Liguria, ponente: 5 borghi del gusto da assaporare a novembre
Profumi e sapori antichi, tra mare e monti: a novembre la Liguria di ponente è tutta da godere alla ricerca del gusto e della tradizione, tra borghi medievali, natura e piatti genuini
Liguria di ponente: 5 borghi del gusto da assaporare a novembre
La Riviera di Ponente in Liguria è una terra di contrasti, tra il blu del mare e il verde dell’entroterra.
Lastoria dei borghi medievali si intreccia con una ricca tradizione gastronomica.
Tra stretti “carrugi”, piazze animate e vedute uniche, questi borghi non offrono solo bellezza da ammirare, ma anche sapori autentici da gustare.
Ecco cinque borghi da visitare in autunno, tra panorami, natura e sapori antichi.
1 – Cervo: focaccine e torta di nocciole
Cervo è un borgo medievale situato sulla Riviera di Ponente, a pochi chilometri da Imperia, arroccato su una collina che domina il mare.
Il centro storico è caratterizzato da vicoli stretti, scalinate e case dai colori pastello, spesso restaurate conservando i materiali e lo stile originario.
La piazza principale, Piazza Castello, è dominata dalla Chiesa di San Giovanni Battista, un edificio barocco che ospita ogni anno il prestigioso Festival Internazionale di Musica da Camera.
Ph.: Gettyimages/LianeM
Dal punto di vista gastronomico, Cervo offre una cucina legata sia al mare sia alla tradizione locale.
Tra i piatti più rappresentativi ci sono le trofie al pesto, preparate con basilico fresco, olio extravergine d’oliva della Riviera e pinoli, e il pesce fresco cucinato in modi semplici ma saporiti, come al forno o alla griglia.
Molto diffusi anche piatti di coniglio, spesso preparato “alla ligure” con olive taggiasche e aromi mediterranei.
Non mancano le specialità dolciarie, come le focaccine appena sfornate, i biscotti e le torte a base di nocciole, che si trovano nelle pasticcerie storiche del borgo.
Il mercato settimanale e le piccole botteghe offrono inoltre prodotti tipici locali, tra cui olio d’oliva, vini regionali e conserve artigianali, ideali per chi vuole portare a casa un pezzo di tradizione culinaria.
Cervo rappresenta quindi un esempio concreto di borgo del gusto ligure: un luogo dove è possibile unire la visita culturale e storica con un’esperienza gastronomica completa, dalla cucina di mare ai prodotti tipici dell’entroterra, il tutto senza dover necessariamente spostarsi lontano dalla costa.
_ Cervo tra i Borghi più belli d’Italia
2 – Finalborgo: ravioli di borragine nel borgo medievale
Finalborgo è il cuore storico di Finale Ligure, uno dei borghi medievali più estesi e meglio conservati della Riviera di Ponente.
Il borgo si sviluppa attorno a piazzette nascoste, vicoli stretti e torri difensive, che testimoniano il passato strategico della città come centro commerciale e punto di difesa lungo la costa ligure.
Tra le attrazioni principali ci sono la Porta Reale, le torri medievali e il complesso dei Chiostri di Santa Caterina, luoghi che raccontano secoli di storia e architettura.
Dal punto di vista gastronomico, Finalborgo offre una cucina variegata che unisce prodotti dell’entroterra e del mare.
Ph.: Gettyimages/Alessandro Tortora
L’olio extravergine di oliva è alla base di molti piatti, mentre le verdure di stagione e la farinata di ceci sono protagonisti nelle trattorie e nelle osterie del borgo.
Tra le specialità locali da non perdere ci sono i ravioli di borragine, un piatto tradizionale che rappresenta il legame con l’agricoltura locale, e le acciughe ripiene, simbolo della cucina di mare finalese.
Il borgo ospita anche piccole botteghe artigiane e negozi di prodotti tipici, dove è possibile acquistare conserve, vini locali e dolci tradizionali.
_ Il sito ufficiale dell’Ente turismo
3 – Apricale: sapori e profumi tra vicoli e piazzette
Apricale è un borgo medievale situato nell’entroterra della provincia di Imperia, noto per aver conservato intatto il suo impianto storico fatto di vicoli stretti, piazzette e case in pietra con scorci panoramici sulle colline circostanti.
Il borgo ha origini antiche e mantiene ancora oggi un’atmosfera autentica, con edifici restaurati secondo le tecniche tradizionali e segni della vita quotidiana di un tempo, come le antiche fontane e le botteghe artigiane.
La gastronomia di Apricale si basa principalmente sui prodotti della montagna e della campagna circostante.
Funghi, castagne, tartufi e formaggi locali rappresentano la materia prima di molti piatti tradizionali.
Ph.: Gettyimages/monticelllo
Tra le specialità più conosciute ci sono i testaroli con sughi di stagione, un piatto semplice ma ricco di gusto, le torte salate con verdure e formaggi locali e i canestrelli artigianali, dolci tipici del borgo.
In alcune osterie è possibile assaggiare anche piatti a base di selvaggina o minestre preparate con legumi e ortaggi freschi.
Apricale è inoltre famoso per i suoi piccoli eventi e mercati che celebrano i prodotti locali, come la castagna e il tartufo, offrendo ai visitatori l’opportunità di conoscere le tradizioni culinarie del territorio.
Passeggiare tra le sue stradine significa scoprire scorci storici, botteghe artigiane e punti panoramici, rendendo ogni visita un’esperienza culturale e gastronomica allo stesso tempo.
_ Qualche info utile su Apricale
4 – Dolceacqua: le michette, i dolci dei Doria
Dolceacqua è un borgo medievale nell’entroterra di Imperia, famoso per il ponte di pietra sul torrente Nervia e per le stradine acciottolate tra case antiche.
Il centro storico è dominato dal Castello dei Doria, testimonianza del passato feudale del borgo, e da edifici restaurati che conservano l’architettura ligure.
Una curiosità legata alla leggenda dei Doria riguarda le michette dolci che, secondo la tradizione, venivano preparate dalle castellane per celebrare le vittorie della famiglia e i ritorni dei signori del castello.
Ph: Gettyimages/faber1893
Ancora oggi, queste piccole delizie si trovano nelle pasticcerie locali, simbolo di una storia che unisce gastronomia e folklore.
La nascita di questi dolcetti è legata, secondo la tradizione, allo Ius Primae Noctis esercitato dal sovrano.
La cucina di Dolceacqua valorizza sia i prodotti dell’entroterra sia quelli della costa.
Tra le specialità da provare ci sono il coniglio alla ligure con olive taggiasche, le torte di verdura e i biscotti secchi al vino, perfetti con il Rossese DOC, vino rosso leggero e profumato tipico del borgo.
_ Tutti i piatti tipici di Dolceacqua e la leggenda della Michetta
5 – Triora: il pane e i sugeli
Triora, situata nell’entroterra di Arma di Taggia, è famosa come il “borgo delle streghe” per gli eventi storici legati alle accuse di stregoneria nel XVII secolo.
Il borgo conserva intatto il suo centro medievale, con stradine ripide e acciottolate, case in pietra e piazzette nascoste, che offrono un’atmosfera unica e suggestiva.
Tra gli edifici di rilievo ci sono il Castello di Triora, oggi visitabile come museo storico, e la Chiesa di Santa Maria Maddalena, luoghi che raccontano la storia secolare del borgo.
La gastronomia di Triora è strettamente legata ai prodotti di montagna e dei boschi circostanti.
Erbe aromatiche, funghi, miele e castagne sono alla base di molti piatti tradizionali, che riflettono la semplicità e la genuinità della cucina locale.
Ph.: Gettyimages/SurkovDimitri
Tra le specialità da non perdere ci sono i sugeli, tipici gnocchetti di farina di grano o castagne, spesso conditi con sughi semplici a base di verdure o erbe aromatiche locali, e il pane di Triora, un prodotto artigianale famoso per la sua consistenza rustica e il sapore intenso, preparato secondo antiche tradizioni del borgo e spesso servito insieme ai piatti principali o alle zuppe locali.
Triora ospita inoltre mercati e sagre stagionali dedicati ai prodotti locali, permettendo ai visitatori di scoprire e acquistare i sapori autentici del territorio.
_ La pagina ufficiale dell’Ente turismo
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