Italy Coast to coast, la corsa dei due mari!
Dalle pinete della Maremma alle selve dell’Umbria, per arrivare alle spiagge sabbiose delle Marche dopo aver superato il muro naturale dell’Appennino, passandoper il fascino dei monti Sibillini: questa è l’Italy Coast to Coast!!
Una competizione podistica per squadre di quattro atleti ciascuna, capaci di correre per quattro interi giorni dandosi il cambio su frazioni di 25/30 chilometri l’una, che attraversa la penisola da ovest a est lungo vie poco conosciute e sentieri sterrati, tra il profumo delle ginestre, il rosso dei campi di papaveri e l’ombra delle foreste appenniniche.
Quattro giorni di “faticosa festa” per i partecipanti che nel primo weekend di giugno hanno percorso, rigorosamente a piedi, la bellezza di 440 chilometri (e più di 3500 metri di dislivello complessivo in salita) con partenza dal golfo di Follonica (GR), precisamente dalla bellissima insenatura di Cala Violina, passando per i più bei sentieri della Maremma toscana fino ad arrivare alla fine del primo giorno nella meravigliosa Sant’Antimo, paesino incantevole vicino alla nobile Montalcino, terra di vini e di olio.
Di seguito, pubblichiamo il resoconto sintetico raccontato dalla squadra di Bassano del Grappa, vincitrice della manifestazione, composta da Riccardo Torre, Nicola Lancerin, Michele Campagnolo, Dennis Vidale.
“La prima giornata ha dato il meglio di se sia dal punto vista paesaggistico che agonistico regalando situazioni estreme, dalla pioggia torrenziale del mattino al caldo torrido del pomeriggio, terminata con il dolce suono dei canti gregoriani dei monaci agostiniani nell’abbazia di Sant’Antimo.
Sveglia di buon mattino, colazione ricca di carboidrati e si riparte per la seconda tappa. Partenza di fronte alla cornice storica dell’abbazia, per i nostri 110 chilometri quotidiani tra sterrati contornati da prati in splendida fioritura, boschi fitti e radure sconfinate, accompagnati dal canto degli uccelli e il lento pascolare delle mucche maremmane. La giornata finisce con l’ascesa a Poggio Spaccato, uno dei tanti borghi di una Toscana minore per nome ma non certo per bellezza! Il tramonto è un piacevole ristoro per i concorrenti che cominciano ad accusare i primi sintomi della fatica.
La terza giornata è dedicata all’Umbria, regione aspra e impervia dai sapori antichi e dalla gente cordiale. Qui i boschi sono fitti e scuri, pieni di selvaggina, e i profumi di bosco e funghi pervadono ogni angolo. La tappa finisce con l’arrivo a Norcia, roccaforte della tradizione umbra, dei sapori e dei colori di questa regione.
L’ultima giornata presenta la tappa più interessante ed affascinate di tutto il viaggio: si riparte dalle colline di Norcia e si sale per i ripidi e aspri pendii dei monti Sibillini, tra rocce e prati scoscesi come muri, sentieri stretti e brulli, incontrando mandrie di cavalli selvatici e gruppi di escursionisti increduli. Si arriva fino a 1750 metri di quota, per poi scendere verso il verdeggiante altopiano di Castelluccio tra paesaggi mozzafiato e colori indescrivibili. Dal paese delle lenticchie si riparte per l’ascesa del passo che fa da confine tra Umbria e Marche, dove inizia una discesa infinita tra terre una volta povere di emigranti, che oggi conservano una bellezza indescrivibile.
Dopo Pretare il nostro sentiero corre veloce verso il mare lasciando alle spalle la fatica della montagna; in lontananza intuiamo già le prime case di Grottammare e il colore azzurro del Mar Adriatico… dopo 440 chilometri e quattro giorni di corsa in cui abbiamo attraversato l’Italia da ovest a est, la fatica svanisce per incanto e rimane il ricordo di un’avventura unica.”