Piemonte, Val d’Ossola in bicicletta: 5 itinerari tra borghi e natura

13 maggio 2025 - 14:10

Tra vallate selvagge, laghi alpini e borghi storici, la Val d'Ossola in primavera è un paradiso per i biker: scopriamo il volto più autentico delle Alpi piemontesi in sella a una bici, tra natura e tradizioni

Val d’Ossola, primavera in bicicletta: 5 itinerari da non perdere

La primavera risveglia la Val d’Ossola in modo spettacolare ed è un piccolo paradiso pergli appassionati di bicicletta e mountain bike.

La varietà dei paesaggi regala percorsi cicloturistici adatti a ogni appassionato, dai ciclisti alle prime armi fino a quelli più esperti e navigati.

Ph.: Gettyimages/clodio

Esplorare la Val d’Ossola in sella alla propria bici significa vivere la natura, la cultura e la storia di un angolo di Piemonte che non manca di fascino.

Ecco cinque tra i percorsi più interessanti da fare in primavera, perfetti per godersi un’esperienza all’aria aperta in uno dei territori più autentici e suggestivi di tutte le Alpi.

1 – Ciclovia del Toce, l’itinerario “In bici tra i fiumi”

Uno degli itinerari più affascinanti e accessibili della valle è quello chiamato “In bici tra i fiumi”, che percorre interamente la piana ariosa tra Domodossola, Crevoladossola, Montecrestese, Masera e Trontano.

Il nome del percorso è collegato ai cinque fiumi toccati lungo l’itinerario: Toce, Bogna, Diveria, Isorno e Melezzo.

Il tracciato, che parte e termina a Domodossola, si sviluppa su un anello pianeggiante di circa 18 Km, l’ideale per famiglie, cicloturisti occasionali, oppure per chi desidera una giornata di totale immersione nella natura.

Ph.: Gettyimages/Adrian Wojcik

Lungo il percorso si incontrano aree agricole, boschi di pioppi e querce, antichi mulini e passerelle in legno che attraversano tratti fluviali particolarmente scenografici.

I paesaggi cambiano al ritmo delle pedalate, tra rive ombreggiate e spazi aperti dominati dalle cime innevate.

Oltre all’aspetto naturalistico, l’itinerario tocca borghi ricchi di fascino come Masera e Montecrestese, offrendo anche degli spunti per alcune soste culturali e gastronomiche.

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2 – Il percorso “In bici tra i borghi” della Ciclovia del Toce

Questo itinerario di circa 26 Km collega Domodossola a Vogogna, e segue un tracciato variegato che attraversa borghi storici e paesaggi fluviali.

Il percorso alterna tratti ciclabili protetti, strade sterrate e secondarie asfaltate, rendendolo accessibile anche se mai monotono.

È il tragitto ideale per chi desidera unire sport, cultura e panorami unici.

Ph.: Gettyimages/peste65

Lungo la ciclovia si incontrano villaggi caratterizzati da architetture tradizionali, come Piedimulera e Pieve Vergonte, e si costeggia il fiume Toce in diversi punti, con la possibilità di fare un picnic oppure delle semplici pause rigeneranti.

L’arrivo a Vogogna, uno dei borghi medievali più belli di tutto il Piemonte, è già di per sé una ricompensa per la fatica impiegata: il castello visconteo e le sue strade acciottolate regalano un vero e proprio tuffo nella storia del borgo.

È possibile rientrare seguendo lo stesso tracciato dell’andata, oppure in treno grazie alle stazioni ferroviarie presenti lungo il percorso.

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3 – La traversata in MTB da Devero a Vannino

La traversata in MTB da Devero a Vannino è una delle esperienze più avvincenti della Val d’Ossola, con i suoi 64 Km complessivi che offrono una vera e propria sfida per i ciclisti più esperti.

Il percorso, consigliato per il periodo estivo ma percorribile anche in primavera, si snoda tra le vette alpine, parte dall’Alpe Devero, e sale fino a 2200 metri d’altitudine.

Uno degli aspetti più affascinanti di questo itinerario è il passaggio lungo il Bacino di Codelago, un’area pittoresca dove l’acqua cristallina del lago riflette le cime circostanti creando uno scenario indimenticabile.

Mano a mano che si scende verso il Lago di Vannino si attraversano boschi di larici, praterie e pascoli alpini pedalando lungo una varietà di sentieri che certamente mettono alla prova le proprie capacità tecniche.

Ph.: Gettyimages/Massimo De Candido

I rifugi lungo la traversata non mancano e, grazie agli ottimi piatti tipici che offrono, sono l’occasione di sosta ideale per ricaricarsi prima di affrontare l’ultima parte della ciclovia.

Nel complesso si tratta di un’avventura unica, un’esperienza di totale immersione nella natura incontaminata delle Alpi della Val d’Ossola.

Un unico consiglio: si raccomanda di avere con sé una pila per l’attraversamento della seconda galleria della strada che raggiunge l’Alpe Devero.

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4 – In bicicletta alla scoperta dei Laghetti di Moino e del Lago Panelatte

Per gli appassionati di mountain bike alla ricerca di percorsi meno battuti e ricchi di fascino, la traversata dei Laghetti di Moino e del Lago Panelatte è l’ideale dato che offre un’esperienza indimenticabile nel cuore della Valle Vigezzo.

Questo itinerario ad anello di 28 Km che comporta un dislivello complessivo di 1377 metri, parte da Craveggia e si snoda attraverso paesaggi alpini spettacolari caratterizzati da boschi secolari, alpeggi storici e specchi d’acqua incantevoli.

Da Craveggia il percorso conduce dapprima alla Colma e, successivamente, alla Piana di Vigezzo. Da lì si prosegue verso la Bocchetta di Moino.

A quel punto si aprono le viste sui suggestivi Laghetti di Moino, incastonati tra le montagne e circondati da una natura incontaminata.

Ph.: Gettyimages/fotografo

Procedendo, si raggiunge la Bocchetta di Ruggia e, attraverso un sentiero panoramico, si arriva al Lago Panelatte, un altro gioiello alpino che sa offrire scorci sorprendenti.

La discesa verso l’Alpe I Motti e Arvogno è piuttosto tecnica e impegnativa, con tratti poco ciclabili che possono mettere a dura prova anche i bikers più esperti.

Ad ogni modo, la bellezza del paesaggio e la soddisfazione di affrontare un percorso così vario e stimolante ripagano ampiamente gli sforzi.

Il percorso è affrontabile dalla tarda primavera fino a settembre, generalmente dalla fine di maggio, quando  la neve si ritira dai tratti in quota e il fondo diviene più sicuro e stabile.

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5 – In bici tra i boschi da Vogogna a Ornavasso

Per chi desidera un’esperienza cicloturistica immersa nel verde, allora l’itinerario “In bici tra i boschi” della Ciclovia del Toce è la scelta migliore.

Si tratta di un itinerario di 19,2 Km che collega Vogogna a Ornavasso e attraversa paesaggi fluviali, campi coltivati e boschi planiziali.

Con un dislivello minimo di 20 metri, questo percorso è adatto a ciclisti di ogni livello e fruibile durante tutto l’anno.

L’itinerario comincia dal centro storico di Vogogna, costeggiando il Palazzo Pretorio e proseguendo lungo strade secondarie e sterrate.

Ph.: Gettyimages/AleMasche72

Lungo il tragitto si passa anche per l’Oasi Naturalistica WWF Bosco Tenso, un’area protetta che conserva l’ultimo bosco planiziale della Valle del Toce, ricca di biodiversità e di bacheche didattiche dedicate.

Proseguendo, si raggiunge anche Cuzzago e si attraversa il ponte di Migiandone, luogo in cui si possono osservare i resti della celebre Linea Cadorna.

La traversata termina al Lago delle Rose, nei pressi di Ornavasso, offrendo un’esperienza cicloturistica che unisce natura, storia e affascinanti paesaggi rurali.

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