Riscoprire la Sardegna con il turismo culturale e religioso

18 marzo 2020 - 16:41

A conclusione dell’Anno nazionale dei Cammini, l’assessorato del Turismo, Artigianato e Commercio della Regione Sardegna, in collaborazione con i Comuni di Laconi edi Iglesias, ha p   romosso, il 16 e 17 dicembre, un appuntamento decisivo per la promozione del turismo culturale e religioso nell’Isola.

Un’attività iniziata da un quinquennio, volta valorizzare il patrimonio culturale attraverso la riscoperta dei cammini religiosi e storici con una scelta strategica, condivisa con la Conferenza Episcopale Sarda e gli Ordini Francescani, di attivare nuovi flussi turistici nei mesi “di spalla” e nelle aree interne.

Il 16 dicembre, a Laconi, si è tenuta la conferenza regionale su “Comunicazione, ospitalità e offerta turistica”, per promuovere l’offerta degli itinerari dello spirito, declinati in Cammini di Sardegna e Destinazioni di Pellegrinaggio.

L’appuntamento è stata occasione per presentare le proposte dell’offerta, ossia i percorsi iscritti al Registro regionale (i cammini di Nostra Signora Bonaria, di Santa Barbara, di Sant’Efisio, di San Giorgio Vescovo di Suelli, di Santu Jacu e il Percorso Francescano della Sardegna) e le sedi delle principali mete di pellegrini (Dorgali, Galtellì, Gesturi, Laconi, Luogosanto, Orgosolo e Sant’Antioco).

E’ intervenuto anche l‘Editore di TREKKING&Outdoor, nonchè Vicepresidente di Federtrek Italo Clementi con una relazione sulle “Strategie di marketing per lo sviluppo del TurismoCulturale e Religioso”

E’ stato presentato un modello di ospitalità legata all’identità di un antico borgo, Laconi, che coniuga spiritualità, attrazioni culturali, storico-archeologiche e ambientali e un’ospitalità a misura di una domanda che ricerca servizi ma, soprattutto, un rapporto diretto con la comunità.

L’Oasi francescana, con 60 posti letto, ristorazione e momenti di incontro-confronto, soddisfa queste richieste. Il 17 dicembre gli sviluppi del progetto regionale “Turismo Identitario, Culturale e Religioso” e l’offerta relativa sono stati presentati, ai tour operator, in un workshop a Iglesias, punto di partenza del Cammino Minerario di Santa Barbara.

“La proposta della Sardegnaafferma l’assessore Francesco Morandi – coniuga la dimensione spirituale e identitaria con esperienze culturali e aspetti turistici. Un’offerta di elevato profilo per un turista che cerca un’esperienza autentica, in un contesto unico e in territori che considerano sacra l’accoglienza. È un turismo sostenibile ed emozionale, complementare ad altri prodotti tematici regionli, che crea nuove motivazioni di viaggio, diversifica i flussi e consente l’integrazione fra costa e aree interne”.

Scarica il programma dettagliato

Altre immagin in questo articolo dedicato alla civiltà mineraria della Sardegna

Uno degli itinerari più interessanti per scoprire la storia e la civiltà della Sardegna è il Cammino Minerario di Santa Barbara

Il  Cammino (giustamente  dedicato  alla  venerata  Patrona  dei  minatori)  impiega  24  tappe  e  400  chilometri,  toccando  23  comuni del Sulcis Iglesiente Guspinese. Il Cammino, iscritto nel registro regionale dei cammini storico-religiosi, nasce da un’idea dell’Associazione Culturale  Pozzo Sella,  concretizzata  con  il  coinvolgimento  e  la  partecipazione dei comuni interessati che si apprestano ad assicurare la governance del sistema. L’obiettivo del partenariato è quello di far conoscere e valorizzare la storia e la cultura legate al patrimonio minerario, riconosciuto dall’UNESCO.


Attraverso  l’esperienza  del  turismo  lento  si  vuole inoltre  valorizzare  e  promuovere  il  meraviglioso contesto naturale del territorio assieme alle sue tradizioni e a i suoi sapori.

PER AVERE MAGGIORI INFORMAZIONI SULLE TAPPE DEL CAMMINO E SU COME ORGANIZZARE LE VOSTRE ESCURSIONI
è possibile contattare
L’ASSOCIAZIONE  CULTURALE POZZO SELLA
all’indirizzo e-mail: associazionepozzosella@gmail.com