

Arriva Hypershell X, l’esoscheletro da trekking che riduce la fatica fino al 40%
Hypershell X è un esoscheletro per il trekking, capace di ridurre la fatica fino al 40% grazie a un sistema intelligente di assistenza elettrica. Ideale per chi affronta terreni impegnativi o trasporta carichi pesanti
Ridurre la fatica in salita, camminare più a lungo, affrontare percorsi impegnativi con maggiore leggerezza.
È questa la promessa di Hypershell X, uno dei primi esoscheletri pensati specificamente per il trekking.
Un dispositivo da indossare come un’imbragatura leggera, progettato per offrire assistenza meccanica ai muscoli delle gambe, alleggerendo ogni passo e migliorando l’efficienza del movimento.
Cos’è un esoscheletro da trekking?
Un esoscheletro è un supporto esterno motorizzato, capace di lavorare in sinergia con i movimenti del corpo umano. Il modello Hypershell X, presentato dall’omonima startup con sede a Shanghai, si indossa sopra i vestiti come una cintura ergonomica con supporti per le gambe.
Al suo interno, motori elettrici da 800 watt forniscono assistenza attiva, mentre un sistema intelligente di sensori e algoritmi regola la spinta in base al passo, alla pendenza e al carico trasportato.
Il risultato? Secondo l’azienda, una riduzione della fatica fino al 40% e una sensazione di “leggerezza potenziata” anche su terreni impegnativi o durante trekking di più giorni.
Tecnologia leggera, prestazioni elevate
Il cuore del sistema è un sofisticato algoritmo chiamato MotionEngine, che elabora in tempo reale migliaia di dati raccolti da sensori di movimento, giroscopi e barometri.
In pratica, l’esoscheletro riconosce se si sta salendo, scendendo o camminando in piano, adattando il supporto offerto in modo immediato.
Il tutto è racchiuso in una struttura estremamente compatta: solo 1,8 kg di peso per il modello standard (escludendo la batteria), realizzata in materiali resistenti ma flessibili, come alluminio aerospaziale e, per le versioni premium, anche fibra di carbonio.
Autonomia e utilizzo pratico
La batteria da 72 Wh, removibile e ricaricabile in circa un’ora e mezza, consente fino a 17 km di cammino assistito in modalità eco.
In scenari reali, come test condotti su sentieri di montagna o durante trekking in alta quota, diversi utenti hanno confermato un’effettiva riduzione dello sforzo, soprattutto in salita e con zaini pesanti.
Alcuni giornalisti e appassionati che lo hanno provato in anteprima parlano di una sensazione simile a quella che si prova pedalando con una e-bike: la spinta è percepibile, ma non invadente, e permette di “conservare energie” per tratti più lunghi.
A chi può servire davvero?
Non si tratta di un dispositivo pensato per tutti. Chi ama l’escursionismo per la sua dimensione faticosa e autentica potrebbe non sentirne la necessità. Ma per molti altri, l’Hypershell X può rappresentare un’opportunità.
Pensiamo a fotografi di montagna che trasportano attrezzatura pesante, a guide alpine che percorrono ogni giorno gli stessi tratti, oppure a persone che, per motivi fisici o legati all’età, vogliono continuare a camminare in natura con maggiore sicurezza e minor fatica.
Quanto costa?
L’Hypershell X ha un prezzo di partenza che si aggira intorno ai 900–1.200 euro, a seconda del modello scelto (esistono versioni “Go”, “Pro” e “Carbon”, quest’ultima pensata per chi cerca leggerezza estrema e massime prestazioni).
È un investimento importante, ma in linea con altri strumenti tecnologici outdoor di fascia alta, come action cam professionali, droni, GPS avanzati o e-bike da montagna.
Nuove frontiere per il trekking?
L’introduzione degli esoscheletri nel mondo outdoor apre senza dubbio un nuovo capitolo.
Come successo con le biciclette a pedalata assistita, anche in questo caso la tecnologia potrebbe ampliare la platea di chi pratica attività in natura.
Se ben integrato, un dispositivo come Hypershell X non sostituisce l’esperienza dell’escursionismo, ma può renderla più accessibile, sostenibile e modulabile.
Resta da capire se e come queste tecnologie si diffonderanno nei prossimi anni, e se entreranno a far parte perfino di eventi sportivi ufficiali: dispositivi come Hypershell X riusciranno davvero a trovare spazio tra gli appassionati o resteranno un prodotto di nicchia?
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