Val Maira, 5 imperdibili itinerari nella natura incontaminata tra borghi e montagne
Camminare in Val Maira significa percorrere sentieri che uniscono storia e cultura alpina, attraversare boschi silenziosi, prati fioriti, torrenti cristallini e cime imponenti che dominano la valle. Nei cinque itinerari che presentiamo, la fatica dei sentieri viene ampiamente ricompensata dalla bellezza dei luoghi
La valle Maira è la patria dell’outdoor
La Val Maira, incastonata nel cuore delle Alpi Cozie piemontesi, è un luogo che sembra resistere al passare del tempo,una valle che custodisce con orgoglio la propria autenticità e che affascina per la sua natura incontaminata e per la ricchezza delle sue tradizioni.
A differenza di altre valli alpine più conosciute e frequentate, qui l’atmosfera è intima e raccolta, quasi segreta: piccoli borghi in pietra che paiono sospesi tra passato e presente, campanili che svettano silenziosi e una rete di sentieri che si snoda tra boschi di larici, pascoli, laghi alpini e antiche mulattiere.
È una valle che si presta a un turismo lento, attento e rispettoso, dove ogni escursione diventa occasione per immergersi non solo nel paesaggio, ma anche nella storia e nell’anima di queste montagne.
I meravigliosi panorami della Valle Maira – Foto Getty Images
Camminare in Val Maira significa scoprire un mosaico di ambienti sempre diversi: dalle valli secondarie che si aprono come scrigni nascosti, fino ai panorami d’alta quota che regalano viste grandiose sul Monviso e sulle cime delle Cozie.
La presenza di borgate abbandonate, chiesette affrescate, vecchi forni comunitari e testimonianze di un passato rurale e pastorale conferisce a ogni passo un valore aggiunto, rendendo l’escursionista partecipe di una memoria collettiva che rischiava di scomparire e che oggi rivive proprio grazie a chi sceglie di esplorare queste terre.
In questa cornice, la Val Maira offre una grande varietà di trekking adatti a diversi livelli di esperienza: percorsi brevi e accessibili che si sviluppano attorno ai borghi, itinerari medi che attraversano boschi e alpeggi, e grandi anelli che salgono verso i colli alpini toccando laghi e rifugi.
Qui proponiamo cinque escursioni simbolo, tutte diverse tra loro ma unite da un filo conduttore: far conoscere la bellezza autentica di una valle che ha fatto della sua discrezione la propria forza e che, proprio per questo, rimane un paradiso per chi ama la montagna più sincera e meno turistica.
1 – Tour di Rocca la Meja
Il Tour di Rocca la Meja è forse uno degli itinerari più iconici della Val Maira, grazie alla spettacolare silhouette dolomitica della montagna che domina l’altopiano della Gardetta.
Il percorso, lungo circa 18 km con un dislivello di 1.050 m, parte dalle grange Selvest (Canosio) e compie un ampio anello attorno alla Rocca, toccando punti panoramici di straordinaria bellezza.
Dopo aver raggiunto le grange Culausa, si sale al Colle d’Ancoccia, dove la vista si apre sul suggestivo Lago della Meja: uno specchio d’acqua che riflette l’inconfondibile piramide rocciosa, regalando fotografie da cartolina.
Ph.: Gettyimages/Alessandro Giamello
Il sentiero prosegue fino al Colle del Mulo, da cui si scende leggermente prima di mantenersi in quota lungo i fianchi della Rocca, con scenari che alternano pascoli, pietraie e vedute sul massiccio.
Il rientro avviene passando dalla borgata Colombero Sottano, completando un itinerario che unisce fascino paesaggistico e varietà naturalistica. È un’escursione di media difficoltà, consigliata a chi ha un po’ di allenamento, ma che ripaga con uno dei panorami più celebri dell’intero arco alpino.
_ Sul sito ufficiale della Valle Maira trovate qualche informazione in più sull’itinerario
2 – Anello alle spalle di Acceglio
Per chi cerca un trekking più semplice e panoramico, l’anello alle spalle di Acceglio è una scelta ideale.
Si tratta di un percorso adatto anche a camminatori poco esperti: 4 km di lunghezza e 350 m di dislivello, perfetto per scoprire la parte alta della Val Maira senza affrontare eccessive difficoltà.
La partenza è comoda, direttamente dalla piazza del paese, di fronte all’ufficio turistico. Si attraversa un breve boschetto e si raggiungono le grange Vernet, da cui la vista si apre sui valloni laterali: il Maurin e l’Unerzio, tra i più selvaggi della valle.
Il giro prosegue passando dalle grange Mongardino e ritorna ad Acceglio sbucando dietro la chiesa parrocchiale.
Ph.: Gettyimages/Alessandro Giamello
Oltre alla bellezza del paesaggio, questo anello ha anche un valore culturale: proprio ad Acceglio si può visitare il Museo di Arte Sacra dell’alta Val Maira, dove sono conservati dipinti, statue e pale d’altare provenienti dalle cappelle e dalle chiese della zona.
Un’escursione breve, ma capace di unire natura e storia locale.
_ Il sito ufficiale dell’Ente Turismo
_ Le migliori passeggiate intorno Acceglio
3 – Riserva Naturale dei Ciciu del Villar
Anche se situata all’imbocco della valle, la riserva naturale dei Ciciu del Villar merita un posto in questa lista, poiché è uno dei luoghi più particolari e unici dell’area.
Qui, nei pressi di Villar San Costanzo, si trovano le famose colonne di erosione chiamate “Ciciu”: formazioni geologiche a forma di fungo, modellate dall’azione dell’acqua e del tempo dopo l’ultima era glaciale.
Ph.: Gettyimages/Markpittimages
Il sentiero all’interno della riserva è semplice e adatto a tutti (4 km con circa 300 m di dislivello), perfetto anche per famiglie con bambini.
Si può percorrere un breve giro che porta a una piattaforma panoramica oppure allungare fino al Colle Liretta, da cui partono spesso deltaplani e parapendii.
Oltre alle bizzarre formazioni rocciose, la zona è ricca di boschi di castagno e roverella, popolati da numerosi uccelli e piccoli mammiferi. Sono presenti aree picnic e punti di sosta, che rendono questa gita piacevole in ogni stagione.
_ Sul sito ufficiale della Riserva trovate qualche informazione in più sui Ciciu
4 – Giro del gruppo Castello-Provenzale
Per gli escursionisti che desiderano una gita di media difficoltà con forti emozioni paesaggistiche, il giro del gruppo Castello-Provenzale è imperdibile.
Questo itinerario di 11 km e 650 m di dislivello parte da Chiappera (Acceglio), borgo alpino all’estremità della valle.
Si sale verso il Colle Greguri, dominati dalla presenza della Rocca Provenzale, montagna verticale e affascinante che da sempre richiama alpinisti da tutta Europa.
La leggenda narra che il primo a salirla fu un parroco del paese, don Provenzale, che volle issare una croce sulla vetta per sciogliere un voto.
Ph.: Gettyimages/Peos
Dal colle, oltre alla vista sugli stambecchi che spesso pascolano in zona, si scorgono le vicine Rocca e Torre Castello, formando un gruppo roccioso che rappresenta uno dei simboli alpinistici della valle.
La discesa passa dalle Grange Collet, con panorami spettacolari sulle cascate di Stroppia (le più alte d’Italia), e poi lungo il Rio Maurin, fino a chiudere l’anello al parcheggio. Un trekking che mescola natura, leggenda e storia alpina.
_ Sul sito ufficiale della Valle Maira sono presenti utili informazioni sul Gruppo
_ Qualche foto e traccia GPX del giro
5 – Monte Chersogno da Campiglione per il Colle di Chiosso
Il Monte Chersogno (3.024 m) è una delle cime più maestose della Val Maira e la sua salita rappresenta una vera avventura alpinistica per escursionisti esperti.
L’itinerario parte da Campiglione, sopra Prazzo, e si sviluppa per circa 1.300 m di dislivello positivo, conducendo in vetta a un balcone naturale spettacolare.
Il sentiero risale inizialmente verso le borgate di Chiotti, per poi puntare al Colle di Chiosso (2.407 m), dove già il panorama è ampio e suggestivo. Da qui si prosegue con una salita più impegnativa su ghiaioni e canaloni fino al Passo Ovest del Chersogno, che richiede passo sicuro e attenzione.
Ph.: consorzio@vallemaira.org
La croce di vetta regala una delle viste più complete della valle: dalla Gardetta al Monviso, fino alle cime dell’Ossola nelle giornate limpide.
Al ritorno, si può anche deviare verso il Bivacco Bonfante o arrampicarsi brevemente alla Punta della Gardetta, una cima secondaria ma molto panoramica.
Un itinerario lungo e faticoso, ma che offre la soddisfazione di toccare una delle cime simbolo della Val Maira.
_ Il Chersogno sul sito ufficiale dell’Ente Turismo
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