Piemonte, autunno tra natura e spiritualità: il Sacro Monte di Varallo

9 ottobre 2025 - 10:20

In autunno la Valsesia si accende di colori bellissimi e il Sacro Monte di Varallo, il più antico d’Italia, regala un’atmosfera unica: arte, natura e spiritualità si intrecciano in un’esperienza da vivere tra storia e panorami

Sacro Monte di Varallo: trekking d’autunno in Valsesia

In autunno la Valsesia si trasforma in un mosaico di colori caldi e il Sacro Monte di Varallo diventa il puntodi partenza ideale per scoprire la valle.

Il complesso, dichiarato Riserva Naturale Speciale nel 1980 e Patrimonio UNESCO, si trova a 608 metri su un’altura che domina Varallo.

Nato nel 1491 per volontà del francescano Bernardino Caimi, che volle ricreare in Italia i luoghi della Terra Santa, il Sacro Monte è il più antico fra quelli italiani e rappresenta una “Nuova Gerusalemme”: 44 cappelle con oltre 800 statue e 4000 affreschi che raccontano la vita e la Passione di Cristo.

La visita del complesso, che richiede circa due ore, unisce arte e spiritualità: statue a grandezza naturale e cicli pittorici secenteschi restituiscono episodi evangelici con straordinaria forza espressiva.

La salita a piedi dal centro di Varallo dura circa venti minuti, ma si può arrivare anche in auto o, d’estate, con la funivia.

Il Monte non è soltanto un luogo di fede: è la porta d’ingresso a uno dei trekking più interessanti del Piemonte, che attraversa borghi, santuari e boschi della Valsesia e della Valsessera.

L’itinerario: trekking dal Sacro Monte al Lago di Sant’Agostino e a Quarona

L’escursione inizia proprio dal Sacro Monte e scende verso sud, attraversando la città fino al santuario della Madonna di Loreto e alla frazione di Cilimo.

Dopo Roccapietra si devia verso il lago di Sant’Agostino, specchio d’acqua raccolto e suggestivo, che in autunno riflette i colori di faggi e castagni.

Ph.: Gettyimages/e55evu

Il percorso prosegue in direzione Quarona, con la possibilità di salire in venti minuti alla chiesa di San Giovanni in Monte, piccolo gioiello romanico affacciato sulla valle.

Tornati sul sentiero principale si entra a Quarona e si continua fino a Vanzone, dove il ponte sul Sesia regala uno dei panorami più belli della valle.

Dopo aver costeggiato Isolella e Agnona, ci si dirige verso il Bocchetto e si scende a Guardabosone, borgo medievale che conserva vicoli stretti e case in pietra.

Qui il cammino si apre alla Valsessera, regione collinare ricca di chiese e cappelle che punteggiano i boschi.

I santuari della Valsessera: Postua, Brugarola e Moglietti

Da Guardabosone si parte dalla chiesa di San Cristoforo e si raggiunge Postua, passando per la cappella di San Rocco.

Nel paese spicca il Santuario della Madonna Addolorata, legato alla presenza di San Carlo Borromeo, e poco oltre la frazione Fucine introduce un tratto più impegnativo: il sentiero sale fra i boschi fino ai resti della Cappella del Ferro.

La discesa porta alla provinciale per Noveis, quindi a Venarolo e al Santuario della Brugarola, che conserva una tradizione devozionale secolare. Si torna verso Pioglio e Persica e, dopo il valico, si raggiunge il Rifugio Moglietti, punto di riferimento per escursionisti e pellegrini.

Da qui un sentiero pianeggiante conduce al Santuario della Madonna delle Grazie dei Moglietti, immerso in una radura silenziosa e circondato da boschi.

La discesa finale, ripida e panoramica, porta infine a Coggiola, dove termina il percorso: un itinerario che unisce natura, borghi e spiritualità in un cammino lungo ma accessibile a chi ha buona resistenza.

Informazioni utili

Il Sacro Monte di Varallo si visita tutto l’anno, ma l’autunno è il periodo più suggestivo per i colori del paesaggio e la tranquillità dei sentieri.

Si può salire a piedi dal centro diVarallo, circa 20 minuti, arrivare in auto fino al parcheggio oppure usare la funivia.

La visita al complesso dura circa 2-3 ore e richiede scarpe comode; l’intero trekking fino a Coggiola richiede invece 6-7 ore di cammino, con dislivelli moderati e difficoltà media, adatto a chi è abituato a percorsi di lunga durata.

Ph.: Gettyimages/e55evu

Lungo il percorso sono presenti borghi in cui fermarsi per brevi soste o varianti, con la possibilità di spezzare il cammino.

La Valsesia offre rifugi, agriturismi e trattorie dove degustare piatti tipici come la polenta concia e i formaggi locali.

Portare acqua, abbigliamento da trekking e prevedere un rientro con mezzi pubblici o navetta da Coggiola permette di organizzare al meglio la giornata.

 

_La pagina ufficiale della Riserva Speciale del Sacro Monte di Varallo è ricca di informazioni utili

_Funivia: in questa pagina tutte le informazioni su orari e prezzi

 

 

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