I portici di Bologna diventano patrimonio dell’umanità UNESCO

29 luglio 2021 - 8:22

I portici di Bologna sono stati inseriti dall'UNESCO nella prestigiosa lista dei Patrimoni dell'Umanità. Un riconoscimento importante sia per la città che per l'Italia, che vede salire a 59 i siti inseriti nella prestigiosa lista.

Ieri è arrivata la decisione dell’UNESCO, i Portici di Bologna entrano a far parte della prestigiosa lista dei Patrimoni Mondiali dell’Umanità.

L’annuncioè avvenuto al termine del seduta del Comitato del Patrimonio Mondiale riunito a Fuzhou, in Cina, che ha confermato l’iscrizione di 12 tratti di portici della città di Bologna tra i siti patrimonio dell’Umanità.

Queste strutture architettoniche hanno origini antiche, le prime costruzioni risalgono addirittura all’anno 1044.

Nel 1288 poi, un bando del Comune, impose l’obbligo per le palazzine di nuova costruzione di realizzare dei porticati di proprietà privata ed uso pubblico.

Oggi sono ben 38 i chilometri che si possono percorrere nel centro di Bologna sotto la copertura di un portico, un vero e proprio primato mondiale.

Lunghezza che arriva a 68 chilometri se si considerano anche quelli situati fuori dal Centro Storico.

Il Presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini ha accolto con grande entusiasmo la notizia, definendo importante questo riconoscimento sia per Bologna che per tutta la regione.

Si è aggiunto poi il Sindaco della città, Valerio Merola, che ha dichiarato “Un’immensa soddisfazione e un grande riconoscimento che ci rende felici. Un obiettivo da tempo perseguito e un riconoscimento del grande lavoro di questi anni portato avanti dalla vicesindaca Valentina Orioli.”

Il Sindaco ha poi concluso ringraziando il Ministero della Cultura e, in particolare, il Ministro Dario Franceschini e la sottosegretaria Lucia Borgonzoni, per il supporto alla candidatura.

In questa stessa sessione di lavori dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura sono stati riconosciuti patrimonio dell’Umanità anche parte del centro storico di Firenze e 8000 ettari di foreste italiane, portando così a 59 i siti italiani nell’Elenco Unesco.

Numeri che rafforzano il primato italiano tra le nazioni con il maggior numero di riconoscimenti in questo elenco.

 

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