Primavera nel Cilento
Una primavera entusiasmante quella di Andrea Perciato che domenica 8 maggio porta i suoi escursionisti al fiordo di Crapolla, nella Penisola Sorrentina.
Scoprire l’emozionedi trovarsi sperduti in uno spazio così ridotto al centro di un luogo “vissuto” da millenni, una suggestione senza eguali. Camminando per oltre 1500 gradoni si raggiunge la pittoresca spiaggia di Crapolla; 20 metri di riva con le barche dei pescatori ormeggiate sui ciottoli e i singolari “monazeni” d’epoca romana che completano la meraviglia.
Per la domenica successiva è prevista un’escursione nei Monti Picentini, lungo un circuito tra boscose dorsali che coronano, come un anfiteatro, la verde spianata dell’abitato di Acerno.
Qui la natura offre vedute panoramiche dalle tonalità policrome, dal verde al turchese, ed incredibili scorci paesaggistici, un susseguirsi di cime, valli, dorsali, foreste e corsi fluviali.
Sabato 21 maggio si va alla ricerca dell’essenza della montagna nel cuore del Parco del Cilento.
Una gigantesca muraglia delimitata da profondi canaloni che la rendono simile ad un enorme lastrone di roccia calcarea segnato dalle emblematiche figure che caratterizzano i paesaggi dolomitici: monoliti di pietra a strapiombo su folte foreste.
Una tra le “sorprese” più suggestive dei monti Alburni, nel Parco del Cilento, è quel grande masso eroso scolpito con una figura rupestre antropomorfa a grandezza naturale sulla Costa Palomba.
Domenica 22 maggio sarà possibile ammirare la stele, al cospetto del Dio Antece.
Per domenica 29 maggio Andrea e Leonardo hanno in serbo un’escursione lungo il periplo di “Capo Palinuro”, il promontorio calcareo che ci ricorda – grazie alla leggenda – del nocchiero di Enea caduto in mare durante il sonno, la cui tomba, secondo la tradizione, dovrebbe essere ubicata proprio sulla punta del promontorio.
Camminando lungo la sua sommità, si aprono le impressionanti falesie con scenari su una scogliera tra le più aspre dell’intera costa cilentana, in alcuni tratti non dissimile da una ciclopica muraglia calcarea.
Le sole forme viventi sono interi nuclei di gabbiani ed altri volatili marini che qui trovano sicuro riparo lungo le rotte delle trasvolate migratorie.
Per informazioni:
Cell. 339.7456795
(Andrea Perciato)
Cell. 340.6587806
(Leonardo Ricciardi)
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