India, lungo le coste del kerala

18 marzo 2020 - 10:58

Navigare nel tempo, lungo le coste del kerala

Levata l’ancora si riprende la navigazione. Gli unici incontri sono vecchi barconi d’altri tempi che solcano lentamentele acque dei canali azionati solo dalla forza delle possenti braccia dei conducenti che spingono la lunga pertica di bambù. Questi canali formano l’unica rete di comunicazione e di trasporto delle merci da una città all’altra.

Si trasportano mattoni, sabbia, ghiaia che vengono utilizzati per la costruzione di case e strade. All’improvviso il cielo s’incupisce, il vento increspa l’acqua di piccole onde spumeggianti e una fitta nebbiolina avvolge ogni cosa. Tuoni, fulmini, saette e poi la pioggia, una pioggia torrenziale. La costa del Kerala è la più esposta alla furia del monsone che scatena piogge copiose ogni anno mantenendo una vegetazione lussureggiante; un dono di Dio per un popolo la cui sopravvivenza dipende dalla quantità d’acqua che cade dal cielo.

L’House Boat procede lenta ma sicura, come se la divinità dell’acqua fosse lì ad indicare la via. Poi una brezza calda scivola invisibile sulla superficie dell’acqua lasciando una scia dall’incredibile profumo di curry, fiori e frutti sconosciuti, mentre colori e suoni scandiscono le ultime ore della giornata.

Quando il sole cala dietro alle palme da cocco e il buio prende il sopravvento, ci si ferma e si getta l’ancora per la notte.

Le serate sull’House Boat trascorrono lente; si chiacchiera, si legge e si scrive il diario per non dimenticare tutto quello che di bello è capitato durante la giornata. Si gusta lo squisito cibo keralita, un frutto esotico e poi si và a dormire cullati da un dolce dondolio. All’alba gli uccellini danno la sveglia mentre il popolo delle barche torna a riempire, con le sue voci, il silenzio dei canali.

 

Non perdere un altro suggestivo reportage dall’India, un paese dai mille volti e dell’anima complessa! 

Testo e foto di Odetta Carpi e Oreste Ferretti