Un’attività iniziata da un quinquennio, volta valorizzare il patrimonio culturale attraverso la riscoperta dei cammini religiosi e storici con una scelta strategica, condivisa con la Conferenza Episcopale Sarda e gli Ordini Francescani, di attivare nuovi flussi turistici nei mesi “di spalla” e nelle aree interne.
Tra gli altri nella foto Giampiero Pinna presidente dell’Associazione Pozzo Sella, Ambra Garancini presidente delle associazioni Rete dei Cammini e Iubilantes, Italo Clementi vicepresidente di Federtrek ed editore di TREKKING&Outdoor, Liberio Andreatta, Paola Zaccheddu e il sindaco di Iglesias Emilio Agostino Gariazzo
Il 16 dicembre, a Laconi, si è tenuta la conferenza regionale su “Comunicazione, ospitalità e offerta turistica”, per promuovere l’offerta degli itinerari dello spirito, declinati in Cammini di Sardegna e Destinazioni di Pellegrinaggio.
L’appuntamento è stata occasione per presentare le proposte dell’offerta, ossia i percorsi iscritti al Registro regionale (i cammini di Nostra Signora Bonaria, di Santa Barbara, di Sant’Efisio, di San Giorgio Vescovo di Suelli, di Santu Jacu e il Percorso Francescano della Sardegna) e le sedi delle principali mete di pellegrini (Dorgali, Galtellì, Gesturi, Laconi, Luogosanto, Orgosolo e Sant’Antioco).
E’ intervenuto anche l‘Editore di TREKKING&Outdoor, nonchè Vicepresidente di Federtrek Italo Clementi con una relazione sulle “Strategie di marketing per lo sviluppo del TurismoCulturale e Religioso”
E’ stato presentato un modello di ospitalità legata all’identità di un antico borgo, Laconi, che coniuga spiritualità, attrazioni culturali, storico-archeologiche e ambientali e un’ospitalità a misura di una domanda che ricerca servizi ma, soprattutto, un rapporto diretto con la comunità.
L’Oasi francescana, con 60 posti letto, ristorazione e momenti di incontro-confronto, soddisfa queste richieste. Il 17 dicembre gli sviluppi del progetto regionale “Turismo Identitario, Culturale e Religioso” e l’offerta relativa sono stati presentati, ai tour operator, in un workshop a Iglesias, punto di partenza del Cammino Minerario di Santa Barbara.
“La proposta della Sardegna – afferma l’assessore Francesco Morandi – coniuga la dimensione spirituale e identitaria con esperienze culturali e aspetti turistici. Un’offerta di elevato profilo per un turista che cerca un’esperienza autentica, in un contesto unico e in territori che considerano sacra l’accoglienza. È un turismo sostenibile ed emozionale, complementare ad altri prodotti tematici regionli, che crea nuove motivazioni di viaggio, diversifica i flussi e consente l’integrazione fra costa e aree interne”.
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Altre immagin in questo articolo dedicato alla civiltà mineraria della Sardegna
Il Cammino (giustamente dedicato alla venerata Patrona dei minatori) impiega 24 tappe e 400 chilometri, toccando 23 comuni del Sulcis Iglesiente Guspinese. Il Cammino, iscritto nel registro regionale dei cammini storico-religiosi, nasce da un’idea dell’Associazione Culturale Pozzo Sella, concretizzata con il coinvolgimento e la partecipazione dei comuni interessati che si apprestano ad assicurare la governance del sistema. L’obiettivo del partenariato è quello di far conoscere e valorizzare la storia e la cultura legate al patrimonio minerario, riconosciuto dall’UNESCO.
Attraverso l’esperienza del turismo lento si vuole inoltre valorizzare e promuovere il meraviglioso contesto naturale del territorio assieme alle sue tradizioni e a i suoi sapori.
PER AVERE MAGGIORI INFORMAZIONI SULLE TAPPE DEL CAMMINO E SU COME ORGANIZZARE LE VOSTRE ESCURSIONI è possibile contattare L’ASSOCIAZIONE CULTURALE POZZO SELLA all’indirizzo e-mail: associazionepozzosella@gmail.com