Il fascino della Campania con Officinae Itineris

17 marzo 2020 - 23:10

Domenica 11 novembre si affronta l’ascesa ai monti Maj: sulla sommità del Pizzo S. Michele sorge il santuario longobardo di San Michele. Il luogo è ideale per scorgerelo spettacolo del tramonto e dell’aurora, in particolare durante l’inverno, con ascensioni con ciaspole che donano sensazioni da conquista “polare”.

Domenica 18 ci rechiamo alle “Porte dell’Inferno”, tra i cognoli di Ottaviano: il Vesuvio non fa paura… ma dal Vesuvio bisogna continuare ad aver paura! Domenica 25 novembre si va al monte Finestra, il belvedere dei metelliani: in equilibrio sull’immenso questa montagna che, nel dialetto locale, è anche chiamata “Monte Pertuso”.

Domenica 2 dicembre scopriamo la costa degli “Alberi Danzanti” di Punta Licosa. Si sale lungo pendici ricoperte da macchia mediterranea dove il carrubo, il corbezzolo e il mirto fanno da naturale cornice alle marine di Castellabate.

Domenica 9 il programma prevede un’uscita al monte Polveracchio da Bardiglia: qui, nella copiosa boscaglia, si possono incontrare l’acero, il cerro, il frassino e il tasso. Domenica 16 dicembre ascesa notturna al castello medioevale di Olevano con fiaccole e torce per rivivere i fasti di un glorioso passato.

Domenica 23 dicembre si va sulle orme di Sant’Alfonso, da Maiori al Sambuco per S. Nicola (costa d’Amalfi): i terrazzamenti dei limoneti che si distribuiscono, con vertiginosi salti, da un villaggio all’altro. Infine, per chiudere il 2012 in bellezza, si va al monte S. Liberatore per la “valle dei colombi”.

Quell’altura che chiude a occidente il golfo di Salerno, sotto la cui cima è arroccato un antico romitorio, è il monte San Liberatore, raggiungibile sia da Cava dei Tirreni che da Salerno, che offre un’immensa visuale su tutto il golfo ed i monti della Costiera Amalfitana.

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