
Umbria, 5 borghi del gusto da visitare in primavera
In primavera l'Umbria si risveglia tra colline fiorite, sentieri che profumano di erbe selvatiche e borghi che raccontano storie antichissime. Vediamo alcuni dei più belli da visitare per un viaggio all'insegna di sapori autentici e atmosfere senza tempo
Borghi del Gusto: alla scoperta dell’Umbria più autentica in primavera
In Umbria tutti i borghi raccontano custodiscono sapori e tradizioni.
Questa terra, incastonatanel cuore dell’Italia, è un invito a rallentare: colline punteggiate di oliveti, sentieri che collegano eremi e abbazie, e borghi che profumano di pane appena sfornato e salumi stagionati.

Ph.: Gettyimages/Paolo Evangelista
L’Umbria, però, non è soltanto una meta ricca di spiritualità e arte, ma è anche un paradiso per chi cerca esperienze autentiche che uniscano natura e gusto.
Ecco alcuni dei borghi più belli da scoprire in primavera, piccoli centri dove il paesaggio, il patrimonio culturale e la cucina parlano la stessa lingua.
1 – Bevagna, la cucina contadina nella Valle Umbra
Passeggiare per Bevagna è come sfogliare un libro di storia scritto nella pietra.
Questo borgo, immerso nel cuore della Valle Umbra, conserva ancora intatto il suo impianto romano e medievale, e vanta un’atmosfera capace di catturare da subito chiunque lo visiti.
Piazza Silvestri, una delle più armoniose d’Italia, è il punto di partenza ideale per esplorare il paese: qui si affacciano chiese romaniche, il Palazzo dei Consoli e antichissime botteghe.
Ph.: Gettyimages/ermess
Merita una visita l’area archeologica delle terme romane, con i preziosi mosaici della sala del frigidarium.
Se si viene a Bevagna a giugno con l’inizio dell’estate, allora è bene sapere che il Mercato delle Gaite trasforma il borgo in un’autentica rievocazione medievale.
A tavola Bevagna rivela la sua anima contadina: la regina è la torta al testo, una tipologia di pane piatto cotto sulla pietra, farcito con salsiccia umbra e verdure di campo.
Per un’esperienza gastronomica come si deve conviene fare un salto a Le Delizie del Borgo, un’osteria-ristorante semplice ma curata, dove ogni piatto racconta un frammento del territorio umbro.
_ Il sito ufficiale di Bevagna
_ La pagina de Le Delizie del Borgo
2 – Norcia, tra Sibillini e norcinerie
Norcia è la porta d’ingresso umbra ai Monti Sibillini, un borgo dove la spiritualità, la natura e il gusto si fondono in un’identità forte e inconfondibile.
Il centro storico, ferito ma fiero dopo il terremoto del 2016, conserva il fascino delle sue piazze e delle sue tradizioni.
Camminare tra le viuzze che conducono alla Basilica di San Benedetto vuol dire intraprendere un percorso nell’anima dell’Umbria.
Ph.: Gettyimages/Freeartist
Tuttavia, è appena fuori dal paese che il paesaggio si apre in tutta la sua bellezza.
Dai sentieri del Pian Grande, che in primavera si colora di fioriture meravigliose, fino alle alture che portano a Castelluccio, una tappa imperdibile per escursionisti e fotografi.
Dal punto di vista gastronomico, Norcia è celebre per le sue norcinerie, dei veri e propri templi del gusto dove si conservano arti antiche: il ciauscolo, un salume spalmabile speziato e profumato, è una delle sue eccellenze.
Conviene provare questa specialità nella Norcineria Felici, che abbina la vendita diretta a un’area di ristorazione dove si possono gustare piatti caldi e taglieri, circondati da profumi intensi e genuini.
_ In questa sezione di Umbriatourism trovate alcuni spunti in più su Norcia
_ Il sito ufficiale della Norcineria Felici
3 – Montefalco, il borgo dei panorami e del Sagrantino
Montefalco si affaccia sul cuore dell’Umbria quasi fosse un balcone aperto sulla bellezza, un paese meraviglioso inserito nella lista dei Borghi più Belli d’Italia.
Chiamato anche “la ringhiera dell’Umbria”, questo borgo offre delle vedute spettacolari sulla Valle Umbra, e si distingue per l’armonia tra arte, vino e paesaggio.
Il centro storico è un gioiello ordinato e luminoso: merita una visita la Chiesa-Museo di San Francesco, scrigno di affreschi rinascimentali di Benozzo Gozzoli, un luogo in cui si respira il dialogo tra arte e devozione.
Ph.: Gettyimages/Valerio Mei
I sentieri che si snodano intorno al borgo offrono camminate tra vigne, oliveti e cantine: proprio qui nasce il Sagrantino, un vino robusto e intenso che ha conferito al territorio una nuova vitalità.
A tavola, tutto profuma di vino: gli strangozzi al Sagrantino, con il loro sugo corposo, raccontano questa terra ad ogni forchettata.
Per un’esperienza raffinata conviene fermarsi alla Locanda del Teatro, un ristorante in cui la cucina locale incontra l’arte dell’accoglienza.
_ Su questa sezione di Umbriatourism trovate alcune informazioni in più su Montefalco
_ Il sito ufficiale della Locanda del Teatro
4 – Spello, tra Crescia e Grechetto
Adagiato sul pendio del Monte Subasio, Spello è un borgo capace di incantare grazie alla sua luce rosata e la cura incredibile dei suoi abitanti nel decorare ogni angolo del paese con fiori e piante.
Camminare per Spello è una vera e propria esperienza sensoriale.
Si parte dalla Porta Casolare, attraversando vicoli profumati che conducono a tesori d’arte come la Cappella Baglioni, affrescata da Pinturicchio, oppure la Villa dei Mosaici, testimonianza dell’età romana.
Spello, però, significa anche e soprattutto gusto: la crescia, una focaccia rustica arricchita con erbe di campo e formaggi, è il comfort food perfetto dopo una camminata lungo i sentieri del Parco del Subasio.
Ph.: Gettyimages/StevanZZ
L’Enoteca Properzio è uno dei posti consigliati per una sosta di qualità: lì si può gustare la crescia, magari accompagnata con un buon Grecchetto oppure con un Rosso di Montefalco.
Il tutto in un’atmosfera intima e conviviale che valorizza ogni dettaglio.
_ Il sito turistico ufficiale di Spello
_ La pagina del Parco del Monte Subasio
_ Il sito dell’Enoteca Properzio
5 – Città della Pieve, zafferano d’autore
Città della Pieve domina le colline tra Umbria e Toscana, con i suoi mattoni rossi e la luce calda che, al tramonto, rende il borgo ancora più affascinante.
Qui si cammina tra scorci spettacolari, vicoli strettissimi (come il celebre Vicolo Baciadonne), e testimonianze artistiche di grande rilievo come gli affreschi del Perugino.
I vari percorsi nei dintorni, poi, conducono alla scoperta di campi coltivati e aziende agricole che producono lo zafferano, da secoli l'”oro rosso” di questa terra.
Ph.: Gettyimages/Cristina_Annibali_Krinaphoto
Proprio lo zafferano è il protagonista di molte ricette locali, come i pici con salsiccia e finocchietto, arricchite dal suo profumo unico.
Alla Trattoria Bruno Coppetta, punto di riferimento gastronomico del borgo, la cucina è schietta, generosa e profondamente radicata nel territorio.
È il posto ideale per chi cerca sapori autentici dopo una lunga giornata tra sentieri e bellezze architettoniche.
_ Il sito ufficiale di Città della Pieve
_ La pagina della Trattoria Bruno Coppetta
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