BANGKOK: Nella magica atmosfera della “citta degli Angeli”

18 marzo 2020 - 13:24

Bangkok è il crocevia del sud-est asiatico per eccellenza, grazie ai suoi contrasti tra mercati in strada e galleggianti, con i suoi profumi di spezie e cibi esotici, coni suoi templi buddhisti bellissimi e la cultura del presente sottolineata dai grattacieli, lo skyline, i mega centri commerciali.

Girando per Bangkok si incrociano persone di tutte le razze, colori e culture, il viaggiatore che giunge per la prima volta nella capitale thailandese ne rimane incantato, rapito. Bangkok con i suoi mille volti ammalia e seduce, irreparabilmente.

Arrivati a Bangkok, sulle rive del fiume Chao Praya, si viene colpiti da un apparentemente impenetrabile intreccio di strade e da moderni grattacieli: per un istante si resta incerti sul da farsi. Umida, inquinata, caotica, terribilmente vera; alta e bassa, con i suoi grattacieli che si immergono a terra e verso le bancarelle di street food.

I taxi sfidano il tempo nel traffico costante sotto le rotaie dello Skytrain; eppure da sempre Bangkok affascina noi occidentali.

Città di contrasti

Il panorama e le meraviglie di questa straordinaria metropoli, dove le antiche tradizioni si fondono con lo stile contemporaneo, vi colpiranno subito.

Rimarrete incantati ed affascinati dall’ incredibile vitalità di questa sorprendente città la cui principale caratteristica si può riassumere proprio nel connubio tra semplicità e gentilezza della gente e modernità del contesto.

Città di contrasti, fedele ritratto della società thailandese che rappresenta, a Bangkok una vita semplice e senza sfarzi si accompagna a espressioni di lusso sfrenato. Esuberante capitale è il simbolo dello sviluppo moderno e presenta un paesaggio di svettanti grattacieli in cui trovano la loro sede uffici, hotel e condomini.

Sfavillanti centri commerciali ad otto piani, ristoranti trendy che servono dalle famose specialità speziate thailandesi, alle altre grandi cucine dell’Est e dell’Ovest, eleganti coffee shop, negozi specializzati per ogni tipologia di prodotto, folklore.

E ancora, luoghi di intrattenimento dove ammirare spettacoli di danze tradizionali e discoteche tra le più mondane della Thailandia. Nessuna altra località dell’Asia è rivale di Bangkok per la sua eccitante vita notturna, anche se questa città offre molto più degli scintillanti disco-bar e pub.

Teatri, cinema ultramoderni, spettacoli culturali e sbalorditivi shows riempiranno le serate.

Stupefacente, nel mezzo di questo mondo dinamico e moderno, Bangkok riesce a preservare il suo retaggio culturale di alto livello. I tetti e le svettanti guglie del Palazzo Reale e dei suoi molti storici templi, presentano al visitatore un mondo di classica meraviglia orientale.

L’influenza del passato non è limitata ai monumenti più importanti, ma pervade la vita quotidiana; il mercato dei fiori o le file di monaci vestiti color zafferano che giornalmente fanno la questua, presentano una scena inalterata dello scorrere del tempo.

In definitiva è dalla gente che Bangkok trae il suo sapore unico: i thailandesi possiedono una grande tolleranza che impregna la città di un raro senso di libertà. Bangkok può apparire fin troppo movimentata, ma quello che alla fine si trova è la buona predisposizione ad accettare la vita con tutte le sue contraddizioni.

Krung Thep, rimane a cavallo tra sacro e profano, soffice e duro, agro e dolce, tradizione e tecnologia. È questo il fascino contraddittorio che rende unica la Capitale.

Nonostante la modernità esplicita, Bangkok riesce a conservare tutte le caratteristiche di una tipica città orientale: canali, battelli, caos, colori, odori, quartieri-villaggi sull’acqua, cibo cucinato e consumato all’aperto, neon dei locali notturni.

Questo disordine stimolante, unico ed affascinante è diventato un’opportunità: Bangkok è un punto di incontro fra occidente e Asia ma non si sta affatto “globalizzando”: ha la capacità di metabolizzare tutto, assorbe le migliori idee straniere inserendole nel solco delle proprie tradizioni.

Bangkok affascina grazie alla gradevole fusione tra antico e moderno, con il suo ritmo frenetico da una parte e la tranquillità dall’altra.

A Bangkok è un po’ come ritornare bambini di colpo, con tutta l’ingenuità e la curiosità di chi vede, assaggia, ascolta per la prima volta nella vita.

 

Impressioni di un viaggiatore

Oggi la città sfiora i 9 milioni di abitanti: testimonianza di questa brulicante moltitudine di cittadini sono gli immensi palazzi della periferia che si alternano a piccole case costruite nel legno, sciami di auto che cercano una via di fuga privilegiata nel traffico tragicamente bloccato, mercati affollati di facce dove vecchie donne dal viso intriso di rughe sorridono sdentate.

Chiamata Siam fino a maggio 1949, Thailandia significa ‘terra di uomini liberi’ e oggi come allora questo territorio ammalia e rapisce senza possibilità di sorta, scavando segrete magie in pozzi dell’immaginazione impenetrabili dall’inconscio, dai litorali preziosi come cartoline di un Eden dimenticato, alla capitale che sembra non dormire mai.

I thailandesi chiamano Bangkok Krungthep, la “città degli angeli”, perché qui dimorano i Reali.

La metropoli venne fondata nel 1782 da Rama, capostipite dell’attuale dinastia reale e ha sostituito l’antica capitale Chiang Mai per ragioni strategiche.

Reduce dalla trasformazione urbanistica cominciata agli inizi degli anni Cinquanta, luoghi come il mercato galleggiante Damnoen Saduak testimoniano un passato in cui l’esistenza si svolgeva sul fiume, solcando strade disegnate nei canali mentre esili imbarcazioni sfioravano incessanti e silenziose l’acqua, barche ancora oggi cariche di merci, di fiori, di oggetti, di parole e offerte, barche cariche di persone nel lento viaggio di un’esistenza dominata dall’acqua, come il Chao Phraya che si estende come un sinuoso e immane serpente dall’aria limacciosa e opaca.

Percorso dall’alba al tramonto da mercantili e barche, nonché da un curioso servizio di taxi, il Chao Phraya è uno dei due principali fiumi della Thailandia e scandisce i quartieri cittadini della megalopoli prima di gettarsi nel golfo del Siam.

Acquistate un biglietto giornaliero per il servizio di battelli e divertitevi ad esplorare le fermate lungo il fiume, scoprendo di volta in volta i piccoli mercati colorati da distese di spezie, pesce secco e frutta.

I mercati a Bangkok sono in ogni angolo di strada e vi sommergeranno tra oggetti curiosi e delizie culinarie. Dal mango e la papaya a buffe creazioni dell’Eden come il rambutan e il mangosteen, si scatena un esercito di singolari frutti: impossibile ricordarne i nomi e dimenticarne l’essenza sorprendente.

 

Tappe imperdibili

Ratankosin vi stupirà con i suoi arabeschi e una storia millenaria che si dipana silenziosa lungo le pareti sorvegliate dalle maestose statue dei guardiani. Tra palazzi lussuosi ed edifici ancora oggi utilizzati dalla monarchia in carica, è celato il Wat Phra Keow, Buddha di Smeraldo, considerato il tempio buddhista più sacro.

Tra il suono delle campanelle mosse dalle dita del vento, la statua di Buddha intagliata nella giada depisterà i vostri sensi, disorientandovi: dopo aver lasciato le scarpe fuori dalla porta di ingresso, resterete in ginocchio a piedi nudi di fronte a un volto stranamente liscio e silenzioso, muto in un enigma increspato dal sorriso lieve quanto una piuma che cade non vista.

Bangkok ospita oltre 300 templi: in questi luoghi di silenzio discreto, i Buddha lasciano nel vento sfoglie di vernice dorata che palpitano insieme alle preghiere dei fedeli buddhisti.

Contrattate per 200 bath un tuk tuk, i caratteristici motocarri che vagano ovunque per Bangkok insieme ai mototaxi: tra la città vecchia e la zona dei grandi alberghi si trova il Wat Traimit, un tempio dedicato al Buddha d’Oro.

Già dalla strada non potrete fare a meno di notare il suo sguardo, che vigila dall’alto con i suoi 3 metri di altezza e il peso di oltre 5 tonnellate.

Lungo il fiume si trova il Wat Pho, ritenuto il monastero più antico della capitale: qui il Buddha disteso, di 46 metri di lunghezza e 15 di altezza, si allunga silenzioso a fianco dei molti indovini che tentano di leggere la sorte; è in questo luogo, che si trova nelle vicinanze dello splendido Wat Arun, il Tempio dell’Aurora, che ha sede la scuola di medicina tradizionale e massaggio.

Non è possibile immaginare la Thailandia senza la sensazione tattile di dita magre che scolpiscono in profondità il disegno dei muscoli: pressoché ovunque potrete trovare SPA dove sottoporvi a una seduta di massaggio tradizionale, ma anche in strada o sulle preziose spiagge di cui la Thailandia è ricca patria vi rapiranno mani esperte donandovi qualcosa molto simile a uno stato di beatitudine istantanea.

Bangkok, però, non è solo templi dorati e monaci dalla veste arancione ma anche palazzi reali e shopping sfrenato.

La monarchia in Thailandia è un argomento serio e tutto ciò che le è correlato viene considerato sacro, tanto da avere indotto i cittadini a vestirsi tutti di giallo in occasione dei festeggiamenti per il sessantesimo anno di reggenza di Rama IX avvenuti nel 2006.

Tra i più bei palazzi c’è la Vimanmek Mansion, il più grande edificio in teak chiaro di tutto il mondo, che è stato fatto costruire nel 1900 da Rama V senza che venisse utilizzato nemmeno un chiodo.

Il palazzo è un po’ fuori mano rispetto agli altri luoghi d’interesse turistico ma è un luogo pervaso da una magia unica, soprattutto se si pensa che il suo fondatore è stato Chulalongkorn, figlio di Re Mongkut – la cui storia si narra nel film ‘Anna and the King’ – e che tutt’oggi è idolatrato da tutto il popolo per le innovazioni che ha portato nel suo Paese.

Chatuchak, infine, è il posto ideale per chi ama lo shopping: 12 ettari di superficie occupati da decine di piccoli negozi che vendono ogni tipo di merce.

Un dedalo di stradine da percorrere con calma, senza farsi travolgere dalla folla di persone, perlopiù thai, che vi si recano per fare acquisti.

I negozi sono tutti aperti solamente dal venerdì alla domenica ed è per questo che è meglio conosciuto come week end market; ceramiche squisitamente decorate, sete colorate, tessuti d’arredo eleganti, sculture religiose e dipinti, ogni settore merceologico occupa una zona.

Quando poi è necessario un po’ di riposo, è sufficiente recarsi nell’area dedicata al cibo, sedersi su uno sgabello sgangherato e godendosi un pad thai ammirare l’oro che colora la città.

 

Testo e foto di Massimo Piacentino