Dolomiti friulane al fresco d’estate: 4 itinerari spettacolari
Le Dolomiti Friulane in estate regalano panorami unici e tanto fresco, al riparo da caldo e afa. Un vero paradiso per gli appassionati di montagna, lontano dalle folle di turisti dei luoghi più battuti
Dolomiti Friulane d’estate: paradiso del trekking
Le Dolomiti friulane in estate sono un vero paradiso per gli appassionati di natura ed escursionismo.
Il ParcoNaturale Regionale delle Dolomiti Friulane venne istituito ufficialmente nel lontano 1996 ed è inserito nel comprensorio montano soprastante l’alta pianura friulana.
L’area protetta si estende dalla provincia di Pordenone fino a quella di Udine, e abbraccia la Valcellina, l’Alta Valle del Tagliamento, e i territori confluenti verso la Val Tramontina..
Ecco 4 itinerari spettacolari e panoramici nel cuore delle Dolomiti Friulane.
1 – Trekking alla spettacolare Cascata del Fontanone di Goriuda
L’itinerario inizia facilmente dal parcheggio della Trattoria Al Fontanon, in Val Raccolana, poco oltre Piani direzione Sella Nevea: qui è già visibile la cascata.
Seguendo le indicazioni, si accede a un comodo sentiero boschivo che in circa 5–10 minuti conduce al cospetto della cascata stessa, accessibile a tutti.
Ph.: Gettyimages/ChiccoDodiFC
L’acqua sgorga dall’interno della montagna dopo un lungo percorso sotterraneo nel massiccio del Canin, per tuffarsi in una spettacolare caduta di 50–80 m e formare una pozza cristallina incorniciata da faggi: un colpo d’occhio memorabile
Un tratto del sentiero porta addirittura dietro la cascata, sotto un riparo roccioso: camminando qui si percepisce la forza dell’acqua e si resta rapiti dalle forme evanescenti della nebulizzazione
Per i più curiosi è disponibile anche la visita guidata all’interno della grotta-formazione (solo con accompagnamento e attrezzatura specifica), attraversando un lago sotterraneo con gommoncino e proseguendo lungo passaggi attrezzati
2 – Camminare nella preistoria: il Sentiero geologico Alto Cellina
Ci si sposta, ora, verso il Pian de Cea lungo il Sentiero Geologico Alto Cellina.
Questo percorso ad anello vi consentirà di raggiungere e osservare alcuni siti di interesse nell’ambito delle scienze della terra.
Il Pian de Cea si trova giusto a 7 km dalla località di Claut.
Per arrivare al sentiero si deve raggiungere la frazione di Lesis e proseguire lungo la “Strada degli Alpini”.
Il parcheggio del Pian de Cea è situato presso il guado della Val di Giere.
Dal Pian de Cea, poi, parte una pista forestale che permette di raggiungere e attraversare parte del Pian de Crode.
Ph.: Wikimedia Commons/ Mænsard vokser
Proseguirete quindi su un sentiero in discesa che conduce alla piattaforma di osservazione sulle Piramidi di terra site presso le sorgenti del Cellina.
Queste ultime sono particolari morfologie legate all’erosione di depositi morenici (di origine glaciale) da parte delle acque ruscellanti.
Queste forme sono presenti sia in Trentino che in Alto Adige, mentre sono poco frequenti nelle altre regioni alpine.
Risalirete sullo stesso sentiero per proseguire, sempre in salita, fino all’imbocco del Landre Scur, una grande cavità carsica del massiccio dei monti Frate e Ressetum.
Rientrerete quindi, per un breve tratto, sul sentiero che conduce alla grotta e procederete, in discesa, verso località Casavento.
Camminerete oltre la casera per alcune centinaia di metri dove vi sarà possibile osservare, nell’alveo di un piccolo torrente, il masso che conserva le orme di dinosauro presso Casera Casavento.
Da Casera Casavento, infine, potrete rientrare verso Pian de Cea utilizzando la strada.
Trovate tutti i dettagli sulla pagina ufficiale dedicata.
3 – Sentiero del Monte Ciavac, panorami indimenticabili
Questo itinerario vi condurrà verso il Monte Ciavac, un colle che sovrasta la località di Andreis e anticipa i ripidi versanti e le pareti del massiccio del Monte Raut.
Nell’area di Andreis è infatti particolarmente evidente un’importante faglia chiamata Sovrascorrimento Periadriatico.
Ph.: Gettyimages/Roberto Pighin
Questo significa che le formazioni dolomitiche e calcaree più antiche, a causa di una intensa azione tettonica, sono sormontate su rocce di origine diversa (calcari, arenarie e argille) di età più recente.
Il movimento si sviluppa lungo una netta linea di frattura, lunga un centinaio di chilometri, riconoscibile nei pressi del Col de Crous e all’interno della gola del torrente Susaibes.
Si tratta di un sentiero percorribile in circa 4 o 5 ore di cammino, tuttavia è consigliato a trekker piuttosto allenati.
Potete trovare l’itinerario completo sulla pagina dedicata.
4 – Salita panoramica al monte Chiarescons
L’ultima proposta di viaggio è un’escursione piuttosto impegnativa che si sviluppa su terreni selvaggi interamente attraversati da percorsi, sentieri e tracce che richiedono capacità di individuazione e valutazione.
Oltre a un’adeguata esperienza escursionistica e alpinistica.
Ph: Gettyimages/zakaz86
Si tratta dell’ascesa al monte Chiarescons, il quale domina le valli Poschiadea, Settimana e il Canal Grande di Meduna.
Questo massiccio è collocato a sud rispetto all’abitato di Forni di Sopra (Udine) e saprà offrirvi scorci spettacolari sui massicci dei monti Pramaggiore e Cornagèt.
Il tempo di percorrenza totale va dalle 6 alle 8 ore, tuttavia non sono presenti punti di appoggio lungo tutto il percorso.
Qui potete trovare l’itinerario completo.
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