Alto Adige, Merano con le ciaspole: 3 itinerari spettacolari

17 dicembre 2025 - 12:00

Arriva la neve ed è tempo di ciaspole. Merano è una base ideale di molti itinerari per camminare sulla neve, tra panorami unici, malghe e montagne bellissime

Ciaspole a Merano: tre itinerari spettacolari per l’inverno

Merano in inverno è una delle basi più comode dell’Alto Adige per chi vuole ama le ciaspole.

Levalli laterali e gli altipiani che circondano la città offrono percorsi tracciati, segnaletica chiara e un buon livello di servizi.

Ecco tre itinerari che non richiedono passaggi tecnici e si sviluppano lungo itinerari che vengono regolarmente battuti o monitorati.

Ogni percorso include un link ufficiale per verificare condizioni, apertura rifugi e meteo prima della partenza, così da pianificare l’uscita con prudenza.

1 – Merano 2000: da Falzeben alla Malga Kirchsteiger

Merano 2000 è uno degli altipiani più frequentati in inverno, grazie agli impianti di risalita e alla facilità di accesso.

L’itinerario alla Malga Kirchsteiger è tra i più semplici e adatto a tutti, purché si controllino le condizioni della neve e del meteo prima dell’escursione.

Il punto di partenza è il parcheggio di Falzeben (circa 1.600 m), raggiungibile in auto dalla zona di Avelengo.

Ph.: Gettyimages/Daniel_Malinowski

Da qui si segue la traccia in direzione Piffing, ben visibile e solitamente battuta, che si sviluppa tra radure e tratti di bosco.

Dopo una prima salita regolare, si incrocia la stazione a monte della cabinovia e si prosegue verso la Malga Kirchsteiger, che appare dopo circa un’ora e mezza di cammino.

Il dislivello complessivo è intorno ai 350 metri, la distanza sui 6 chilometri complessivi.

La camminata non presenta pendenze significative, ma può risultare impegnativa in caso di neve fresca o vento forte.

Il panorama sull’altopiano e verso l’Ifinger è molto ampio e la traccia è ben segnalata, un elemento che riduce
l’incertezza anche per chi si avvicina alle escursioni invernali.

La malga è di solito aperta durante la stagione e consente una sosta in un ambiente protetto prima del ritorno
sullo stesso percorso.

In alternativa, si può proseguire verso Piffing o, in presenza di neve battuta e condizioni favorevoli, verso la Malga Waidmann, ma è opportuno verificare sempre i bollettini valanghe e le aperture dei rifugi.

_Il sito ufficiale Merano 2000 con percorsi invernali e aggiornamenti
_Il sito ufficiale della Malga Kirchsteiger

2 – Val d’Ultimo: percorso delle malghe di Pracupola

La Val d’Ultimo è uno dei luoghi più tranquilli e autentici nei dintorni di Merano, con itinerari che si addentrano in boschi fitti e ampie radure.

Il giro ad anello che parte da Pracupola è un classico invernale, consigliato per la buona esposizione e per il fatto che le tracce tendono a restare leggibili anche dopo nevicate moderate.

Si parte nei pressi della stazione a valle della cabinovia Schwemmalm e si segue l’indicazione per la malga
Innergrub.

Ph.: Gettyimages/iEriStock

Il sentiero sale a zig-zag nel bosco, senza strappi e con un dislivello totale intorno ai 400 metri.

La malga si raggiunge in circa un’ora, in un punto panoramico che domina la valle.

Da qui si può proseguire verso la malga Außere Grubalm, mantenendo sempre la traccia principale e facendo attenzione ai segnavia.

L’ambiente è silenzioso e il percorso tocca aree aperte dove il vento può modificare il manto nevoso, motivo
per cui è importante informarsi prima sulla stabilità della neve.

Il rientro ad anello riporta a Pracupola mantenendo la sinistra orografica della valle.

Nel complesso il percorso misura circa 7 chilometri, con tratti molto semplici intervallati da salite più sostenute.

È ideale per chi cerca un contesto meno frequentato rispetto a Merano 2000, ma comunque sicuro e con punti di
riferimento chiari.

La presenza delle baite è un vantaggio, anche se non tutte sono aperte d’inverno.

Conviene quindi programmare l’uscita con la consapevolezza che la sosta potrebbe essere all’aperto.

L’esposizione e la quota contenuta rendono il percorso fruibile per buona parte della stagione, purché ci si affidi alle informazioni aggiornate sulla neve.

_Tutte quello che c’è da sapere per organizzare l’escursione in Val d’Ultimo

3 – Monte San Vigilio: da Rio Lagundo alla Stazione a Monte

Il Monte San Vigilio si raggiunge con la funivia da Lana e offre un ambiente molto suggestivo: boschi di larici, ampie radure e una rete di sentieri tranquilli.

L’itinerario con le ciaspole che dalla stazione a valle di Rio Lagundo sale verso il centro dell’altipiano è un percorso con buon dislivello, consigliato a chi ha già un minimo di esperienza.

Arrivati con la funivia al punto di partenza, si seguono le indicazioni per il sentiero che risale verso la chiesetta di San Vigilio.

Ph.: Gettyimages/Flavio Vallenari

La salita è inizialmente dolce, poi si fa più decisa, con pendenza regolare e senza passaggi esposti.

Il bosco offre riparo dal vento e la traccia è generalmente battuta, ma è sempre opportuno verificare le condizioni del percorso, specialmente dopo nevicate copiose.

Il dislivello supera i 400 metri e la lunghezza si aggira sui 7 chilometri andata e ritorno.

La chiesetta di San Vigilio, che domina la valle dell’Adige, rappresenta un punto di arrivo molto identificabile e permette una pausa in un’area ampia e sicura.

In giornate limpide è possibile vedere l’area di Merano e le cime verso il Gruppo di Tessa, ma la principale
qualità del percorso resta la tranquillità del bosco e la buona leggibilità della traccia.

Il rientro avviene sullo stesso percorso, oppure si può proseguire verso il Gasthof Jocher, aperto in alcune fasi della stagione invernale, sempre dopo aver controllato gli aggiornamenti.

_Tutto quello che c’è da sapere su orari Funivia Monte San Vigilio e informazioni sui percorsi
_Il sito ufficiale del Gasthof Jocher

Informazioni utili

Per tutte le escursioni invernali è essenziale controllare il Bollettino valanghe dell’Alto Adige e valutare la fattibilità dell’uscita in base al proprio livello.

Le ciaspole sono utili ma non sostituiscono l’equipaggiamento di sicurezza nei percorsi vicini a pendii ripidi.

È prudente portare con sé almeno cartina offline, abbigliamento caldo, power bank, acqua e una piccola farmacia.

Le tre proposte presentate si svolgono su itinerari generalmente sicuri e frequentati, ma la montagna invernale
richiede sempre attenzione.

I link forniti consentono di verificare aperture degli impianti, condizioni della neve e aggiornamenti eventuali sui sentieri.

Pianificare prima, scegliere giornate stabili e rientrare con anticipo permette di vivere l’esperienza in modo sereno.

 

_ Scopri gli altri itinerari e percorsi in Trentino Alto Adige

 

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