Pale di San Martino: un “Meraviglioso Autunno” per il trekking d’alta quota

20 settembre 2021 - 6:47

La stagione estiva sulle Dolomiti non finisce. Grazie all'iniziativa "Meraviglioso Autunno", i rifugi e gli impianti di risalita resteranno aperti anche nei weekend fino a metà ottobre, per consentire a tutti di regalarsi un trekking alle Pale di San Martino.

Per chi ama il trekking in alta montagna e in particolare le Dolomiti c’è una grande novità.

Grazie all’iniziativa “Meraviglioso Autunno”, gliimpianti di risalita di San Martino di Castrozza e i rifugi delle Pale di San Martino prolungano la stagione estiva fino ai primi due weekend di ottobre, regalando escursioni in alta quota al confine tra estate e autunno.

Sarà ancora possibile esplorare una delle zone più panoramiche delle Dolomiti, lungo itinerari con vista spettacolare.

Siamo nel cuore del Parco Parco Naturale Paneveggio Pale di San Martino, un luogo incantato.

Un territorio unico, attraversato da centinaia di chilometri di sentieri tra foreste e montagne.

Dalle Val Canali e Val Venegia, con le loro dolci vallate immerse nel verde, alla roccia nuda dell’Altopiano delle Pale, a oltre 2600 m di altitudine, ci sono itinerari per tutti i gusti e di tutte le difficoltà.

E non bisogna dimenticare la storia e le tradizioni dei borghi della vallate dolomitiche, per godere appieno di un weekend di natura, cultura e sapori in Trentino.

I veri appassionati di montagna non possono poi privarsi dell’accoglienza calda dei rifugi alpini: il Rosetta, il Pradidali, il Velo della Madonna, il Mulaz, il Canali – Treviso.

Qui si possono assaporare i piatti della tradizione locale, per una sosta di piacere e di relax.

E a proposito di relax, il Meraviglioso Autunno riguarda anche ristoranti e strutture ricettive.

 

4 itinerari in alta quota tra montagne, malghe e rifugi

Andiamo allora alla scoperta di 4 itinerari che abbiamo selezionato per voi.

Li presentiamo in grado di difficoltà crescente.

Consentono di esplorare le montagne intorno a San Martino di Castrozza, offrendo l’emozione di camminare ad alta quota nel cuore della natura dolomitica.

Alcuni prevedono l’uso di impianti di risalita, ad esempio per arrivare al punto di partenza del sentiero.

Altri offrono la possibilità di soste di relax nei rifugi, dove si possono gustare le prelibate specialità della cucina trentina.

Tutti regalano a chi li affronta lo spettacolo indimenticabile delle Dolomiti.

Per organizzare meglio la vostra escursione, questo è il quadro completo delle aperture di impianti e rifugi:

Rifugi: 
_ Rifugio Rosetta: aperto fino al 26 settembre e poi i weekend 2-3 e 9-10 ottobre
_ Rifugio Pradidali: aperto fino al 26 settembre
_ Rifugio Treviso: aperto continuativamente fino al 10 ottobre
_ Rifugio Velo della Madonna: aperto continuativamente fino al 3 ottobre
_ Rifugio Mulaz: aperto fino al 26 settembre

Impianti di risalita:
_ Cabinovia Colverde/Funivia Rosetta: aperto continuativamente fino al 19 settembre e poi weekend 25-26 settembre, 2-3 e 9-10 ottobre
_ Cabinovia Tognola: aperto continuativamente fino al 19 settembre e poi weekend 25-26 settembre, 2-3 e 9-10 ottobre

Orari e tariffe degli impianti di risalita

 

1  Il Sentiero del Panzer: dal Rifugio Tognola al Balcone Dolomiti Unesco fino a San Martino di Castrozza

Difficoltà: Facile
Lunghezza: 7 km
Durata: 2:30 h.
Dislivello: 4 m
Discesa: 715 m

L’escursione sul Sentiero del Panzer comincia con una comoda risalita in cabinovia fino ai 2200 metri del Rifugio Tognola. L’itinerario parte poco sotto il Rifugio Tognola, nei pressi del quale si trova anche la San Martino Bike Arena, un bike park con tracciati attrezzati e la possibilità di praticare il downhill.

Il Sentiero prende il nome dalla famiglia Panzer, di origine tedesca, che ebbe notevole importanza nella storia di San Martino di Castrozza.

Nei primi anni del dopoguerra acquistò e ampliò l’Hotel Dolomiti, edificando poi il primo impianto di risalita di San Martino, la Slittovia del Panzer.

La Slittovia fu uno dei primi impianti di risalita e garantì a San Martino uno spazio privilegiato nel turismo dolomitico.

Dal rifugio si segue una cresta affacciata sullo spettacolo delle Pale di San Martino, fino a giungere al Balcone sulle Dolomiti Unesco, un punto panoramico di incredibile bellezza.

Sempre  in prossimità del Balcone, a pochi passi dall’arrivo della Cabinovia Tognola, si possono vedere i ruderi dello storico Rifugio Tognola e della stazione di arrivo della vecchia slittovia Panzer, fatta costruire nel 1937 .

Al termine della guerra l’impianto e il rifugio vennero abbandonati per essere sostituiti, nel 1959, con una nuova cabinovia e un nuovo rifugio, fatti costruire dall’imprenditore Walter Ghezzi.

Dal balcone si scende raggiungendo la strada forestale.

Da qui si hanno due alternative: risalire la forestale per chiudere l’anello in quota e fare ritorno al Rifugio Tognola, oppure percorrerla in discesa per tornare a San Martino di Castrozza o alla partenza della cabinovia Tognola.

L’intero percorso attraversa aree selvagge del Parco Naturale Paneveggio Pale di San Martino.

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2 Da Passo Rolle ai laghi di Colbricon 

Difficoltà: Facile
Lunghezza: 4,2 km
Durata: 1:30 h.
Dislivello: 101 m
Discesa: 102 m

Questo itinerario permette di attraversare il cuore del Parco Naturale Paneveggio Pale di San Martino.

Passo Rolle è luogo spettacolare dal punto di vista geologico.

Qui s’incontrano e sono visibili due tipi di rocce molto diverse: i rossi, rossi-bruni e verdi porfidi quarziferi della catena del Lagorai, di origine magmatica, e le candide cime dolomitiche delle Pale di S. Martino, di origine sedimentaria.

Il punto di partenza dell’itinerario è il parcheggio presso Malga Rolle, a circa un chilometro da Passo Rolle.

Malga Rolle può anche essere raggiunta con l’autobus di linea da San Martino di Castrozza (circa 15 minuti).

L’itinerario si può svolgere con due modalità:

  • da Malga Rolle ai laghi di Colbricon e ritorno
  • da Malga Rolle ai laghi di Colbricon e da qui proseguendo con lo stesso segnavia fino a San Martino di Castrozza, con circa 2 ore di cammino. Da qui è poi possibile tornare fino al parcheggio di Malga Rolle in bus, per chi si è recato all’inizio dell’itinerario in auto.

Il segnavia è quello del sentiero numero 348 del CAI.

Già a Malga Rolle si gode dello splendido panorama verso le Pale di San Martino con il Cimon della Pala e la Catena del Lagorai.

Lungo l’itinerario si può ammirare la vegetazione ricca di larici e pini cembri e, se si è fortunati, si potranno scorgere camosci, marmotte e aquile.

I Laghi di Colbricon appaiono a un certo punto, magicamente, dopo aver camminato immersi nella foresta.

Sono laghi di origine glaciale immersi in un paesaggio magico, da cui è possibile osservare la cima del Colbricon.

Non distante dai laghi si trova l’omonimo Rifugio Colbricon.

L’area fu teatro di guerra tra italiani e austriaci tra il 1915 e il 1918.

I Laghi di Colbricon raccontano una storia antichissima: furono infatti abitati dagli uomini del Mesolitico.

Sulle rive sono stati infatti rinvenuti resti di un insediamento di cacciatori che lavoravano la selce per produrre oggetti per la caccia e l’uso quotidiano.

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3 Dal Rifugio Rosetta al Ghiacciaio della Fradusta

Difficoltà: Media
Lunghezza: 9 km
Durata: 2:55 h.
Dislivello: 263 m
Discesa: 267 m

 

Un trekking spettacolare fino al ghiacciaio della Fradusta, che si trova sul versante settentrionale dell’omonima cima (2939 metri).

Siamo nel cuore dell’Altopiano delle Pale di San Martino, il più esteso altopiano dolomitico.

Si parte dal Rifugio Rosetta (2681 m), raggiungibile  con la Telecabina Colverde prima e la Funivia Rosetta poi.

La funivia arriva in pochi minuti sul versante occidentale dell’Altopiano delle Pale di San Martino, a quota 2633 metri.

Dal rifugio si segue il sentiero 709, che muove  in direzione Sud-Est fino ai 2621 m del Passo Pradidali Basso.

Da qui si gode di una vista straordinaria su alcune cime famose in tutto il mondo, tra cui l’imponente Pala di San Martino (2987 metri), la Cima Immink (2855 metri) e la Cima Pradidali (2774 metri).

Si segue quindi il segnavia 708 fino al Passo della Fradusta (2670 metri), dove possiamo ammirare il ghiacciaio omonimo.

Prendiamo quindi il sentiero 711B che punta verso la Riviera di Manna, passando tra due suggestivi laghetti.

Al bivio con il segnavia 707 si va a sinistra per ricongiungersi con la parte di sentiero iniziale che riconduce al Rifugio Rosetta.

Chi lo desidera può affrontare, partendo dal rifugio, anche la facile salita alla Cima Rosetta (2743 metri), da dove si gode di una vista imperdibile su San Martino di Castrozza, i paesi di Primiero, il Passo Rolle, il Lagorai e numerose celebri cime: la Vezzana, la Cimon della Pala, la Pala di San Martino, la Cima di Ball.

Dal Rifugio l’escursione è di circa 20 minuti.

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4 Da San Martino di Castrozza al Rifugio Velo della Madonna (sentiero 721)

Difficoltà: Media
Lunghezza: 13,8 km
Durata: 3:00 h.
Dislivello: 1.183 m
Discesa: 1.170 m

Il Rifugio Velo della Madonna è uno dei più recenti tra quelli costruiti sulle Dolomiti, essendo stato inaugurato nel 1980.

Sorge su una terrazza di roccia affacciata sulla Valle del Cismon, alla base della Cima della Madonna (2752 metri).

Il suo nome deriva da una delle più classiche scalate delle Dolomiti, lo Spigolo del Velo: un’ascesa su 440 metri di roccia con esposizione sullo spigolo nord-ovest, che per la prima volta fu salita nel 1920 da Langes e Merlet.

Il rifugio è in posizione strategica, perché da qui partono numerosi itinerari alpinistici, oltre allo Spigolo: le vie normali alla Cima della Madonna (difficoltà gradi 2 e 3) e un’altra ascensione nell’intaglio tra la Cima e il Sass Maor (difficoltà gradi 1 e 2).

L’itinerario per raggiungere il Rifugio parte dall’abitato di San Martino di Castrozza e segue la strada forestale con segnavia 702.

Si prosegue prendendo poi il sentiero 721, camminando sotto le rocce dolomitiche, con vista sulla Pala di San Martino, i Campanili di Val di Roda e la Cima Madonna.

All’incrocio col sentiero 713 si segue quest’ultimo per raggiungere infine, a 2358 metri, il Rifugio Velo della Madonna.

Si ritorna per lo stesso percorso.

Esistono altri sentieri attrezzati che si possono percorrere per raggiungere il rifugio, tra questi segnaliamo quello intitolato a Dino Buzzati, con partenza dalla meravigliosa Val Canali, cuore del Parco Naturale Paneveggio Pale di San Martino, dove le possibilità di escursioni in ottobre si mischiano al piacere del foliage e alle tentazioni del gusto nelle diverse strutture che costellano questo angolo di paradiso, dai rinomati ristoranti fino al rifugio Canali/Treviso.

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Notizie Utili

 Apt San Martino di Castrozza, Passo Rolle, Primiero e Vanoi.

Visita il sito web dell’APT San Martino

 

San Martino di Castrozza:
_ Telefono: 0439 768867
_ Email: info@sanmartino.com

 

Guide Aquile San Martino di Castrozza:

_ Telefono: 0439 768795
_ Email: info@aquilesanmartino.com
_ Sito Web:aquilesanmartino.com

 

Fiera di Primiero:
_ Telefono: 0439 62407
_ Email: infoprimiero@sanmartino.com

 

Canal San Bovo:
_ Telefono: 0439 719041
_ Email: infovanoi@sanmartino.com

 

Parco Naturale Paneveggio Pale di San Martino:
Telefono: 0439 64854 – 0439 762545
_ Email: info@parcopan.org
_ Sito web: www.parcopan.org