
Corsica: il GR20, uno dei cammini più selvaggi d’Europa
Il GR20 è uno dei trekking più celebri e impegnativi di tutta Europa: si tratta di 180 Km attraverso le montagne della Corsica, un cammino che si sviluppa tra natura incontaminata e panorami selvaggi. Vediamo tutto ciò che c'è da sapere per affrontarlo al meglio!
Il GR20: un cammino leggendario tra le montagne della Corsica
Il GR20 rappresenta, senza dubbio, uno dei trekking a lunga percorrenza più difficili e spettacolari d’Europacapace di attirare, ogni anno, turisti da ogni parte del globo.
Questo cammino conta circa 180/200 Km (a seconda delle varianti scelte), un dislivello totale che supera i 12.000 metri, e segue la spina dorsale montuosa della Corsica offrendo un’esperienza immersiva nella natura selvaggia e incontaminata dell’isola.
Si snoda da Calenzana, nel nord-ovest, fino a Conca, sulla costa sud-orientale, attraversando una grande varietà di ecosistemi: dalla macchia mediterranea fino ai crinali frastagliati, passando per vallate profondissime, laghi alpini e boschi di pini larici.

Ph.: Gettyimages/Valerio Mei
Il GR20 non è soltanto un trekking: è una vera e propria sfida tecnica e fisica che mette alla prova la propria resistenza, la propria agilità e l’adattamento in condizioni spesso mutevoli.
La varietà dei paesaggi, la ricchezza naturale e l’autenticità delle tradizioni locali rendono questo percorso un’esperienza indimenticabile per chiunque sia un vero appassionato di montagna e di viaggio lento.
Storia e origini del cammino
Il progetto GR20 (“Grande Randonnée n.20”) nasce nel corso degli anni Sessanta grazie all’ingegno e alla passione di Michel Fabrikant, un alpinista appassionato dell’isola che ebbe l’idea di creare un sentiero capace di valorizzare la natura selvaggia della Corsica.
La sua ambizione era quella di mettere in luce l’ambiente montano isolano offrendo una sfida escursionistica d’alta quota dalla portata europea che attraversasse l’intera catena montuosa corsa.
Nel 1972, grazie all’impegno del Club Alpino Francese (CAF) e alla collaborazione delle autorità locali, il cammino venne ufficialmente tracciato e inaugurato.
Ph.: Gettyimages/Christophe WILLIART
La realizzazione fu complessa per via della natura accidentata del territorio e per la necessità di tracciare un percorso al contempo sicuro e avventuroso.
Dagli anni Novanta in poi, il GR20 ha acquisito una vera e propria fama internazionale diventando uno dei trekking più prestigiosi al mondo, nonché uno dei più difficili e tecnici in assoluto.
L’itinerario e le tappe principali
Il GR20 è suddiviso in 16 tappe ufficiali che coprono complessivamente 180 Km e comportano un dislivello totale di circa 12000 metri.
Le distanze giornaliere variano dai 10 ai 15 Km, tuttavia il terreno sconnesso e i dislivelli significativi richiedono tempi di percorrenza piuttosto lunghi e molta attenzione.
Ph.: Gettyimages/Christophe WILLIART
Le tappe, di norma, sono queste:
- Calenzana – Ortu di u Piobbu (12 Km, +1200 m): questa prima tappa prevede una salita decisa attraverso boschi di larici e macchia mediterranea fino al rifugio Ortu di u Piobbu, il punto di partenza ufficiale.
- Ortu di u Piobbu – Carrozzu (11 Km, +900 m/-200m): si tratta di un tratto tecnico con passaggi su roccia e viste panoramiche sulla costa nord.
- Carrozzu – Haut Asco (13 Km, +700 m/-700 m): attraversamento di paesaggi alpini e valichi montani.
- Haut Asco – Vallone (12 Km, +500 m/- 700 m): la quarta tappa prevede un sentiero impegnativo su terreno misto con tratti abbastanza esposti.
- Vallone – Ciottulu di Mori (13 Km, +700 m/-600 m): in questo tratto si attraversano valli glaciali e paesaggi selvaggi.
- Ciottulu di Mori – Manganu (15 Km, +1100 m/ -800 m): tappa lunga e faticosa con dislivelli importanti.
- Manganu – Petra Piana (12 Km, +400 m/-600 m): in questa tappa il terreno si fa più dolce e i panorami si aprono in modo spettacolare.
- Petra Piana – Onda (14 Km, +700/-700 m): passaggi tra rocce granitiche e vegetazione alpina.
- Onda – Vizzavona (12 Km, -1000 m): si discende verso la località di Vizzavona, un punto strategico per procurarsi rifornimenti.
- Vizzavona – Capanelle (14 Km, +700 m/-300 m): salita verso la dorsale montuosa centrale.
- Capanelle – Col de Verde (15 Km, +500 m/-600 m): qui il percorso è ricco di panorami aperti e variazioni di quota.
- Col de Verde – Usciolu (12 Km, +200 m/-600 m): tappa in discesa verso sud-est.
- Usciolu – Crocce (12 Km, +600 m/-600 m): attraversamento di terreni ripidi e selvaggi.
- Crocce – Asinau (9 Km, +800 m/-400 m): tratto breve ma impegnativo vicino alle spettacolari Aigulles de Bavella.
- Asinau – Bavella (7 Km, +200 m/-500 m): in questa penultima tappa si cammina tra le celebri guglie rocciose di Bavella.
- Bavella – Conca (10 Km, -1200 m): l’ultima tappa prevede una discesa finale verso il mare, la conclusione dell’itinerario.
_ Tutti gli approfondimenti delle varie tappe del percorso qui, sul sito ufficiale del GR20
I luoghi di interesse lungo il GR20
Lungo il GR20 si attraversano alcuni tra i paesaggi più affascinanti e iconici di tutta la Corsica, come:
- Il Monte Cinto: è la vetta più alta dell’isola (2706 metri) e rappresenta una deviazione impegnativa e straordinaria per chi desidera sfidare ulteriormente sé stesso.
- I laghi di Melo e Capitellu: si tratta di due specchi d’acqua di origine glaciale dalle acque turchesi incastonati tra rocce granitiche. Sono i veri gioielli naturali del percorso.
- La foresta di Vizzavona: è un’oasi verde ricca di alberi secolari che, grazie al suo clima mite, è l’ideale per una pausa rigenerante.
Ph.: Gettyimages/Krisztian Juhasz
- Les Aguilles de Bavella: sono delle guglie rocciose impressionanti famose per la loro forma e per l’ambiente spettacolare che le circonda.
- La valle della Restonica: è celebre per le sue cascate e per le sue piscine naturali, l’ambiente migliore per rinfrescarsi durante una sosta.
_ Trovate altri punti salienti qui, in questa sezione della pagina del GR20
Come arrivare e come muoversi
Il punto di partenza del GR20 a nord si trova a Calenzana, raggiungibile con facilità dall’aeroporto di Bastia-Porretta tramite navette o taxi.
Il punto di arrivo a sud, Conca, si trova vicino a Porto Vecchio, anch’esso servito da un aeroporto (Figari) e da vari collegamenti stradali.
Durante il trekking i mezzi pubblici non sono disponibili, quindi per chi non dovesse riuscire a completare il percorso in autonomia è consigliato organizzare un transfer privato per il rientro al punto di partenza o per raggiungere gli aeroporti.
È possibile percorrere il sentiero in entrambe le direzioni: la maggior parte degli escursionisti francesi parte da Calenzana, semplicemente perché è così che è stata scritta la mappa originale.
Un fattore importante per determinare il senso del proprio trekking è la scelta dei voli e degli aeroporti più convenienti.
In ogni caso, è bene sapere che il tratto più alto ed esposto del sentiero si trova a Nord. Se si percorre il sentiero all’inizio della stagione, ovvero da fine maggio a inizio giugno, è meglio iniziare da Sud.
- Difficoltà a Sud: a Sud il tratto più esposto del sentiero è tra Bocca l’Agnone e il rifugio Usciolu. La cresta è alta, esposta e lunga. Si sfiorano i 2000 metri, è ondulata e un po’ tecnica.
- Difficoltà a Nord: piuttosto che lunghe camminate in cresta, la difficoltà a Nord sta nelle creste/brecce elevate e nelle discese rocciose ripide. Da quando il Cirque de la Solitude è stato chiuso in modo apparentemente permanente, il punto più alto del sentiero si trova sulla cresta del Monte Cinto a 2600 metri, tra le strutture ricettive di Haut Asco e Tighiettu. Se si desidera percorrere l’intero percorso, è necessario tenere conto della data di partenza per evitare di attraversare la cresta in caso di neve.
_ Trovate tutte le informazioni utili sui mezzi di trasporto qui, in questa sezione del sito ufficiale del GR20
Quando andare: il periodo migliore
La finestra ideale per affrontare il GR20 va da metà giugno a metà settembre. In questo arco temporale i rifugi sono aperti, le condizioni meteo sono più stabili e il rischio di neve in quota è minimo.
Luglio e agosto sono i mesi più affollati, quindi è fondamentale prenotare in anticipo gli alloggi e i rifugi.
Per chi preferisce maggiore tranquillità, la fine di giugno o l’inizio di settembre possono rappresentare un buon compromesso: l’affollamento è minimo e il clima ancora favorevole.
In ogni caso, è bene tenere a mente che in Corsica ci sono molti microclimi: indipendentemente dal periodo scelto per percorrere il GR20, bisogna essere pronti ad affrontare condizioni meteorologiche molto variabili.
Non è raro imbattersi in temperature molto diverse nella stessa giornata (temporali, freddo, nebbia, caldo e sole).
Qualunque sia la stagione, meglio portare con sé l’attrezzatura e l’abbigliamento necessari. Il tempo può cambiare rapidamente e le notti possono essere fredde.
Alloggi e servizi
Il GR20 dispone di una rete di rifugi gestiti dal Parco Naturale Regionale della Corsica. Oltre ai rifugi, lungo il percorso sono presenti anche delle strutture private.
I rifugi sono gestiti da vari guardiani, aprono la stagione da fine maggio e rimangono aperti fino a inizio ottobre.
Al di fuori di questo periodo, i rifugi sono aperti ma non custoditi e non c’è disponibilità di cibo. Ovviamente, ci sono periodi invernali in cui c’è neve, e questo richiede competenze, esperienza e attrezzature specifiche per affrontare il trekking in queste condizioni.
I rifugi sono dotati di una cucina interna e di una zona pranzo con gas e utensili, ma sono presenti anche cucine da campeggio all’aperto.
Ph.: Gettyimages/Maleo Photography
È possibile acquistare un posto per dormire all’interno del rifugio, noleggiare una delle loro tende/materassi per la notte, oppure pagare una piazzola se si porta la propria tenda.
È bene sapere, però, che è severamente vietato il campeggio libero sul GR2, pertanto bisogna registrarsi in un rifugio o in un alloggio privato.
Inoltre, si sottolinea che conviene sempre portare con sé scorte adeguate, specialmente nelle tappe più isolate.
Il paese di Vizzavona, a metà percorso, è il principale punto di approvvigionamento e offre molti servizi: negozi, bar e ristoranti.
_ Trovate tutte le informazioni sui rifugi e le prenotazioni qui, in questa sezione del sito del GR20
Segnaletica e orientamento
Il sentiero è contrassegnato con i tradizionali segnavia bianco-rossi dei sentieri francesi, visibili soprattutto nei punti più critici.
Tuttavia, data la natura tecnica e selvaggia del percorso, è indispensabile munirsi di mappe dettagliate (cartacee o digitali), di una bussola e, se possibile, di un Gps.
Ph.: Gettyimages/salajean
L’esperienza in montagna e l’abilità nell’orientamento sono requisiti fondamentali, specialmente in caso di nebbia o maltempo.
In caso di condizioni meteo avverse il percorso potrebbe risultare molto pericoloso.
Il GR20 con tour organizzati: una soluzione per tutti
Per chi volesse vivere il GR20 senza l’onere dell’organizzazione logistica, allora conviene sapere che esistono numerose agenzie specializzate che offrono pacchetti di trekking guidato.
Questi tour includono il trasporto bagagli da un rifugio all’altro, prenotazioni garantite nei vari alloggi, assistenza di guide esperte e, spesso, servizi aggiuntivi come i trasferimenti aeroportuali.
Questa formula è l’ideale per chi affronta il percorso per la prima volta, oppure per chi preferisce concentrarsi solo sull’esperienza escursionistica riducendo le difficoltà legate alla pianificazione.
I tour organizzati consentono anche di viaggiare in gruppo offrendo un supporto ulteriore in termini di sicurezza e condivisione dell’avventura.
_ Tutte le informazioni utili qui, sulla pagina ufficiale di corsica-aventure.com
Informazioni utili
_ La sezione del sito ufficiale del GR20 dedicata a tutte le domande utili circa l’attrezzatura, i costi, le mappe e molto altro
_ Scopri altri cammini storici in Italia e in Europa
Seguici sui nostri canali social!
Instagram – Facebook – Telegram