Piemonte, Valle Maira: fine estate con vista sui sentieri occitani

10 settembre 2025 - 11:00

Un viaggio di fine estate in Valle Maira tra natura, storia e cultura: alla scoperta della terra occitana, dei suoi borghi antichi e delle montagne che custodiscono tradizioni senza tempo.

Trekking di fine estate in Valle Maira, alla scoperta dei Sentieri Occitani

I “Percorsi Occitani” non sono solo una rete di trekking, ma un vero e proprio viaggiodentro l’anima della Valle Maira, in provincia di Cuneo.

Questo itinerario ad anello, inaugurato negli anni Novanta, si sviluppa per circa 177 chilometri, attraversando l’intera valle da Villar San Costanzo ad Acceglio, tra borgate in pietra, boschi e chiese affrescate.

Suddiviso in 15 tappe, è percorribile a piedi, in mountain bike, a cavallo o in inverno con le racchette da neve, e ben segnalato dal caratteristico segnavia giallo.

Camminare lungo i sentieri significa entrare in contatto con un paesaggio alpino incontaminato, fatto di antiche mulattiere, tetti in losa, crinali aperti e silenzi che parlano di secoli di storia.

La valle, al confine tra Italia e Francia, rappresenta il limite orientale dell’antica Occitania, una regione che univa Alpi e Pirenei, Francia meridionale e Piemonte.

Non è un semplice percorso escursionistico, ma un itinerario che fonde natura e memoria, riportando alla luce tracce di un passato fatto di trovatori, Catari e comunità montane che hanno preservato lingua, tradizioni e una cultura musicale ancora viva.

Lungo la via si incontrano cappelle romaniche e gotiche, affreschi medievali e borgate che raccontano la resilienza di un popolo abituato a convivere con l’asprezza della montagna.

Borghi, ospitalità e panorami d’alta quota

Le tappe dei Percorsi Occitani toccano luoghi di grande suggestione: Camoglieres, San Martino Inferiore, Elva con i suoi celebri affreschi di Hans Clemer, Ussolo, Chiappera, Chialvetta e l’altopiano della Gardetta, riconosciuto come sito di interesse geologico per i suoi fossili e le sue forme spettacolari.

Ogni tappa si conclude in un posto tappa o in una struttura ricettiva, circa 25 lungo tutto l’anello, che offrono un’accoglienza semplice e calorosa.

Ph.: Gettyimages/Alessandro Giamello

Si cena con piatti tradizionali, si dorme in camere spartane ma curate, e ci si ritrova spesso a condividere il tavolo con altri viandanti, creando quel clima di convivialità che rende indimenticabile l’esperienza.

Per chi preferisce camminare leggero, esiste anche lo Sherpabus, un servizio che trasporta i bagagli da una tappa all’altra.

La natura accompagna il cammino con scenari mutevoli: foreste di castagni e faggi, alpeggi verdi punteggiati di mandrie, praterie d’alta quota dove corrono marmotte e si avvistano stambecchi o rapaci in volo.

Nei pressi di Villar San Costanzo si può ammirare la riserva dei “Ciciu”, formazioni rocciose a fungo create dall’erosione, mentre all’estremità alta della valle le montagne si aprono su orizzonti vasti, verso il confine francese.

Le stagioni ideali per affrontare il trekking vanno da maggio a ottobre, quando la neve lascia spazio a prati fioriti e giornate limpide. È consigliabile tuttavia verificare sempre le condizioni dei sentieri e affrontare il percorso con equipaggiamento tecnico: scarponi, giacche a vento, bastoncini e scorte d’acqua.

L’itinerario, pur non essendo estremo, richiede attenzione e preparazione per godere appieno della sua bellezza.

Cultura occitana e rinascita della valle

La vera forza dei Percorsi Occitani sta nel loro valore culturale.

La Valle Maira è parte integrante dell’antica Occitania, e ancora oggi conserva lingua, musica, danze popolari e leggende che la collegano a un mondo lontano ma vivo.

Il recupero delle mulattiere che collegavano le borgate isolate ha permesso di valorizzare un patrimonio storico e di favorire una forma di turismo lenta ed ecocompatibile.

Ph.: Gettyimages/Alessandro Giamello

Camminare qui significa partecipare a una rinascita: molte borgate, un tempo abbandonate, sono state restaurate, spesso da discendenti degli emigrati, e i posti tappa hanno riacceso un’economia locale che stava scomparendo.

Non ci sono grandi impianti sciistici o costruzioni invasive, ma un modello di sviluppo rispettoso dell’ambiente, che punta a mantenere la valle autentica e viva.

Questo approccio ha attirato escursionisti da tutta Europa, affascinati dalla possibilità di vivere una montagna “vera”, lontana dal turismo di massa, dove il silenzio e l’ospitalità vanno di pari passo.

I Percorsi Occitani sono oggi un simbolo di rinascita sostenibile, unendo natura e cultura in un viaggio lento e consapevole. Camminare qui non significa solo attraversare paesaggi alpini di rara bellezza, ma anche contribuire a custodire e tramandare la memoria di una civiltà che continua a vivere tra le pieghe delle montagne piemontesi.

 

Informazioni utili

Il sito ufficiale dei Percorsi Occitani, con la descrizione di tutti gli itinerari

 

 

 

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