoprire in primavera

7 maggio 2025 - 15:35

Primavera da favola in Valle d’Aosta: i castelli più belli

In primavera che i castelli della Valle d’Aosta si stagliano con maggiore fascino sullo sfondo di cieli limpidi e prati in fiore.

Questa regione alpina, la più piccola d’Italia, è anche la più densa di castelli: più di 70 manieri distribuiti lungo la Dora Baltea e i suoi affluenti raccontano secoli di storia tra epoche romane, feudalesimo, dominio sabaudo e architetture gotico-rinascimentali.

Visitare questi castelli in primavera significa fare un viaggio tra pietra e paesaggio, tra affreschi e leggende, che sa incantare sia grandi che piccoli.

Vediamo alcuni dei più belli da scoprire sul territorio valdostano.

1 – Castel Savoia, vista regale sul Monte Rosa

Situato ai piedi del Monte Rosa, tra i boschi della Valle del Lys, Castel Savoia sembra uscito da una favola nordica.

Costruito tra il 1899 e il 1904 su commissione della regina Margherita di Savoia, questo edificio è un raffinato esempio di architettura eclettica, che fonde elementi neogotici e neoromanici.

La struttura si distingue per le sue cinque torrette merlate e la facciata decorata con motivi floreali.

All’interno si possono visitare gli ambienti privati della regina, arredati con estrema eleganza: la biblioteca, il salotto, le camere da letto con pregevoli boiserie, stufe in ceramica e una magnifica scala elicoidale in pietra.

Durante la primavera si può arricchire la visita grazie al giardino botanico alpino, luogo in cui fioriscono primule, rododendri e genziane.

Per chi volesse, c’è anche la possibilità di fare una passeggiata lungo i sentieri che circondano il castello godendo delle vette innevate circostanti e della vista sui boschi che iniziano a colorarsi.

_ Su questa pagina di Valle d’Aosta Heritage trovate alcune informazioni in più sul castello e sugli orari di visita

_ In questa sezione di Sentieri di Gressoney trovate la traccia di un percorso che da Tschemonal conduce a Castel Savoia

2 – Castello di Fénis, la spettacolare residenza dei Challant

Icona dell’architettura medievale valdostana, il Castello di Fénis colpisce per la sua maestosità e simmetria: doppia cinta muraria merlata, torri angolari e una scenografica scala esterna che conduce al piano nobile.

Nonostante l’aspetto militare, il castello non aveva una funzione difensiva dato che sorge in una zona pianeggiante, senza particolari vantaggi strategici.

Contrariamente, era una residenza signorile, sede di rappresentanza della potente famiglia Challant.

La costruzione del maniero avvenne tra il XII e il XV secolo sotto Aimone di Challant, e fu arricchita nel corso del Quattrocento con decorazioni pittoriche di grande pregio.

Notevoli gli affreschi nel cortile interno e nella cappella, attribuiti a maestranze di scuola giottesca, che rappresentano santi, profeti e scene della vita quotidiana.

Durante la primavera il prato che circonda il maniero si anima di visite scolastiche e famiglie, e le mura si stagliano con forza sul verde brillante del paesaggio.

Il contrasto tra la pietra scura e i colori della stagione rende il castello ancor più fotogenico e suggestivo.

_ Su questa pagina di Valle d’Aosta Heritage trovate tutte le informazioni utili sul Castello di Fénis

3 – Castello di Saint-Pierre, panorami unici

Arroccato su uno sperone roccioso che domina il borgo omonimo, il Castello di Saint-Pierre è uno dei più scenografici di tutta la Valle d’Aosta.

Con le sue quattro torrette cilindriche agli angoli e la posizione dominante sulla valle, questo maniero è diventato un’icona del paesaggio valdostano, spesso immortalata all’interno di cartoline e foto turistiche.

Le sue origini risalgono all’XI secolo, con una prima citazione nella Carta delle Franchigie del 1191, tuttavia fu rimaneggiato nei secoli successivi, in particolare nel XIX secolo.

Nel 1873, infatti, il barone Emanuele Bollati commissionò all’architetto Camillo Boggio un restauro che diede al castello l’aspetto romantico attuale grazie a interventi neogotici.

Oggi il castello ospita il Museo Regionale di Scienze Naturali, ricco di collezioni dedicate alla flora, alla fauna e alla geologia alpina.

L’interno è un mix di elementi medievali e allestimenti museali moderni, pensati sia per le famiglie che per le visite scolastiche.

In primavera la vista dalla terrazza del castello spazia sulle montagne ancora innevate e sui prati fioriti del fondovalle, mentre il piccolo sentiero che conduce alla rocca regala una piacevole passeggiata tra ciuffi di tarassaco e violette.

_ Il sito ufficiale dedicato al Museo di Scienze Naturali e al castello

4 – Castello di Verrès, bastioni antichi

A picco sul borgo, isolato su uno sperone di roccia, il Castello di Verrès incarna la potenza militare medievale.

Costruito principalmente a partire dal 1390 su iniziativa di Ibleto di Challant, questo edificio è un raro esempio di castello monoblocco: un grande parallelepipedo in pietra arricchito da una scalinata interna che conduce ai piani superiori.

Nessuna decorazione superflua, solo funzionalità, simmetria e controllo visivo sul territorio.

L’interno è spoglio e tuttavia impressionante: grandi sale, muri spessi, finestre strette e una scala centrale monumentale che domina la pianta.

La struttura, con i suoi bastioni, rispecchia l’inquietudine dei tempi in cui fu costruita, quando le famiglie feudali lottavano per ottenere il potere.

Ogni primavera, in occasione del Carnevale storico di Verrès, il castello si anima con costruzioni d’epoca, sfilate e rievocazioni legate alla figura di Caterina di Challant, nobile e guerriera che difese i suoi diritti contro le pretese sabaude.

_ Su questa pagina di Valle d’Aosta Heritage trovate tutte le informazioni utili sul Castello di Verrès

5 – Castello di Sarre, fortezza sabauda tra giardino e vigneti

Adagiato su una collina che domina l’imbocco della Val di Cogne, il Castello Reale di Sarre è strettamente legato alla dinastia sabauda.

Fu un antico maniero medievale, acquistato dapprima da Jean-François Ferrod nel 1708 e, successivamente dal re Vittorio Emanuele II nel 1869. Quest’ultimo lo utilizzò come residenza privata estiva e come base di partenza per le sue battute di caccia.

Il castello fu utilizzato anche da Umberto I e da Vittorio Emanuele III, diventando simbolo della passione della casa reale per la montagna.

Nel 1989, la Regione Valle d’Aosta ha poi acquistato il castello per restaurarlo e aprirlo al pubblico.

L’interno del maniero è ricco di saloni decorati con trofei di caccia (una delle sale è interamente tappezzata di corna di stambecco), fotografie storiche, uniformi, ritratti e arredi ottocenteschi.

Il tutto è immerso in un’atmosfera raccolta e quasi malinconica.

Durante la primavera il giardino e le vigne che circondando il Castello di Sarre si risvegliano, offrendo scorci ideali per chi ama passeggiare tra natura e storia, e non manca una vista privilegiata sui rilievi circostanti.

_ Su questa pagina di Valle d’Aosta Heritage trovate tutte le informazioni utili sul Castello di Sarre

 

 

 

 

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