Mountain bike in Liguria: cambia l’accesso ai sentieri con il nuovo tesserino regionale

24 dicembre 2025 - 14:27

La Liguria approva una legge che introduce il tesserino per i biker e affida la gestione dei sentieri a consorzi tra Comuni e associazioni. Una svolta che punta su manutenzione, sicurezza e sostenibilità dei percorsi

La Regione Liguria ha approvato una legge che introduce un cambiamento significativo nella gestione dei sentieri dedicati alla mountain bike.

Il provvedimento consente aComuni e associazioni sportive di unirsi in consorzi con l’obiettivo di organizzare, mantenere e promuovere i tracciati, rafforzando la collaborazione tra enti pubblici e realtà locali.

Il fulcro della nuova normativa è l’introduzione di un tesserino obbligatorio per chi pratica mountain bike sui percorsi dedicati.

Una misura pensata per affrontare in modo strutturale la carenza di risorse destinate alla manutenzione dei trail e alla tutela ambientale, soprattutto nelle aree a forte pressione turistica.

Come funzionano i consorzi e il tesserino dei biker

La legge permette la costituzione di consorzi composti da enti pubblici e soggetti privati, incaricati della mappatura, sistemazione e vigilanza dei percorsi destinati esclusivamente alla mountain bike.

Il tesserino annuale, acquistabile online o presso i consorzi, è obbligatorio per i biker, ma non riguarda i residenti né gli escursionisti a piedi.

Il modello è analogo a quello già in uso per la raccolta dei funghi e punta a rendere più efficiente la gestione degli accessi, favorendo al tempo stesso una fruizione più sicura e consapevole dei sentieri.

La destinazione dei proventi: manutenzione e promozione

I proventi derivanti dalla vendita dei tesserini saranno ripartiti in modo chiaro.

Il 50% sarà destinato alla manutenzione diretta e alla promozione dei tracciati, mentre la restante parte servirà a coprire i costi di gestione dei consorzi, la salvaguardia boschiva e la manutenzione della viabilità funzionale ai servizi di risalita.

Tra gli interventi previsti rientrano operazioni pratiche come il taglio della vegetazione, il consolidamento del fondo dei sentieri e la posa di barriere anti-erosione, oltre allo sviluppo di strumenti digitali e iniziative di valorizzazione turistica.

Il caso del Finalese e l’esperienza del Consorzio FOR

Uno dei territori simbolo di questa nuova fase è il Finalese, area da anni al centro del turismo outdoor ligure.

Qui opera il Consorzio For (Finale outdoor region), che ha accolto positivamente la norma, sottolineando come rappresenti “un traguardo storico” frutto di un lungo percorso di confronto con le amministrazioni pubbliche avviato nel 2019.

Secondo il Consorzio, la legge rende strutturale il principio della raccolta fondi dall’utenza, un modello già sperimentato attraverso la For You Card, pensato per garantire la sostenibilità economica della rete sentieristica e riconoscere il valore del turismo outdoor per l’economia regionale.

Anche le amministrazioni locali guardano con interesse alla nuova normativa.

“Una legge storica”, ha dichiarato Roberto Arboscello, consigliere regionale del Pd, ricordando come in provincia di Savona il turismo legato alla mountain bike abbia rischiato di trasformarsi in un boomerang per la mancanza di risorse destinate alla manutenzione e alla tutela ambientale.

Sulla stessa linea Angelo Berlangieri, sindaco di Finale Ligure, che ha sottolineato l’importanza di una regolamentazione pubblica e di una gestione affidata a partnership tra pubblico e privato: “La gestione richiede risorse e competenze. Il know-how esiste già ed è radicato nei territori”.

Verso una sperimentazione regionale

Le prime sperimentazioni del nuovo modello partiranno nei prossimi mesi dalle province di Savona e Imperia, con particolare attenzione agli itinerari più frequentati dell’entroterra.

La Regione valuterà i risultati per estendere progressivamente il sistema a tutta la Liguria.

Nel frattempo, il dibattito tra i biker è già acceso, tra curiosità sul funzionamento del tesserino e disponibilità a collaborare alla cura dei sentieri.

Un confronto che accompagna l’avvio di una legge che punta a promuovere una mountain bike più responsabile, organizzata e attenta all’equilibrio tra sport, ambiente e territorio.