Everest, oltre 200 escursionisti bloccati da una bufera: “Mai visto un tempo così in ottobre”

6 ottobre 2025 - 14:17

Una trekking sull’Everest si è trasformato in un’emergenza ad alta quota: una violenta bufera ha colpito la valle di Karma, in Tibet, sorprendendo centinaia di escursionisti. Una persona è morta per assideramento, oltre 200 sono ancora isolate e in attesa di soccorsi

È bastata una notte per trasformare un’avventurosa su una delle montagne più celebri del mondo in una corsa contro il tempo.

Quasi 1.000 trekker si trovavano nellavalle di Karma, sul versante orientale Kangshung dell’Everest, quando una tempesta di neve e pioggia ha colpito la zona nel pomeriggio di venerdì 3 ottobre.

Molti erano partiti da pochi giorni, approfittando degli otto giorni di ferie per la festa nazionale cinese.

La bufera ha sorpreso gli escursionisti a 4.200 metri di quota, abbattendo tende e rendendo impraticabili i sentieri. Il maltempo ha continuato imperterrito fino a sabato, isolando centinaia di persone nella remota vallata tibetana.

Un’operazione di salvataggio ancora in corso

I primi dati forniti dalle autorità locali e confermati dalla televisione statale cinese indicano che 350 persone sono riuscite a mettersi in salvo domenica, raggiungendo la cittadina di Qudang.

Restano però oltre 200 escursionisti ancora bloccati. I soccorritori hanno confermato di essere in contatto con il gruppo e si prevede che l’evacuazione proseguirà nelle prossime ore, compatibilmente con le condizioni meteo.

Purtroppo, è stata confermata la morte di una persona, deceduta per assideramento mentre attendeva i soccorsi. Le autorità non hanno diffuso ulteriori dettagli sull’identità della vittima.

Le testimonianze: “Il meteo è cambiato all’improvviso”

Molti escursionisti si trovavano in accampamenti temporanei, privi di strutture stabili. “Siamo tutti escursionisti esperti, ma la tempesta è stata estremamente violenta. Sono stata fortunata”, ha dichiarato Geshuang Chen, 29 anni, intervistata dalla tv cinese. Era partita il 4 ottobre dal campo base del Cho Oyu con un gruppo di 18 persone.

Anche Eric Wen, un altro alpinista soccorso, ha raccontato all’agenzia di stampa Reuters: “Pioveva e nevicava tutto il giorno, dovevamo liberare le tende ogni 10 minuti per non farle collassare”.

Una guida locale, citata intervista dalla Cctv, ha dichirato: “Non abbiamo mai visto un meteo simile in ottobre”.

Un’area sempre più affollata dal turismo di alta quota

La regione del Kangshung, sebbene remota, è molto frequentata durante le vacanze nazionali.

Secondo i media statali cinesi, nel 2024 l’area ha accolto oltre 540.000 visitatori. Nonostante la maggior parte degli alpinisti tenti la scalata dell’Everest dal versante nepalese, il lato tibetano attira ogni anno un crescente numero di escursionisti.

Le autorità cinesi hanno sospeso la vendita dei biglietti per l’accesso all’area sabato scorso, nel tentativo di contenere l’afflusso turistico e agevolare le operazioni di soccorso.

Per gli appassionati di trekking e outdoor, episodi come questo richiamano l’importanza della preparazione, della prudenza e della consapevolezza quando si frenquentano ambienti estremi come quelli alta quota.