Camminare in città, un modo di essere

18 marzo 2020 - 10:08

L’ultimo rapporto di Legambiente, presentato con molta attenzione anche
dall’Espresso, ci da qualche segnale d’incoraggiamento sull’aumento
dellamobilità ciclistica in città e di questo non possiamo che esserne
felici.

Questa indagine però ci spinge, in rappresentanza del
vasto popolo dei camminatori, a dire per l’ennesima volta, che lo
spostarsi con le nostre gambe, anche per qualche chilometro, non è solo
possibile ma fa anche molto, molto bene.

Se è vero che le
distanze percorse ogni giorno in città per motivi di lavoro, shopping o
attività ricreative non superano, di media per oltre il 50 % delle
persone, i 3 km, allora possiamo dire che i dati dell’OMS sul fatto che
camminare almeno per 4km al giorno in centri urbani, ancorché inquinati,
determina dei significativi vantaggi a livello psico-fisico, dovrebbero
essere da supporto per le istituzioni nel promuovere senza indugio il
camminare in città.
 
Noi di TREKKING&Outdoor, “padri
fondatori” già in anni non sospetti del progetto “Città del Trekking” –
che si propone di trasformare le città grandi e piccole del nostro
magnifico paese in luoghi da scoprire col passo lento del camminatore
nei loro tesori ambientali e culturali – rappresentiamo un popolo,
sicuramente in crescita, che però, purtroppo, almeno in questa fase
storica, non ha un peso elettorale in nessuno degli schieramenti
politici oggi disposti sulla scacchiera del sistema Italia.
 
Ho
presentato, negli ultimi anni, i dati dell’OMS o di altri autorevoli
istituti di ricerca in numerosissimi convegni o dibattiti, alla presenza
di sindaci ed assessori ma solo pochi illuminati sono stati fulminati
sulla via di Damasco. Nel mese di ottobre ogni anno si celebra, in molti
Paesi, la settimana dell’andare a piedi a scuola e anche in Italia, per
fortuna, sono nate esperienze molto positive dei cosiddetti “pedibus”;
in alcune realtà l’accompagnare i bambini a piedi a scuola è diventata
una opportunità di lavoro per cooperative o associazioni di giovani.
 
Quest’anno
anche l’UNESCO ha stabilito che il tema della campagna decennale sullo
sviluppo sostenibile, che si terrà dall’8 al 14 novembre, sarà la
mobilità. Quale migliore occasione per promuovere l’andare a piedi con
iniziative che possono essere anche festose, magari organizzando dei
seminari, non noiosi, nei quali medici motivati possano illustrare i
vari benefici del muoversi sgambettando invece di salire nelle scatole
di lamiera dell’automobile che ci imprigiona e ci rende avulsi dal
contesto urbano, dalle altre umanità in cammino e come dimostrano sempre
di più alcuni ultimi avvenimenti di cronaca, anche più aggressivi.
 
Eppure
ci sono ormai esperienze consolidate di città, anche molto grandi e
“culturalmente evolute”, dove, quando si è deciso di chiudere i propri
centri storici alle macchine, l’opposizione dei commercianti è stata
nettissima e, a volte, furiosa.
Nella “civilissima” Pisa, le botteghe del centro storico hanno addirittura organizzato una sorta di funerale del centro storico.
 
Eppure,
dove le giunte comunali sono state determinate nell’andare avanti non
facendosi bloccare da opposizioni molto pretestuose e preconcette, nel
tempo la risposta è stata sempre largamente positiva.

Sono
veramente molte queste esperienze e quindi l’invito alle amministrazioni
virtuose è quello di essere determinate, senza guardare al facile
consenso del giorno per giorno ma di costruire un altro modello di città
a misura delle persone ma soprattutto dei bambini.

Qualche
giorno fa, mentre intervenivo ad un ennesimo dibattito sulla mobilità
ciclistica in una cittadina della provincia di Roma, ho apprezzato
tantissimo il coraggio del giovane ed appena insediato sindaco, che ha
deciso di andare avanti nella pedonalizzazione del centro storico perché
pienamente convinto che la qualità della vita a lungo termine paga,
anche a livello elettorale. L’ho incoraggiato ad andare avanti, a non
mollare, ad essere da esempio.
 
Il nostro movimento Camminare per
Conoscere sarà sempre al fianco di tutte quelle amministrazioni che
daranno spazio alla mobilità pedonale quindi raccontateci le vostre
storie positive scrivendo al sito www.camminareperconoscere.it.

P.S.
Stavo chiudendo quest’articolo quando mi arriva la notizia che
purtroppo un luogo bellissimo e molto delicato del Parco Regionale dei
Simbruini verrà distrutto da una inutile strada;  hanno vinto, per
adesso, ancora i fautori di uno sviluppo distruttivo. Iniziamo un’altra
battaglia.