Abbigliamento outdoor invernale: come orientarsi tra i tessuti per il freddo

23 dicembre 2022 - 14:12

L’inverno è uno straordinario banco di prova per il trekker: un buon abbigliamento tecnico ci consentirà di godere al meglio delle nostre escursioni in montagna. Ma per scegliere bisogna conoscere. Vediamo le caratteristiche dell'outfit invernale e come orientarsi tra i vari tessuti

Il volto outdoor dell’inverno: come scegliere l’abbigliamento

Sicuramente nel nostro guardaroba, oltre alla giacca dobbiamo prevedere pantaloni tecnici e sovrapantaloni.

Epoi gli indumenti da indossare in più strati.

Intimo in materiale termico idrofobico (primo strato) che fa traspirare l’umidità, micropile che aumenta l’isolamento (secondo strato) e, infine, per il terzo e ultimo strato il pile medio.

Sono fondamentali anche le protezioni per la testa e le estremità degli arti, le parti più esposte alle rigide temperature di gennaio e febbraio.

Berretto e passamontagna, guanti leggeri in seta per una migliore presa e le muffole, calze termiche traspiranti e ghette.

Tutti questi capi di abbigliamento hanno caratteristiche che dipendono dalla loro lavorazione, dalla struttura e dalla natura delle fibre e dei tessuti utilizzati.

I tessuti dell’abbigliamento outdoor invernale

Nell’abbigliamento da escursionismo vengono impiegati materiali con caratteristiche e utilizzi diversi, e prima di fare una scelta, è utile valutare pro e contro di ogni fibra.

_ Cotone: confortevole sulla pelle, è ideale per climi temprati, ma assorbe acqua e sudore e asciuga lentamente. È usato per magliette, calze, calzoni, cappelli da sole.

_ Lana: È il primo isolante utilizzato, a contatto della pelle può dare prurito, ad esclusione di cachemire e merino che sono leggere e confortevoli anche nei capi a pelle.

È usata per maglie, maglioni, guanti e berretti.

_ Seta: Gradevole e leggera, ma trattiene l’umidità. Viene utilizzata per maglieria intima e calze.

_ Polipropilene: Questa fibra mantiene la temperatura corporea, ma soprattutto allontana il sudore dalla pelle, mantenendola asciutta. È la base della maglieria intima tecnica e di magliette.

_ Pile, Fleece e Microfleece: ha sostituito egregiamente la lana, è un tessuto sintetico leggero che trattiene il calore corporeo anche bagnato.È utilizzato per maglie, berretti, guanti e interno di giacche pesanti.

_ Microfibra: è un tessuto elastico ideale per capi aderenti, protegge da vento e umidità. Ottimo per maglieria tecnica, indumenti da pioggia, asciugamani.

_ Gore.tex: è una membrana impermeabile e traspirante, utilizzata per realizzare capi da esterno antipioggia (giacche, pantaloni, guanti, cappelli, ghette e fodere per calzature).

_ Softshell: tessuti traspiranti per capi da esterno adatti alla protezione dal vento e pioggia leggera, sconsigliati per condizioni di maltempo estremo.

 

In inverno restare caldi e asciutti è una necessità

Fino a qualche tempo fa, l’abbigliamento tecnico per l’outdoor riguardava soprattutto la “carrozzeria” esterna.

Maglie, pantaloni e giacche dalle prestazioni superlative venivano vanificate da mutande, calze e magliette di cotonaccio che si imbevevano di sudore come spugne.

Perché acquistare una giacca himalayana da millanta euro, che non portava alcun sollievo al sentirsi addosso una maglia fradicia.

Poi finalmente è arrivato il polipropilene, e con lui la sensazione di essere sempre asciutti… ma non era ancora abbastanza.

Avete mai provato, nonostante tutto il meglio che indossate, la sgradevole sensazione di sentire l’elastico dello slip, fradicio, avvolgervi dalla schiena alla pancia col gelido abbraccio dell’anaconda?

Oggi anche questo problema è debellato, anche se a costo di qualche decina di euro per avere il privilegio di indossare intimo “tecnico”… ma non si può chiedere tutto, anche che il comfort sia economico!

L’obiettivo dei capi “a pelle” più attuali è quello di mantenere il più possibile le condizioni ottimali del corpo nelle situazioni più diverse: caldo, freddo, secco, umido, etc, comportandosi e reagendo proprio come ulteriori strati di pelle sul corpo.

Mantenendo sempre asciutto il contatto con la pelle, i capi realizzati con queste tecnologie proteggono le parti più delicate, come la schiena, da colpi d’aria e di freddo che, soprattutto in montagna, rappresentano un pericolo per la salute.

In un mondo ormai dominato dalle fibre sintetiche, è piacevole scoprire che alcuni produttori, in controtendenza con il trend “sintetico”, si affidano alle qualità insuperabili della lana merinos per realizzare capi dal comfort ineguagliabile.

L’intimo in lana merinos è ideale per attività outdoor, capace di garantire la massima traspirazione, regolazione della temperatura corporea e libertà di movimento in ogni situazione.

 

Gli strati intermedi: caldi e “pelosi”

Oggi i capi intermedi sono realizzati con un tessuto, “pelosetto” e morbido, che ha mandato in pensione i maglionazzi di lana della nonna.

Parliamom del pile, punto di riferimento nei tessuti tecnici, ha rivoluzionato l’abbigliamento per gli sport in montagna.

Accanto ai Polartec‚ Classic, nelle varie grammature, extra-leggeri, traspiranti, morbidi sulla pelle, l’innovativo Power Stretch‚ elasticizzato in larghezza e lunghezza è ultra-traspirante, asciuga istantaneamente e resiste al vento e alle abrasioni.

Leader dell’ultima generazione di tessuti soft shell, Power Shield‚ protegge perfettamente dagli elementi atmosferici (acqua, vento) in tutta leggerezza e traspirabilità.

È stretch in larghezza e in lunghezza, resiste all’abrasione e a qualsiasi sfida.

Pile e Fleece sono oggi la base irrinunciabile per tutta la gamma di maglie tecniche per gli sport outdoor, in particolare per escursionismo e alpinismo.

In varie grammature, propongono una gamma ampia di maglie intermedie, chiuse, aperte, gilet… utilissimi, questi, in una escursione estiva per proteggersi da un colpo di vento improvviso.

 

I gusci tecnici: come, quando e perché

_ Hardshell e softshell: Questo termine ha sostituito l’onesto concetto di “giacca”, e sta a identificare la capacità di questi capi di proteggerci esattamente come la corazza esterna di un uovo o di una noce.

È il capo da indossare sopra tutti, che deve rispettare ed esaltare le caratteristiche degli strati interni: traspirabilità e idrorepellenza.

Gli Shell si dividono in Soft e Hard.

Nulla a che vedere con i film a luci rosse.

Più semplicemente la prima categoria offre il massimo comfort, leggerezza e comprimibilità, garantendo una buona protezione dagli agenti atmosferici in condizioni “normali” di utilizzo.

I capi hard sono indicati per condizioni estreme e dove è necessaria una barriera totale dalle condizioni climatiche: alta quota, freddo, climi particolarmente umidi, etc.

_ Windstopper: si tratta di una giacca il cui tessuto ha la capacità di impedire il passaggio dell’aria attraverso le fibre. Solitamente i capi antivento sono anche in grado di resistere a leggere pioggerelline.

_ Stretch: Garantisce massima mobilità nei movimenti, grazie all’elasticità di alcuni tessuti.

_ Termosaldatura: Le giacche realizzate in tessuti waterproof vengono lavorate con un nastro adesivo a caldo che sigilla ogni cucitura.

In tal modo il vostro capo potete anche usarlo, extrema ratio, come “tanica di emergenza” dopo averlo riempito d’acqua; non ne perderete una goccia!

 

5 capi essenziali per l’inverno

Danish Endurance – Calze in Lana Merino

Sviluppate in collaborazione con l’alpinista Rasmus Kragh, il primo danese a scalare l’Everest senza l’uso di ossigeno supplementare a maggio 2019.

Sfruttano le naturali proprietà isolanti e antibatteriche della lana merino per tenere i piedi caldi in inverno e freschi d’estate.

Le corsie di ventilazione facilitano l’evaporazione del sudore, per piedi sempre asciutti.

L’imbottitura sulla pianta del piede riduce il rischio di vesciche e sfregamenti.

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Columbia – Rugged Ridge, il Pile Sherpa

Morbida felpa in pile sherpa da uomo per un calore extra durante i freddi mesi invernali.

La vestibilità è ottimale grazie al bordo e ai polsini elasticizzati, il look curato e alla moda grazie ai pannelli a due toni.

Tasca a marsupio al centro per tenere le mani al caldo, colletto alto con protezione del mento quando si chiudono tutti i bottoni.

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Salewa – Puez Melange, Maglia a Maniche Lunghe Uomo

Un modello funzionale, progettato per garantire comfort e traspirabilità durante il trekking alpino.

Realizzata in dry Ton traspirante e ad asciugatura rapida con un accattivante effetto ottico mélange, mantiene la pelle più asciutta del cotone, garantisce maggiore comfort e protegge dal freddo, specialmente durante i momenti di riposo o all’arrivo a destinazione.

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X-Bionic – Invent Light Boxer 

Boxer tecnici adatti a qualunque tipo di attività outdoor.

La regolazione dell’umidità è ideale in tutti i climi.

Il sistema bionic sphere 3D raffredda se sudi e riscalda se hai freddo.  Canali verticali favoriscono un’efficiente termoregolazione.

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Helly Hansen – Crew Midlayer Uomo

Un ottimo fleece, impermeabile, antivento e traspirante.

Si tratta di un classico midlayer per la stagione autunnale, inevrnale e primaverile, realizzato con ottimi materiali e grande cura.

Leggera ma molto efficente come isolamento termico, ottimamente impermeabile ed antivento.
Tasche laterali scaldamani con fodera in pile.

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