Come pulire gli scarponi da trekking dopo un’escursione

24 aprile 2025 - 10:32

Vediamo quali sono le corrette procedure da seguire per pulire gli scarponi dopo un trekking, senza danneggiarli. Accorgimenti essenziali per garantire una lunga vita alle proprie calzature da montagna

Lavare correttamente le scarpe per farle durare

Dopo ogni trekking è buona prassi ripulire con cura i propri scarponi, per togliere il fango dalla tomaia e rimuovendoi sassi incastrati nella suola.

Ogni volta che gli scarponi si flettono, particelle di sporco, ghiaia o sabbia penetrano in profondità nella loro pelle e nel tessuto, e durante la camminata fanno frizione come carta vetrata.

Il fango poi assorbe l’umidità dalla pelle durante l’asciugatura, facendola seccare, rendendola meno duttile e facendola invecchiare più velocemente.

Ecco perchè, se vogliamo allungare la vita delle scarpe da trekking, è importante pulirle correttamente dopo ogni escursione. Vediamo quale è la procedura migliore per farlo.

 

Cosa occorre per pulire gli scarponi

Per pulire lo scarpone, come abbiamo anticipato, si può utilizzare una spazzola speciale per scarpe o un vecchio spazzolino da denti

Per pulirli meglio utilizzare detergenti appositamente realizzati per questo scopo, in alternativa si può fare un mix di acqua e sapone per piatti.

Alla pulizia dello scarpone si procede per step successivi: pulizia esterna, pulizia interna e, infine, asciugatura e conservazione

Pulizia esterna dello scarpone

Come prima cosa si tolgono i lacci e si utilizza la spazzola per rimuovere delicatamente polvere e sporco.

Per una pulizia più approfondita, se è presente fango o sporco più consistente, utilizzare acqua corrente e il detergente per scarponi.

Se avete lasciato lo scarpone sporco e umido in cantina, potrebbe comparire della muffa.

Per rimuoverla utilizzare una miscela composta da 80% di acqua e il 20% di aceto. Risciacquare sempre bene gli stivali con acqua pulita.

Non mettere mai gli stivali in lavatrice, questi lavaggi rischiano di danneggiare le membrane e cuciture.

É importante anche rimuovere il fango incrostato dalle suole, per preservarle e ripristinare la piena aderenza. Una volta che il fango è asciutto, spazzolando la suola con forza si dovrebbe pulire facilmente.

Per lo sporco incrostato si possono immergere le suole nell’acqua per ammorbidire i detriti e poi usare l’acqua corrente per lavare via lo sporco.

L’asciugatura è uno dei momenti più delicati: gli scarponi devono asciugare a temperatura ambiente in un luogo a bassa umidità.

Non usare mai fonti di calore come stufe, caloriferi o camini. L’eccessivo calore indebolisce i materiali adesivi e invecchia prematuramente la pelle.

Per un’asciugatura più rapida si può utilizzare un ventilatore o anche un phon, ma solo con aria fredda.

 

Pulizia interna dello scarpone

Per pulire l’interno della scarpa da trekking bisogna prima estrarre il sottopiede interno, che si può lavare a mano o in lavatrice, e poi procedere al lavaggio e all’asciugatura.

Una volta estratta la soletta, si può facilmente spazzolare l’interno dello scarpone per rimuovere eventuali detriti e incrostature.

Questa operazione si deve fare con delicatezza, per evitare di danneggiare membrane e cuciture.

Per igienizzare l’interno dello scarpone si possono utilizzare appositi prodotti disinfettanti.

 

Dove conservare gli scarponi

É fondamentale conservare gli scarponi in luoghi dove le temperature sono stabili e il clima asciutto.

Le scarpe da trekking non andrebbero mai conservate in soffitte, garage, portabagagli dell’auto o in luoghi umidi, caldi o non ventilati.

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