Lupi in Alto Adige, via libera del Tar all’abbattimento
Il Tribunale amministrativo di Bolzano respinge il ricorso della LAV: confermata l’autorizzazione provinciale all’abbattimento di due lupi dopo decine di predazioni in alpeggio.
Il Tribunale amministrativo regionale di Bolzano ha rigettato il ricorso d’urgenza presentato dalla Lav (Lega anti vivisezione) contro il provvedimento della Provincia autonomache autorizza l’abbattimento di due esemplari di lupo in Alta Val Venosta.
Il decreto, firmato il 30 luglio dal presidente Arno Kompatscher, era stato adottato dopo una lunga serie di predazioni confermate dalle autorità forestali.
Predazioni in aumento: i numeri
Secondo i dati ufficiali, tra maggio e luglio sono stati registrati 31 attacchi a carico di animali da pascolo, attribuiti con certezza ai lupi.
A questi si aggiungono 42 casi documentati nella stagione di alpeggio precedente, a conferma di una situazione di crescente criticità per allevatori e mandrie.
Nonostante gli sforzi messi in campo dagli allevatori per proteggere il bestiame, le misure di difesa adottate non sono risultate sufficienti. Le aree interessate sono state classificate come “zone di protezione dei pascoli”.
Cosa prevede il decreto
Con la sentenza del Tar, il decreto provinciale resta valido e l’operazione di abbattimento potrà essere eseguita come previsto. L’autorizzazione riguarda due esemplari specifici, ritenuti responsabili degli attacchi ripetuti agli animali da pascolo.
La vicenda riaccende il dibattito sulla gestione dei grandi predatori nelle Alpi. Per chi vive di pastorizia, il provvedimento rappresenta una tutela necessaria; per le associazioni ambientaliste, invece, un pericoloso precedente nella convivenza con la fauna selvatica.