Il bivacco Meneghello torna a vivere tra le cime del parco dello Stelvio

4 novembre 2025 - 15:22

Una nuova struttura d’alta quota per alpinisti e ricercatori, nel cuore delle Alpi, grazie al sostegno di Levissima e alla collaborazione con il CAI e il Parco Nazionale dello Stelvio

Nel cuore del parco nazionale dello Stelvio, tra la Punta Cadini (3.524 m) e il Monte San Matteo (3.678 m), a oltre 3.300 metri di quota sul Colle degli Orsi, torna a vivereil bivacco Francesco Meneghello.

La storica struttura, completamente restaurata e riposizionata, è stata inaugurata grazie al sostegno di Levissima, in collaborazione con le sezioni CAI di Vicenza e Valfurva e con il determinante contributo del Parco stesso.

bivacco Francesco Meneghello – Foto parco Stelvio

Il nuovo bivacco, realizzato in acciaio inox coibentato, può ospitare fino a nove persone ed è pensato come punto d’appoggio sicuro per alpinisti e ricercatori, all’interno di uno degli scenari glaciologici più rilevanti delle Alpi italiane, lungo il percorso alpinistico delle Tredici Cime.

Un progetto tra memoria storica, sicurezza e ricerca scientifica

Il precedente bivacco, originariamente costruito nel 1952 dal Cai di Vicenza e dedicato all’ufficiale alpino Francesco Meneghello, era crollato nel 2023 a causa del cedimento dello sperone roccioso su cui poggiava da oltre settant’anni.

Il nuovo rifugio è stato recuperato e adattato da un bivacco precedentemente utilizzato da Arpa Lombardia a Livigno per il monitoraggio scientifico.

Il trasporto e l’installazione sono stati coordinati dalla guida alpina Marco Confortola con il supporto operativo degli addetti del Parco.

La struttura è oggi un presidio stabile e resistente, concepito per la fruizione consapevole di un ambiente difficile ma straordinario. I suoi colori – verde, bianco e arancio – garantiscono un’alta visibilità anche in condizioni estreme.

Bonifica ambientale e ricerca scientifica

Il progetto ha incluso anche la bonifica di due aree: la Vallaccia, dove si trovava il bivacco Pedranzini ormai dismesso, e la zona del crollo del vecchio Meneghello. I materiali residui sono stati rimossi per restituire all’ambiente uno spazio più sicuro e pulito.

Dal Colle degli Orsi, il nuovo bivacco domina il Ghiacciaio dei Forni, uno dei più estesi delle Alpi. In quest’area Levissima e l’università degli dtudi di Milano portano avanti da anni un programma di monitoraggio sullo stato dei ghiacciai lombardi.

“Il Bivacco Meneghello rappresenta un simbolo concreto del nostro impegno per il territorio: un luogo che unisce ricerca, sicurezza e passione per l’ambiente alpino, valori che da sempre fanno parte del DNA di Levissima”, ha dichiarato in una nota stampa Chiara Croci, senior brand manager di Levissima.

Franco Claretti, direttore del parco nazionale dello Stelvio, ha sottolineato: “Il bivacco rappresenta pienamente la missione del Parco: coniugare la tutela e la conoscenza della natura con una presenza umana rispettosa e consapevole. È un punto di riferimento per la ricerca scientifica e un rifugio sicuro per gli alpinisti”.